La parete con la tv spesso viene provvisoriamente “arredata” con quadri e con mobiletti da usare come piano d’appoggio per lo schermo, in attesa di organizzare al meglio l’ambiente con una libreria progettata sulla base dello spazio disponibile. La nostra lettrice Nicoletta C., a questo proposito, ci ha chiesto consiglio: meglio usare una pittura o una tappezzeria?
Risponde l’architetto Donatella Ciriaco – Studio DAG (www.studiodag.it e labdinterior.wordpress.com)
- La parete di questo soggiorno è davvero particolare, in quanto caratterizzato da molti volumi differenti, che visivamente hanno un effetto poco armonico ed estetico.
- Per mimetizzare questa anomalia di forme e sporgenze, si potrebbe innanzitutto intervenire realizzando una spalla in cartongesso con lo stesso spessore dei due tavolati esistenti ai lati del televisore. La posizione è determinata dal salto di volume tra l’inizio dell’arco e il tavolato esistente sulla destra. Questo nuovo volume permette di realizzare dei ripiani sempre in cartongesso, dove la profondità è maggiore; in modo da poter sfruttare lo spazio per appoggiare l’impianto stereo, oggetti da esporre, libri e quant’altro.
- Lo spicchio lungo e stretto che si viene a formare all’inizio dell’arco può ospitare una lampada a terra con braccio orientabile, ideale per realizzare un angolo lettura o per l’ascolto di musica. Indispensabile quindi collocare anche una seduta dall’aspetto leggero e poco invasivo (modello Easy di Maison du Monde).
- Al di sopra e al di sotto del televisore si possono realizzare due piccole mensole che malgrado siano molto strette nel senso della profondità, si possono comunque sfruttare per appoggiare i numerosi quadri presenti nella stanza; un modo alternativo e molto scenografico di posizionare le varie stampe.
- L’angolo a sinistra rimasto isolato rispetto all’ingombro dell’arco, si presta perfettamente per essere usato come libreria, con ripiani (sempre in cartongesso) di profondità sufficiente per appoggiare i libri e la collezione di video cassette.
- In questo modo si è sfruttato tutto lo spazio della parete rendendola anche più armoniosa. A questo punto non rimane che far risaltare la porzione di arco e le travi a vista soprastanti.
- In alternativa alla pittura si può usare la carta da parati; chi predilige uno stile più rustico può persino pensare a una tappezzeria effetto pietra, l’effetto tridimensionale è veramente realistico, ideale per mettere in evidenza un elemento architettonico come la porzione di arco, inoltre si abbina piacevolmente con il pavimento in parquet. La tappezzeria va applicata anche sopra il vano che porta nel locale attiguo e lungo lo spessore della parete, in questo modo si ottiene un risultato realistico perché segue l’andamento dell’arcata fino a dove scompare.
- In alternativa alla pietra, va bene anche la riproduzione di un muro in mattoni, altrimenti si possono scegliere trame geometriche purché i disegni non siano troppo grandi. Da evitare invece in questo caso le fantasie rigate o a fasce che hanno l’effetto ottico di movimentare i volumi esistenti (cosa che in questo caso non è opportuna).
- Si consiglia inoltre di dipingere il soffitto utilizzando un colore scuro come la tonalità cacao, in modo da ottenere un piacevole effetto ottico che fa sembrare il soffitto più basso. Lo scopo è quello di rendere l’ambiente più proporzionato e accogliente.
- Per un’atmosfera ancora più calda è possibile ripristinare le travi in modo da riportare il legno a vista oppure, se non fosse possibile, rivestendole con finte travi in polistirolo a sezione cava con aspetto legno. Ovviamente il colore del legno deve essere simile a quello del parquet e contrastare con il colore del soffitto (www.polilegnolauria.com/polistirolo/index.html)
- Per quando riguarda l’illuminazione, sarebbe meglio evitare le luci fredde collocate sulle travi, che hanno un effetto “ambiente di lavoro” ma preferire dei punti luci come lampade a terra, da sistemare sugli angolo opposti del locale, oppure inserire faretti ad incasso sulle mensole più alte della libreria. In questo modo con la prima soluzione si ottiene una illuminazione uniforme e meno fastidiosa per la vista, con la seconda invece si cattura l’attenzione sulla libreria e risulta molto rilassante.