Bonus mobili per lavori in condominio?

L'agevolazione prevista per l'acquisto di mobili nuovi e grandi elettrodomestici è fruibile anche per lavori che si eseguono su condomini?

Alessandra Caparello
A cura di Alessandra Caparello
Pubblicato il 21/03/2024Aggiornato il 21/03/2024

Il bonus mobili è una detrazione Irpef del 50% prevista fino al 31 dicembre 2024 per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori, destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione, con un importo massimo detraibile di 5.000.

Per usufruire dell’agevolazione è necessario eseguire lavori di ristrutturazione e che la data di inizio lavori sia anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici.

Bonus mobili in condominio: come averlo

Per avere l’agevolazione è indispensabile realizzare una ristrutturazione edilizia, sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali. Soffermandoci sul bonus mobili per lavori in condominio, gli interventi di ristrutturazione ammessi a godere del bonus sono quelli di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.

Le parti condominiali che possono essere interessate dai lavori di ristrutturazione sono per esempio guardiole, appartamento del portiere, lavatoi, ecc… I lavori di manutenzione ordinaria sulle queste che danno diritto al bonus mobili sono a titolo esemplificativo la tinteggiatura di pareti e soffitti, la sostituzione di pavimenti, di infissi esterni, il rifacimento di intonaci, la sostituzione di tegole e rinnovo delle impermeabilizzazioni, fino alla riparazione o sostituzione di cancelli o portoni, delle grondaie e delle mura di cinta.

Quando si effettua un intervento sulle parti condominiali, i condòmini hanno diritto al bonus mobili, ciascuno per la propria quota, solo per i beni acquistati e destinati ad arredare queste parti. Il bonus non è concesso, invece, per l’acquisto di arredi per la propria abitazione.

Bonus mobili 2024

Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di recupero del patrimonio edilizio, la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo 5.000 euro per il 2024 (il limite era pari a 16.000 euro per gli acquisti effettuati nel 2021, di 10.000 euro per l’anno 2022, 8.000 euro per il 2023) riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Nell’anno precedente a quello dell’acquisto, o sono iniziati nell’anno precedente a quello dell’acquisto e proseguiti in detto anno, il limite di spesa deve essere considerato al netto delle spese sostenute nell’anno precedente per le quali si è usufruito della detrazione.

Il bonus mobili si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche) e spetta unicamente al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio.

Il bonus mobili è concesso in caso di acquisto di:

  • mobili nuovi quali cucine, letti, armadi, tavoli, sedie, credenze, librerie, comodini, materassi, ecc
  • grandi elettrodomestici come frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

Nell’importo delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici possono essere considerate anche le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati, purché le spese stesse siano state sostenute con le modalità di pagamento richieste per fruire della detrazione (bonifico, carte di credito o di debito).

 Il bonus mobili è ammesso anche se i beni sono stati acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento.

I documenti da conservare sono:

  • l’attestazione del pagamento (ricevuta del bonifico, ricevuta di avvenuta transazione, per i pagamenti con carta di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente)
  • le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

Lo scontrino che riporta il codice fiscale dell’acquirente, insieme all’indicazione della natura, della qualità e della quantità dei beni acquistati, è equivalente alla fattura. Dal 2018 è necessario comunicare all’Enea gli acquisti di alcuni elettrodomestici per i quali si può usufruire del bonus (forni, frigoriferi, lavastoviglie,piani cottura elettrici, lavasciuga, lavatrici, asciugatrici). 

Ha un comodo schienale, che disegna un segno grafico sulla parete, la grande panca Paula di Tikamoon, completamente costruita in teak massello riciclato e certificato FSC®, proveniente da gestione eco-sostenibile delle foreste. Può essere utilizzata anche all'esterno. Misura L 195 x P 47 x H 90 cm. Prezzo 999 euro. www.tikamoon.it

L’acquisto di una panca per un ingresso condominiale potrebbe essere agevolata dal bonus mobili nei casi prospettati nell’articolo. In foto, panca Paula di Tikamoon.

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