L’arrivo del secondo figlio impone spesso dei cambiamenti all’interno della propria abitazione: un cambio dell’arredamento o della disposizione interna possono non bastare per poter accogliere il nascituro e rispondere alle nuove esigenze. A volte lo spazio non è sufficiente e possono essere necessari un ampliamento dell’appartamento, spesso impossibile, o il cambio di casa.
Fattori per modificare la pianta della casa
I fattori da valutare sono diversi, e la fattibilità delle modifiche necessarie per l’ampliamento non è sempre garantita: è indispensabile prima di tutto fare un’analisi di tipo urbanistico consultando le norme del Piano Regolatore Generale del comune di appartenenza. È necessario capire se, ad esempio, sia possibile attuare una ristrutturazione/ampliamento nella zona e soprattutto se sia possibile aumentare il volume urbanistico dell’edificio (la chiusura ad esempio di una loggia costituisce un aumento in tal senso e non sempre le norme lo consentono). Se si è all’interno di un condominio inoltre è necessario avere l’autorizzazione dell’assemblea condominiale sia perché si va a modificare il prospetto dell’edificio sia perché si va ad utilizzare un bonus volumetrico potenzialmente “comune”.
In ogni caso si tratta di un intervento che comporta la stesura di una pratica edilizia da parte di un professionista abilitato.
Una nostra lettrice ci scrive proprio perché, con l’arrivo di una bimba, vorrebbe chiudere la veranda per poter così ampliare la cameretta. Risponde l’ingegnere Alessia Avancini.
Il progetto
L’appartamento in questione (pianta a sinistra) prevede cucina e ampio salotto separati, una camera matrimoniale, una cameretta singola e due bagni. Fondamentali sono due verande: una sulla cucina, a giardino, e una tra soggiorno e cameretta, che al momento è sfruttata come una sorta di “zona lavanderia” che si vorrebbe mantenere.
La richiesta è quella di ampliare – per l’arrivo del secondo figlio – la cameretta verso il soggiorno, così da poter aggiungere il secondo letto e sviluppare invece il salotto sulla terrazza laterale chiudendone quindi una parte e dividendola dalla zona lavanderia.
Ipotizzando la possibilità di chiusura della veranda, si decide di spostare la parete divisoria cameretta/soggiorno e di dividere la veranda in due: una parte chiusa annessa all’appartamento ed una aperta (con lavanderia).
Con la volontà di modificare anche la disposizione e arredamento della cucina, si sceglie di aprire la zona giorno e di collegare la cucina con il soggiorno, pur mantenendo le due zone separate.
Il soggiorno si sviluppa nel nuovo progetto in uno spazio rettangolare che occupa come detto parzialmente la terrazza. Nella chiusura di questa, si sceglie di mantenere trasparente il lato esterno con una grande vetrata (non modificando così drasticamente il prospetto) e chiudere invece con una parete l’altro lato dando maggiore privacy alla cameretta e nascondendo la zona lavanderia a cui si accederà comunque tramite una porta a filomuro. Il progetto prevede la demolizione della parete, che attualmente risulta perimetrale, per creare un ambiente unico. Questo tipo di intervento, invasivo, presuppone una preventiva analisi strutturale che potrebbe portare ad un rinforzo puntuale anche con l’inserimento di una trave. Per questo è già stato previsto un piccolo portale che permette anche la creazione di due zone: una relax con divano e tv e una con un tavolo, fortemente voluto dai proprietari.
La cucina, invece, si sviluppa ora con un grande mobile a parete (a filo con l’ingresso della zona notte che viene spostato per seguire la nuova composizione) che prevede capienti armadiature su tutta l’altezza ad esclusione di uno spazio centrale che offre un piano lavoro profondo con il lavello. Un’isola completa la parte funzionale con i fuochi. Delle mensole sospese permettono poi di avere ulteriore spazio ad esempio per piante o spezie.
Davanti all’isola, vi è il tavolo da pranzo, illuminato dalla vetrata della terrazza-giardino che si trova alle sue spalle che mette visivamente in contatto con indoor e aoutdoor.
L’ingresso viene sistemato con placcaggi in cartongesso per seguire la nuova distribuzione e viene creato, lato cucina, un sistema di mensole e ripiani che “camuffano” il pilastro centrale e creano una zona ingresso più intima.