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Da un po’ di anni a questa parte, complice anche la nuova concezione dell’abitare che si traduce in appartamenti con living open space, le cucine con penisola (insieme a quelle a isola) sono diventate un vero oggetto del desiderio. Di motivi per apprezzarle ce ne sono diversi, a partire dal fatto che sono elementi polivalenti, funzionali alla suddivisione degli ambienti e capaci di rivestire diversi ruoli: semplici banconi snack per consumare la colazione o pranzi veloci, basi contenitore che contestualmente possono ospitare anche piano cottura o lavello, o essere equipaggiate con lavastoviglie e forno sottotop.
I moduli a penisola sono disponibili in più altezze e questa variabile permette di movimentare le composizioni e poter disporre di elementi schermanti adatti a diverse esigenze. Sotto il profilo estetico, si possono integrare con il resto della composizione, o vivere a sé scegliendo una finitura differente da accordare per esempio ad altri elementi d’arredo se c’è la necessità di trovare un filo conduttore all’interno dello stesso ambiente, o più semplicemente per dare un’identità propria alla zona che rappresentano.
In questo caso, come spesso accade, la penisola è ancorata a una quinta in muratura già esistente, che separa la zona cottura dall’ingresso, a sua volta, a vista sul soggiorno. La soluzione proposta dal nostro architetto Elisa Coffinardi risponde alla richiesta di Susanna che nello specifico chiede: “Vorrei qualche suggerimento per razionalizzare gli spazi del mio appartamento. Mi piacerebbe attrezzare la cucina con un bancone snack e arredare il living in modo da sfruttare la presenza della canna fumaria per inserire una stufa a pellet. Mi piacerebbe anche, se possibile, organizzare la camera matrimoniale con una cabina armadio, e il bagno con la doccia e un piccolo spazio lavanderia.” Vediamo, con l’aiuto della pianta della casa, il progetto complessivo.
La pianta del trilocale
L’appartamento di circa 70 mq è composto da una zona giorno open, a cui si accede direttamente dalla porta d’entrata, e una zona notte, divisa da una porta, formata da due camere da letto e un bagno. Tutti gli ambienti affacciano su un piccolo disimpegno. In soggiorno, sulla parete a sinistra della porta d’ingresso, vicino al muro perimetrale ortogonale, c’è la canna fumaria.
I lavori previsti
Per rispondere alle esigenze della lettrice non servono interventi radicali. È sufficiente realizzare due pareti in cartongesso per ricavare, in camera da letto, la cabina armadio e per isolare in bagno il vano per la lavatrice.
Dove sistemare il bancone
Nel progetto, è previsto in continuità con la parete che separa la zona cottura dall’ingresso. In questa posizione mantiene la funzione di elemento divisorio, e rimane agio nella stanza perché non si introduce una barriera visiva. Visto che lo spazio a sua disposizione è contenuto, è limitato a piano snack di circa L 130 x P 60 x H 95 cm, sagomato intorno al muro esistente, a cui sono abbinati due sgabelli. Sotto il bancone (sul lato rivolto verso il piano cottura) c’è una base con cestoni estraibili. La soluzione adottata lascia spazio per collocare nell’angolo del soggiorno al confine con la zona notte un tavolo da pranzo rotondo. È la forma che si addice meglio alla posizione, in piena luce vicino alla finestra che dà sul terrazzo.
Mobili, parquet e piastrelle per il soggiorno
Scaldare con le stufe a pellet
Le stufe a pellet sono generatori di calore alimentati da un combustibile biomassa, il pellet, caratterizzzato da alto rendimento calorico e considerato ecologico perché ottenuto dagli scarti di lavorazione del legno. Rispetto a quelle a legna, richiedono una canna fumaria di dimensioni ridotte (Ø da 80 a 100 mm), prevedono un collegamento alla rete elettrica, funzionano in maniera automatica (si accendono tramite una resistenza elettrica e possono essere anche azionate da remoto) e hanno un’autonomia di funzionamento che dipende dalla capacità del serbatoio di pellet. In versione canalizzata, le stufe a pellet sono in grado di scaldare più ambienti (attraverso un sistema di tubi di sezione ridotta che passa nei muri) sfruttando la potenza di un solo apparecchio. L’estetica è personalizzabile con finiture anche di pregio, come vetro e pietra naturale.
Tratto da Cose di Casa di agosto 2020
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