Fare la cucina a vista o tenerla separata? Il dilemma sembrerebbe non toccare i più giovanissimi (single e non), che senza dubbio scelgono perlopiù la prima opzione, ma nemmeno le coppie o le famiglie. Soltanto una fetta di “tradizionalisti” ancora rifugge dall’idea di avere la zona cottura in soggiorno.
Nel progetto che vi presentiamo, la soluzione scelta è quella più di tendenza, quella che prevede di “aprire” gli spazi e di avere la cucina a vista, con grande vantaggio dal punto di vista della profondità delle visuali.
L’immobile del progetto in questione, realizzato negli anni ’70, presentava la classica disposizione planimetrica con ambienti separati, cucina, soggiorno, sala da pranzo, due camere ed un unico bagno. Pur essendo molto spaziosa, l’abitazione poteva migliorare in termini di funzionalità e vivibilità lasciando più “libero” lo spazio, togliendo divisori e tramezzi.
La necessità della committenza era mantenere nella zona notte le due camere da letto, inserire un secondo bagno che potesse fungere sia da lavanderia, sia da servizio per ospiti, e sostanzialmente dare maggiore respiro alla zona giorno.
Per ridurre al minimo gli interventi e contenere di conseguenza i costi, l’architetto Elisa Coffinardi ha affrontato il nuovo progetto, cercando di soddisfare le richieste menzionate, tenendo conto dell’impiantistica esistente nell’appartamento. Ha quindi deciso quindi di collocare la cucina a vista nella stessa posizione della precedente, aprendola però verso il soggiorno sul quale affaccia con’isola operativa attrezzata con piano a induzione e banco snack con sgabelli.
La parete attrezzata sfrutta le posizioni di attacchi e scarichi dell’acqua preesistenti ed è pensata a “ponte”, con le due colonne laterali e la zona lavello/lavastoviglie centrale, i pensili molto capienti vanno fino al controsoffitto.
Accanto alla cucina a vista, con accesso dall’ingresso, si trova il nuovo piccolo bagno di servizio; l’antibagno è stato realizzato in vetro con porta scorrevole per enfatizzare lo spazio; contiene anche una zona lavanderia attrezzata sul fondo con mobile a tutta altezza con inserite lavatrice e asciugatrice. Questo ha permesso di poter riorganizzare il locale di servizio esistente come bagno privato esclusivo della zona notte.
L’ingresso è delimitato da un abbassamento con faretti ed accoglie in una nicchia ricavata da un ripostiglio preesistente, colorata a contrasto, un mobile contenitore comodo vicino all’entrata come svuotatasche.
La tv è collocata frontalmente alla cucina su una parete rivestita con una carta da parati dai colori molto tenui e arredata semplicemente da basi; accanto, la zona pranzo con un comodo tavolo per sei persone e poltroncine imbottite accoglienti ed eleganti. Questa zona è definita dal proseguimento del controsoffitto dell’ingresso, che avvolge la nicchia della finestra, e dall’inserimento di led a gola, utilizzato anche sul lato cucina, così da avere la sensazione della separazione delle varie funzioni anche senza pareti o tramezzi. L’illuminazione sul tavolo è affidata a una lampada da terra.
I materiali e i colori scelti, delicati e chiari, dilatano visivamente lo spazio, beneficiando nel contempo del calore dato dal parquet in rovere chiaro, che ben si armonizza con tutte le tinte neutre, con il grigio del tessuto del divano e con la tinteggiatura a parete. Il bianco è stato utilizzato per i mobili della cucina e della base tv e di porte interne e serramenti.
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