In un soggiorno di dimensioni contenute, dove il bianco (colore che “non stanca”, che può essere rinnovato facilmente nel tempo cambiando gli accessori e che moltiplica la luminosità) è la tinta prevalente, come si può valorizzare l’ambiente intero? Scelto per arredi, finestre e battiscopa, il bianco della parete dietro a tavolo e divano finisce col risultare spoglio e disadorno.
Sulla parete dietro a tavolo e divano, se non si ha la profondità per inserire mobili, si può intervenire fondamentalmente in due modi: o con una scelta oculata dei quadri da appendere da un lato e dall’altro (selezionandoli in base alle misure e al colore delle tele oltre, che delle cornici, così da individuare due ambienti sulla stessa parete) o con pitture e tappezzerie.
Considerando che nel soggiorno preso in considerazione e posto alla nostra attenzione dalla lettrice Francesca (immagine qui sopra), la parete di fronte a quella interessata era già stata tinteggiata di grigio per far risaltare il mobile tv bianco, l’architetto Elisa Coffinardi ha qui voluto puntare su un particolare tipo di carta da parati, che permetta di avere un unico sfondo differenziato nel disegno per la zona pranzo e per la zona conversazione.
La scelta di optare per la parete dietro a tavolo e divano per una tappezzeria non uniforme è motivata da due fattori. Il primo dalla necessità di definire in modo distinto due aree con funzioni diverse, assolutamente distinte ma che necessariamente per questioni di spazio si trovano invece ad essere in posizione ravvicinata. Il secondo è legato al fatto che il tavolo in resina bianca creerebbe un gradevole contrasto con un muro scuro alle spalle, mentre il divano in pelle nera risalterebbe su uno chiaro; da qui l’idea di dividere la “scenografia” in due parti.
Ecco 5 versioni dello stesso ambiente con la parete dietro a tavolo e divano rivestita con particolari tappezzerie che definiscono le zone, di cui tre con disegni dal rigore geometrico e due con motivo floreale da un lato.