Dalla riparazione della pavimentazione esterna e interna al rifacimento di intonaci fino alla messa a norma degli impianti elettrico, del gas, igienico e idrico-sanitari. Sono in totale 58 gli interventi di edilizia libera, sia all’esterno dell’edificio sia in giardino, che possono essere effettuati senza la necessità di presentare alcun tipo di comunicazione al Comune.
Edilizia libera: quali sono i lavori da fare senza permesso
Sono gli interventi che rientrano nell’edilizia libera, individuati dal nuovo Glossario dell’edilizia libera che semplifica la burocrazia dei lavori in casa. Nella lista ci sono la riparazione, sostituzione, rinnovamento di pavimentazione esterna e interna, rifacimento, riparazione, tinteggiatura (comprese le opere correlate) di intonaci interni e esterni, riparazione, sostituzione, rinnovamento di elementi decorativi delle facciate, riparazione, integrazione, efficientamento, rinnovamento e/o messa a norma di impianti elettrici, interventi di manutenzione, riparazione e rimozione di gazebo, installazione, riparazione, sostituzione, rinnovamento di pannelli solari, fotovoltaici e generatori microeolici. Per l’elenco completo dei lavori realizzabili senza autorizzazione guarda qui.
Edilizia libera e detrazione fiscale
Una domanda molto frequente è se per tali lavori di edilizia libera si possa o meno fruire della detrazione fiscale per ristrutturazione, l’agevolazione al 50% fino al 31 dicembre 2019 per spesa massima di 96mila euro per unità immobiliare. L’Agenzia delle Entrate in risposta ad una domanda di un contribuente chiarisce che anche gli interventi di edilizia libera possono essere incentivati, ma occorre però una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in cui deve essere indicata la data di inizio dei lavori e bisogna attestare che gli interventi di ristrutturazione rientrino tra quelli agevolabili, pure se non necessitano di alcun titolo abilitativo.
A tal proposito la stessa Agenzia ricorda che su singoli appartamenti si può fruire della detrazione al 50% solo se si tratta di lavori di manutenzione straordinaria. Quelli di manutenzione ordinaria invece sono agevolati solo se effettuati su parti comuni di edifici comunali. Per la qualificazione dell’intervento dal punto di vista edilizio e urbanistico le Entrate rimandano però ad apposite valutazioni di natura tecnica al Comune o ad altro ente territoriale competente in materia edilizia ed urbanistica. Se questo confermerà che, in base ai vigenti regolamenti edilizi, per l’effettuazione di tali lavori non sia necessario effettuare alcuna comunicazione, si potrà fruire della detrazione, a patto di aver rispettato tutti gli adempimenti richiesti dalla normativa vigente, in particolare pagare le spese con bonifico bancario o postale parlante.