Intervento tra i più richiesti in ogni ristrutturazione, ricavare il secondo bagno è un lavoro impegnativo che comporta lavori agli impianti e alle murature ma che ripaga dell’incomodo e della spesa perché offre una comodità non indifferente nella vita di tutti i giorni, spesso senza che si debba rinunciare a nulla (come nella soluzione C, che vi presentiamo), solo grazie a un’ottimale riorganizzazione degli spazi del bagno in modo più razionale. Il vincolo maggiore è dato dalla presenza o meno dello scarico del wc, per questo spesso il secondo bagno viene ricavato proprio adiacente all’unico esistente. Vediamo un caso specifico.
Domanda della lettrice Anna R.: Ho appena acquistato un appartamento al piano rialzato di circa 70 mq calpestabili. Vorrei ottenere due bagni, oltretutto quello attuale è abbastanza piccolo. Circa 15 anni fa l’appartamento è stato ristrutturato rifacendo il bagno e coprendo i pavimenti con legno, compreso il bagno. Nei prossimi mesi tutto il condominio, risalente al 1954, verrà ristrutturato all’esterno usufruendo del bonus 110%. Avrei voluto invertire l’attuale cucina (lunga, stretta e poco abitabile) con l’attuale bagno per poterne ricavare due, ma in cucina non c’è uno scarico delle acque nere. Sarei disposta a sacrificare una porzione di una, o di entrambe le camere, per avere due bagni.
Indicazioni generali di cui tenere conto per ogni modifica
Si illustrano tre ipotesi progettuali che tengono conto delle prescrizioni urbanistiche generalmente prescritte ed elencate di seguito, ma per indicazioni relative alla zona specifica in cui si trova la casa, bisogna necessariamente fare riferimento all’ufficio tecnico comunale:
- superficie minima camera singola 9 mq
- superficie minima camera doppia 14 mq
- superficie minima soggiorno 14 mq
- fra cucina e bagno deve essere previsto uno spazio filtro (antibagno)
- la cucina deve essere dotata di finestra
- almeno un bagno deve essere dotato di finestra
Inoltre deve essere verificato il rapporto aero-illuminante per ogni stanza dove si preveda la permanenza continua di persone, quindi il rapporto fra superficie della stanza e area dell’infisso deve essere minimo 1/8.
Non sono previsti interventi sulla struttura muraria portante per i quali è necessaria la valutazione, il dimensionamento ed il progetto strutturale.
Tre soluzioni di progetto
In tutte le tre soluzioni che seguono, viene ricavato il secondo bagno e la cucina viene ingrandita limitando lo “spreco” di spazio dell’ingresso, ma ogni soluzione ha proprie caratteristiche precipue, pregi e difetti a seconda di quello che conta per le diverse persone.
Seconda camera singola per dimensioni: soluzione A
I sanitari dei due bagni sono allineati sulla stessa parete, da un lato quelli del bagno più grande e dall’altra quelli del secondo bagno. La seconda camera è singola.
Secondo bagno con un solo sanitario, due camere doppie: soluzione B
Per il secondo bagno si valuta la possibilità di disporre dello scarico per il wc, sulla parete opposta, realizzando il nuovo tratto nascosto da contropareti basse. Il secondo bagno ha un solo sanitario oltre a lavabo e ampio box doccia.
Cucina ingrandita al massimo, due sanitari nel secondo bagno e stanze doppie: soluzione C
Questa soluzione è studiata al centimetro, nell’intento di conservare le due camere doppie e inserire nel bagno piccolo entrambi i sanitari a profondità ridotta. In questa soluzione l’ingresso è sì in cucina, ma – per come è stata progettata – la visuale è gradevole perché la zona più operativa resta più lontana rispetto all’entrata, al di là del bancone snack, elemento di impatto gradevole e di tendenza.