Condividere la cameretta con uno o più fratelli è una consuetudine piuttosto comune. Finché i figli sono piccoli può anche essere un vantaggio: avere un po’ di compagnia di giorno fa bene per giocare, di sera può aiutare a conciliare il sonno. Ma, poi, con il passare degli anni arriva inesorabile il momento in cui ciascuno ha bisogno della propria intimità, di un armadio e di una scrivania tutti per sé e di un angolo di privacy più isolato possibile. Così si pone il problema di come dividere la camera. Ovviamente le soluzioni dipendono dalle dimensioni della stanza e dalla possibilità o volontà di intervenire con opere murarie per ampliare o modificare il layout del locale.
Nel caso che vi proponiamo, la nostra lettrice esprime il desiderio di ottenere due spazi quanto più indipendenti possibili per i suoi gemelli, un maschio e una femmina. Il fatto che abbiano la stessa età è sicuramente un vantaggio. Infatti, facilita l’intervento a livello compositivo e stilistico perché consente di utilizzare mobili e complementi coordinati che rispondono alle stesse esigenze, con una resa estetica di sicuro effetto. Basta intervenire sui colori e sulle finiture per caratterizzare i due spazi all’interno dell’unica stanza, per esempio scegliendo letti in tessuto dello stesso modello ma di colore differente, oppure le sedie per la scrivania e gli accessori personali.
Nello specifico questa camera dei ragazzi è un ambiente di forma irregolare, con una parete in diagonale e due finestre appaiate sul muro di fronte a quello d’ingresso. Ha il vantaggio di essere preceduto da un piccolo disimpegno che, con un minimo intervento di demolizione e ricostruzione delle due spallette che sostengono la porta, viene annesso alla stanza, regalando un piccolo ma prezioso vano per contenere.
Per aumentare il volume della stanza e ricavare il piccolo guardaroba è stata dunque arretrata la parete con la porta. È un intervento che oltre alla demolizione e alla costruzione di nuove pareti comporta il ripristino della pavimentazione esistente in corrispondenza delle porzioni di parete eliminate. In mancanza di una scorta del rivestimento o nell’impossibilità di reperirlo uguale, si può ovviare al problema inserendo una fascia di un altro materiale con una connotazione décor.
Progetto: per dividere la camera dei ragazzi bastano i mobili
Nella camera di circa 16 mq, la piccola porzione di muro che separa le due finestre offre lo spunto per inserire una quinta divisoria addossandovi un sistema di mobili componibili. La quinta è formata da un modulo a colonna appoggiato al muro, con una profondità ridotta per consentire l’apertura degli infissi. È interamente a giorno e aperto sui due lati. A questo sono affiancati due guardaroba che tagliano in due la stanza e, orientati uno di qua e uno di là, definiscono le due aree funzionali. Ciascuna è arredata con un letto e una piccola zona studio. In comune le due “stanze” hanno una parete attrezzata che occupa il muro di fronte a quello con le finestre, e la piccola zona disimpegno ottenuta spostando la porta e inglobando una parte del corridoio.
La nuova porta è scorrevole e salvaspazio
Nel progetto proposto l’ampliamento della camera comporta la sostituzione dell’originaria porta a battente con un modello scorrevole, a scomparsa, tecnicamente detto interno muro. Pratica e funzionale, questa tipologia di porta prevede l’installazione di un controtelaio metallico: è un vano tecnico che serve a far scorrere l’anta; all’esterno viene rifinito come il resto della parete. Per posarlo è necessario demolire una parte di muro o costruirne una porzione ex novo, in muratura o in cartongesso.
Per quanto riguarda le dimensioni delle porte, esistono modelli che permettono di coprire luci fino a una larghezza di 150 cm (per muri a intonaco) o 200 cm (per cartongessi) per un’altezza di 290 cm.