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Orientato a Nord-Ovest, così da ricevere il sole nel pomeriggio evitando le ore più calde della giornata, pieno di luce, il terrazzo si trova a Roma. La maggio parte dello spazio è dedicata a tavolo rotondo con sedie, quindi l’allestimento verde è strutturato in modo da non invadere troppo la superficie, per potersi muovere agevolmente. Sono state scelte specie strane per abbellirlo, tenendo conto delle fioriture nei vari periodi dell’anno e degli ingombri, oltre della loro resistenza al caldo.
Il contesto urbano, infatti, comporta temperature mediamente più alte di qualche grado rispetto alla campagna: ne consegue un dispendio idrico più rilevante in estate, per contro una maggiore protezione dal freddo durante l’inverno. Le città, infatti, riparano dai venti freddi ed emanano per dispersione una quantità di calore molto elevata, peculiarità che giustifica la presenza e la sopravvivenza su balconi e terrazzi di specie che nell’hinterland resisterebbero con più fatica.
Come scegliere piante e fiori per la zona pranzo all’aperto?
Il terrazzo, di forma rettangolare (misura 275 x 300 cm), è utilizzato dalla famiglia per mangiare all’aperto, e arredato con un tavolo rotondo. Per la presenza di portefinestre su due lati, è stato meglio concentrare la maggior parte delle piante nelle due grandi fioriere interne sul lato Ovest, che servono anche per creare una parziale schermatura dall’esterno. A queste se ne aggiungono altre, su entrambi gli altri lati, in contenitori appesi alla ringhiera esternamente (soluzione per la quale è sempre meglio verificare i regolamenti condominiali).
Progetto in pianta
Arredare il terrazzo
Per arredare gli spazi esterni della casa, approfondisci leggendo:
Per il terrazzo, disposizione simmetrica delle fioriere gemelle
Nei due contenitori identici (da L 150 x P 40 x H 50 cm) si propone un allestimento sobrio e raffinato, impiegando due sole specie.
Due alberelli di sofora alle estremità
Sofora (Sophora secundiflora, numero 4 sulla pianta sopra) ha una fioritura che ricorda quella del glicine e, come questo, ha un profumo molto intenso e fruttato, simile a quello della violetta. I fiori sono ben visibili, perché portati all’esterno della vegetazione, e visitatissimi dagli insetti pronubi contribuiscono a sostenerli e a migliorare la biodiversità. Il fiore, un’infiorescenza a racemo o a grappolo, è più compatto e scuro di quello del glicine classico. Le foglie sono composte da un numero di foglioline variabile da sette a nove, sempre lucide. Fiorisce da marzo e per diverse settimane, arrivando fino al mese di maggio. Ai fiori succedono baccelli con semi che andranno rimossi per evitare che la pianta disperda energia nella loro formazione. Poiché sono potenzialmente pericolosi se ingeriti, occorre attenzione se ci sono bambini e animali. Sempreverde, è in grado di resistere anche a diversi gradi sotto lo zero, se il terreno nel periodo freddo è tenuto asciutto, bagnato con molta moderazione. Riesce bene sia in pieno sole, sia in ombra parziale e luminosa. Utilizzare un terreno di medio impasto, possibilmente a ph neutro. In primavera e autunno fertilizzare con letame maturo o, in mancanza, stallatico in pellet.
Una pianta dal fascino esotico al centro: Cordilinea, Palma di Cornovaglia
Cordilinea, Palma di Cornovaglia (Cordyline australis, numero 5 sulla pianta sopra) ha foglie con portamento che ricorda quello delle palme. Dotata di una discreta rusticità, può essere coltivata all’esterno tutto l’anno. Con il tempo, in vaso, raggiunge una media altezza, ma l’accrescimento è lento. Difficilmente riesce a fiorire e suo punto di forza sono il portamento e il colore delle foglie. Queste, lunghe, a punta, sono prima erette e poi si arcuano elegantemente. I fiori, piccoli, bianco crema, riuniti in grappoli, sbocciano a primavera e profumano di vaniglia. Sono soggetti da pieno sole, ma si adattano anche a un’esposizione ridotta; temono i ristagni e quindi servono terreni ben drenati da bagnare solo quando il terriccio al tatto è asciutto, con moderazione anche in inverno (sono sempreverdi). Da aprile a ottobre impiegare un fertilizzante per piante da fiore per avere colori intensi e internodi non allungati, così da mantenere una vegetazione densa. Con il tempo tendono comunque a svuotarsi alla base, seccando le foglie: aggiungere un cespuglio sempreverde di taglia ridotta come i berberis a foglia colorata. Scegliendo tre elementi di colorazione diversa si ottiene un sipario di grande impatto. Si può optare per la forma classica verde oppure per quella con tonalità glauche come ‘Green Star’; tra le rosse si va dalla brillante ‘Red Star’ alla più scura ‘Black Knight’. Immancabile, da porre al centro, è ‘Torbay Dazzler’, con foglie giallo crema marginate di verde.
Aggiungere bulbi secondo stagione
Negli spazi liberi si possono inserire varietà da fiore in quantità, per aggiungere colore e profumo. Ecco quali nelle diverse stagioni:
- Primavera: è il momento dei narcisi e dei tulipani botanici come Tulipa Clusiana, originari dell’Asia Minore, ma coltivati nelle nostre regioni fin dal Medio Evo; i fiori sono delicati, affusolati, di colore bianco, esternamente striati di rosso; sbocciano molto precocemente.
- Estate: crocosmie (numero 7 sulla pianta sopra) e Amaryllis sonatini (numero 6 sulla pianta), selezionati in Sud Africa, sono perfetti. Hanno un’elevata resistenza al freddo tanto che possono essere coltivati anche in piena terra purché si protegga dal freddo in inverno con una pacciamatura secca. Le foglie carnose, di consistenza coriacea, verde brillante, portate ad arco, sono in questa selezione sempreverdi in climi miti o decidue in climi continentali. I fiori, di dimensioni contenute, sono rosso intenso con linea centrale bianca, non sempre presente.
- Autunno: le nerine fioriscono fino a ottobre. Si pongono a dimora con il germoglio che sbuca dal terreno; il fiore si sviluppa prima delle foglie, dopo la fase di riposo vegetativo. I fiori sono raccolti in ombrelle e, quando i bulbi sono piantati vicini, formano una nuvola colorata, dal rosa tenue al rosso. Le foglie, poche, leggermente carnose ma deboli, spuntano dopo, e restano sempre di un colore verde chiaro, con tono vagamente acido, come se si trattasse di una pianta immatura.
Se sei un appassionato di bulbi, leggi qui
I fiori più adatti per le balconette sulla ringhiera
Le balconette appese sono destinate in parte a elementi da fiore che conservano un carattere esotico e in parte ad aromatiche, in modo da mantenere un carattere di ricercatezza. Di seguito, le piante nel dettaglio.
Delosperma ‘Red Mountain’ (numero 3 sulla pianta sopra) ha foglie verde scuro, lucide, e bellissimi fiori con molti petali sottili, rosa con sfumature salmone e viola, tanto intensi da sembrare metallici. Fiorisce da maggio a settembre.
Tra le aromatiche, timo e santoreggia montana e salvia sono piante che uniscono fiori e proprietà aromatiche. La salvia può essere scelta nella varietà Crème de la Crème, con fogliame verde-grigio variegato di color crema. Ama il terreno ricco, fresco, ben drenato e come esposizione preferisce sole
Prezzemolo e basilico African Blu (numero 8 e 9 sulla pianta sopra) trovano posto nel terzo vaso. Il basilico è una varietà molto decorativa e buona, come ‘African Blu’, non di rado posto in vendita come “Blu Africa”. Vigoroso, capace di raggiungere i 75 cm di altezza, è ben ramificato e molto fiorifero. I fiori, raccolti in lunghe spighe, sono color violetto, le foglie fra il verde e il viola. Il pesto che si ottiene, di colore più scuro, ha un sapore ricco.