Quale bonus conviene di più per cambiare le finestre? Superbonus, detrazione per ristrutturazione o ecobonus?

Ristrutturazione, ecobonus o superbonus? Quale detrazione fiscale si può avere se si cambiano le finestre e qual è la più conveniente? Facciamo il punto con qualche esempio pratico.

Alessandra Caparello
A cura di Alessandra Caparello
Pubblicato il 26/03/2024Aggiornato il 26/03/2024

Chi sceglie di comprare delle nuove finestre per la propria casa può fruire dei bonus fiscali, cioè la detrazione del 50%, quella prevista per la ristrutturazione, oppure dell’ecobonus al 50/65/70%, entrambi in vigore fino al 31 dicembre 2024 e, rispettando precise condizioni, del Superbonus. Vediamo le differenze.

COMPRARE LE FINESTRE CON L’ECOBONUS

I serramenti per il risparmio energetico permettono di ridurre in modo importante il dispendio di energia domestico, oltre a migliorare di conseguenza l’impatto sull’ambiente della nostra casa. Le finestre con determinate caratteristiche tecniche che comportano risparmio energetico permettono di fruire dell’ecobonus, ovvero un’agevolazione fiscale che consiste in una detrazione dall’Irpef concessa quando si eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti tra cui il miglioramento termico dell’edificio come coibentazioni, pavimenti e anche finestre, comprensive di infissi. L’Ecobonus consente di recuperare in 10 anni dall’imponibile IRPEF fino al 50% delle spese detraibili sostenute per la sostituzione dei serramenti entro il 31 dicembre 2024. Il limite di spesa è di 60 mila euro.

Dal 1° gennaio 2018 e fino al 31 dicembre 2024 chi acquista finestre comprensive di infissi ha diritto alla detrazione per risparmio energetico pari al 50%, fino a un valore massimo della detrazione di 60.000 euro

Che cosa è la trasmittanza termica

La condizione per fruire dell’agevolazione è che siano rispettati i requisiti di trasmittanza termica U, espressa in W/m2K, in un’apposita tabella (i valori di trasmittanza, validi dal 2008, sono stati definiti con il decreto del ministro dello Sviluppo economico dell’11 marzo 2008, così come modificato dal decreto 26 gennaio 2010). 

La trasmittanza termica U è il flusso di calore medio che passa, per metro quadrato di superficie, attraverso una struttura che delimita due ambienti a temperatura diversa (per esempio un ambiente riscaldato dall’esterno, o da un ambiente non riscaldato). L’unità di misura della trasmittanza termica è il W/m2 K. Per finestre e portefinestre, la trasmittanza termica del serramento rappresenta la media tra la trasmittanza termica del telaio (Uf) e quella della vetrata (Ug), più un contributo aggiuntivo, la trasmittanza termica lineare (Ψg), dovuto all’interazione fra i due componenti e alla presenza del distanziatore, applicato lungo il perimetro visibile della vetrata. Un buon isolamento della finestra si raggiunge con un valore di trasmittanza termica di circa Uw 1,3 W/m²k; intorno allo 0,8 W/m²K il valore è addirittura ottimale. La trasmittanza termica di tutta la finestra deriva dalla somma di quella del vetro (Ug) e di quella dei profili (Uf): a questo valore concorrono, per esempio, lo spessore dei vetri, il numero di camere e il tipo di telaio.

Come pagare le finestre per avere l’ecobonus

Per avere l’ecobonus è necessario pagare le spese con l’apposito bonifico bancario o postale in cui vanno indicati:

  • la causale del versamento
  • il codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • il numero di partita iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale è effettuato il bonifico (ditta o professionista che ha effettuato i lavori).

 

finestre scorrevoli pvc WnD_Smart Slide

Smart Slide è il sistema scorrevole in PVC di WnD, gruppo Oknoplast, progettato per facilitare la connessione tra i diversi ambienti, assicurando la massima continuità visiva, senza trascurare la praticità. Dal profilo ultra sottile, Smart Slide può raggiungere grandi dimensioni – fino a 3.500mm x 2.600 mm -, creando così interni estremamente luminosi e facilitando il dialogo tra indoor e outdoor. Questo tipo di infisso è dotato di una sistema che consente di massimizzare la superficie vetrata dell’anta fissa e aumentare sensibilmente gli apporti di luce naturale dentro casa. Le lastre di vetro a elevata trasparenza sono infatti inserite direttamente nel telaio anziché nell’anta, soluzione che permette di eliminare l’ingombro del profilo e alleggerire ulteriormente il design dell’infisso, per un effetto ancor più scenografico e panoramico. Smart come praticità e sicurezza. L’efficienza dello scorrimento rende questa soluzione manovrabile anche con la semplice pressione di un dito. Ottimi i valori di isolamento termico (Uw= 0,86 W/m2K con triplo vetro) che si traducono in un’elevata protezione contro le temperature esterne.

I documenti delle finestre necessari per l’ecobonus

Per poter beneficiare dell’agevolazione occorre farsi rilasciare specifici documenti che sono l’asseverazione di un tecnico abilitato, l’attestato di certificazione (o qualificazione) energetica e la scheda informativa relativa agli interventi realizzati.

Ma oltre ai documenti da acquisire, per poter fruire dell’ecobonus altri vanno trasmessi. In particolare entro 90 giorni dalla fine dei lavori occorre trasmettere all’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile a cui inviare per via telematica la copia dell’attestato di certificazione o di qualificazione energetica (allegato A del decreto)  e la scheda informativa (allegato E o F del decreto), relativa agli interventi realizzati.

I documenti che invece vanno conservati invece sono:

  • originale della “scheda descrittiva dell’intervento”, riportante il codice CPID assegnato dal sito ENEA, firmata dal soggetto beneficiario e, nei casi previsti, dal tecnico abilitato;
  • asseverazione, redatta da un tecnico abilitato, attestante il rispetto dei requisiti tecnici specifici di cui sopra e, in particolare, i valori di trasmittanza termica dei nuovi infissi installati e di quelli sostituiti
  • schede tecniche di prodotto e marcatura CE con relative dichiarazioni di prestazione (DoP);
  • copia dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE)fatture relative alle spese sostenute, ovvero documentazione relativa alle spese il cui pagamento non possa essere eseguito con bonifico, e per gli interventi su parti comuni condominiali dichiarazione dell’amministratore del condominio che certifichi l’entità della somma corrisposta dal condomino;
  • ricevute dei bonifici (bancari o postali dedicati ai sensi della Legge 296/2006) recanti la causale del versamento, con indicazione degli estremi della norma agevolativa, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero e la data della fattura e il numero di partita IVA o il codice fiscale del soggetto destinatario del singolo bonifico;
  • stampa della e-mail inviata dall’ENEA contenente il codice CPID che costituisce garanzia che la scheda descrittiva dell’intervento è stata trasmessa

COMPRARE LE FINESTRE CON LA DETRAZIONE AL 50%

Nel caso in cui non fosse possibile rispettare i requisiti per ottenere l’Ecobonus, per chi desidera comprare le finestre con lo sconto fiscale è possibile beneficiare della detrazione sulle ristrutturazioni edilizie al 50% fino al 31 dicembre 2024. È bene precisare che la sola sostituzione di una vecchia finestra con una nuova, essendo un lavoro di manutenzione ordinaria, dà diritto all’agevolazione solo se interessa parti comuni di edifici residenziali, a meno che non rientri in un intervento più ampio di ristrutturazione. Ad esempio se si procede alla demolizione di tramezzature o allo spostamento dei servizi, anche la spesa per la sostituzione delle finestre può essere detratta.

L’agevolazione può essere ottenuta, però, nel caso in cui i nuovi infissi abbiano sagoma o colore diverso rispetto ai vecchi o siano realizzati in materiale differente. Quindi la sostituzione degli infissi si configura come manutenzione straordinaria e come tale permette di fruire del bonus ristrutturazione anche sul singolo appartamento nel caso vengano modificati materiali, dimensioni o componenti vetrate.

Il tetto di spesa detraibile è di 96.000 euro e la detrazione viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Come per l’ecobonus, anche in questo caso occorre pagare le spese con specifico bonifico bancario o postale parlante la cui ricevuta deve essere conservata, insieme alle fatture.

L’agevolazione fiscale si ottiene direttamente nella denuncia dei redditi e la detrazione si spalma in dieci quote annuali di pari importo.

La sostituzione delle finestre dà diritto al bonus mobili?

Tra gli interventi che costituiscono valido presupposto per poter accedere al bonus mobili rientra la sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso. Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di recupero del patrimonio edilizio, la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per il 2024 riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo. Il bonus mobili si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche).

Diversamente, per poter usufruire del bonus mobili occorre la detrazione fiscale al 50% collegata alla ristrutturazione, fino al 31 dicembre 2024: per avere l’agevolazione è indispensabile realizzare un intervento di recupero del patrimonio edilizio sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali. Questo intervento, inoltre, deve essere iniziato a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici.

Ecobonus o bonus ristrutturazione per cambiare le finestre?

Abbiamo visto che, a determinate condizioni, la sostituzione delle finestre permette di fruire della detrazione fiscale per ristrutturazione o di quella per risparmio energetico. Ma quale scegliere? Come comportarsi quando gli interventi possono rientrare in entrambe le tipologie di agevolazione fiscale? Una risposta univoca non c’è, ma certamente si possono fare varie considerazioni. Così, se i costi della ristrutturazione superano i 96mila euro previsti come monte massimo di spesa detraibile, conviene almeno per gli infissi “sfruttare” la detrazione per l’efficientamento energetico della casa, scegliendo serramenti isolanti che possano accedere allo sconto fiscale per l’ecobonus.

È necessario valutare bene  quale convenga chiedere di avvalersi, considerando tante variabili: la detrazione del 65% per l’acquisto di infissi comporta oneri burocratici come l’invio all’Enea di schede informative, in altri casi la compilazione da parte di un tecnico specializzato dell’attestato di prestazione energetica, che è bene tenere in conto.

Il consiglio in tal caso è valutare caso per caso i lavori da fare, visto che ogni situazione è a sé. Può essere utile a tal proposito leggere la risposta data ad una nostra lettrice che aveva chiesto: Sono proprietaria di un appartamento in condominio per il quale ho deciso di sostituire le persiane esterne attualmente in legno con altre nuove in alluminio. Questo intervento rientra tra quelli detraibili al 50% e dà diritto anche al bonus mobili? 
Risposta: La sostituzione degli infissi dà, senza dubbio, diritto ad usufruire dell’agevolazione del 50%, tuttavia per usufruire anche della detrazione sull’acquisto mobili e grandi elettrodomestici nuovi,  necessario realizzare interventi di ristrutturazione edilizia. L’Agenzia delle entrate ha chiarito che gli interventi di recupero del patrimonio edilizio che costituiscono presupposto del beneficio in esame non sono limitati alla “ristrutturazione edilizia” in senso tecnico, ma comprendono anche la manutenzione straordinaria, e il restauro e risanamento conservativo, di singole unità immobiliari residenziali. Tuttavia non esiste un elenco tassativo di quali siano gli interventi che rientrano tra le manutenzioni straordinarie: sicuramente rientra lo spostamento di pareti, il rifacimento del bagno o dell’impianto elettrico e probabilmente anche la mera sostituzione delle persiane, purché però vi sia modifica di materiale e tipologia dell’infisso.

CHI PUÒ GODERE DELLE DETRAZIONI FISCALI

Sia l’ecobonus, che il bonus ristrutturazione possono essere utilizzati non solo dai proprietari degli immobili ma anche dai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese come nudi proprietari, titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie) e anche locatari o comodatari dell’immobile. Hanno diritto alla detrazione, inoltre, purché sostengano le spese e siano intestatari di bonifici e fatture:

  • il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado)
  • il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge
  • il componente dell’unione civile
  • il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato.

Se è stato stipulato un contratto preliminare di vendita (compromesso), l’acquirente dell’immobile ha diritto all’agevolazione se è stato immesso nel possesso dell’immobile, esegue gli interventi a proprio carico o se è stato registrato il compromesso entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi in cui si fa valere la detrazione.

SOSTITUZIONE FINESTRE CON IL SUPERBONUS: ENTRO QUANDO?

Se si rispettano precise condizioni, si può fruire del Superbonus, la maxi detrazione prevista in caso di interventi definiti trainanti, come l’isolamento termico, la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale e lavori antisismici sull’immobile. A questi si possono aggiungere altri interventi detti trainati, ossia ammessi solo se realizzati congiungente ai primi. E tra gli interventi trainati di efficientamento energetico rientra la sostituzione di finestre e infissi. Il Superbonus nel 2024 scende al 70% e al 65% nel 2025, ultimo anno in cui si potrà usufruire ancora dell’agevolazione. Per i lavori già avviati, solo chi ha effettuato l’asseverazione entro il 31 dicembre 2023 potrà mantenere invariato il beneficio nella originaria misura del 110 per cento.

SOSTITUZIONE INFISSI IN CONDOMINIO CON I BONUS 

Chi abita in condominio e volesse procedere alla sostituzione degli infissi, può trovarsi davanti a diverse situazioni. La prima possibilità che si può sfruttare è il Superbonus.  La sostituzione delle finestre deve qualificarsi come intervento trainato, cioè avvenire congiuntamente a lavori cosiddetti trainanti, ossia di isolamento termico, sostituzione degli impianti o messa in sicurezza antisismica.  Fino al 31 dicembre 2024, l’aliquota del Superbonus infissi è pari al 70% delle spese, mentre dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025 l’aliquota scenderà al 65%.

Se invece il condominio non esegue un intervento trainante che si può “agganciare il Superbonus”, è possibile richiedere l’Ecobonus. In tal caso, per gli interventi effettuati sulle parti comuni degli edifici condominiali o che interessino tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio, l’ecobonus ha misura diversa. In particolare, per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2024, per questi interventi si possono usufruire detrazioni più elevate (del 70 o del 75%) quando si riescono a conseguire determinati indici di prestazione energetica. Esse in particolare vanno calcolate su un ammontare complessivo non superiore a 40.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio. L’Ecobonus per i condomini prevede inoltre uno sgravio del 70% e riguarda una spesa massima di 40mila euro per l’isolamento termico delle parti comuni opache con incidenza superiore al 25%. È previsto per tutto il 2024 se il titolo edilizio è stato presentato entro il 16 febbraio 2023.

Niente più cessione del credito o lo sconto in fattura

A partire dagli interventi successivi al 16 febbraio 2023, così come disposto dal Decreto Legge n. 11/2023 non è più possibile utilizzare nessuna delle opzioni alternative alla detrazione diretta, ossia la cessione del credito o lo sconto in fattura.

Per sostituire gli infissi serve il permesso del Comune?

Alcuni interventi di manutenzione, anche sull’esterno dell’edificio e in giardino, possono essere effettuati senza la necessità di presentare alcun tipo di comunicazione al Comune.

Nel 2018 è entrato in vigore il nuovo Glossario dell’edilizia libera che elenca in maniera non esaustiva tutti gli interventi di manutenzione, anche sull’esterno dell’edificio e in giardino, che possono essere effettuati senza la necessità di presentare alcun tipo di comunicazione al Comune. Nel dettaglio sono 58 le tipologie di opere che possono essere realizzate senza richiedere nessun titolo abilitativo e che quindi rientrano nell’edilizia libera.

Tra le opere di edilizia libera rientra proprio la riparazione, sostituzione, rinnovamento di serramento e infisso interno e esterno. Se si procede a cambiare gli infissi mantenendo però alcune caratteristiche invariate (il numero di ante, il tipo di apertura, il colore esterno e le dimensioni), allora si tratta di un lavoro di manutenzione ordinaria che non necessita di alcuna autorizzazione comunale.

In base al “Glossario”, però, si precisa che sono sempre da rispettare tutte le norme antisismiche, di sicurezza, antincendio e, naturalmente, igienico-sanitarie. Oltre a quelle relative al rischio idrogeologico e a quelle che tutelano i beni culturali e paesaggistici.

È  bene quindi sempre verificare che non ci siano particolari restrizioni regionali, vincoli comunali o della soprintendenza. Se la propria casa ricade ad esempio in una zona su cui c’è un vincolo paesaggistico, per la sostituzione degli infissi serve l’autorizzazione paesaggistica semplificata. Essendo lavori che rientrano nella manutenzione ordinaria però, se eseguiti su singole unità immobiliari, non danno diritto alla detrazione fiscale al 50%.  

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