Quesito di Salvatore D.: Nel mio appartamento, realizzato dall’unione di due unità immobiliari, sono ora disponibili due ingressi, uno che si affaccia direttamente sul soggiorno, e che utilizzerei come principale, l’altro che dà sul corridoio, che vorrei nascondere, ma poter utilizzare in caso di necessità. Nella ristrutturazione ho anche ricavato una zona studio, che attualmente si trova in un punto di passaggio: come posso arredarla al meglio e separarla dal disimpegno senza sacrificare troppo il corridoio?
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- Rispondono gli architetti Marco Zuttioni e Luca Romagnoli – Studio MODOURBANO Architettura, Milano – http://www.modourbano.it
Progetto
La soluzione che consente di ottenere uno studio nello spazio prima occupato dalla zona pranzo di una delle due unità abitative (precedenti alla fusione), prevede delle modifiche minime dell’intero appartamento e predilige l’utilizzo dell’ingresso che si affaccia sul soggiorno. I pochi interventi a livello di partizioni e divisori permettono di dividere nettamente la zona giorno dalla zona notte, mentre il secondo ingresso viene adeguatamente nascosto in un’armadiatura che segue l’intero sviluppo del corridoio principale. L’utilizzo dell’ingresso, anche se schermato, viene comunque salvaguardato. La zona giorno sconfina verso la cucina esistente, attraverso la demolizione della partizione in tavolato, formando un unico ampio ambiente.Sia la cucina esistente che la zona studio subiscono una trasformazione dovuta all’inserimento di una serie di pannelli apribili e chiudibili in base alle esigenze. La zona pranzo e cucina possono fondersi in un unico locale raddoppiando lo spazio disponibile e legando visivamente i singoli elementi. La zona studio, nella versione aperta, permette un utilizzo del corridoio quale estensione della camera; nella versione chiusa si privilegia invece la privacy.