Ecco allora un progetto, in pianta e con vista 3D, che sviluppa quest’ultima opzione.
Il lettino per il neonato viene sistemato nella zona giorno occupando il minore spazio possibile e cercando di rendere vivibili i necessari ambiti funzionali che si vengono a comporre e definire nell’interno.
L’allestimento, con gli arredi di contenimento, il tavolo e le sedie, il divano, il tavolino, la lampada da terra, è quindi studiato calibrando percorsi che delineano la fruibilità delle aree e anche il collegamento fra ingresso e zona notte e servizi, dislocate a distanza.
La temporaneità dell’intervento è decisa con l’introduzione di divisori leggeri, in parte fissi ed in parte scorrevoli, che definiscono angoli di intimità attraverso partizioni apparenti e semitrasparenti, tutto in vista del futuro riuso di ogni singolo elemento.
Il pannello in metallo e tessuto che definisce la separazione dell’angolo bebè dall’ingresso ed è fissato al pavimento ed al soffitto, può essere riutilizzato ad esempio per schermare una zona studio.
Il sistema di tende, posto anch’esso in parallelo ed in successione con il tramezzo della cucina e formato da cinque elementi tessili rigidi che scorrono in binari ancorati a supporti fissati al soffitto, potrà in futuro separare la cabina armadio o schermare un infisso.
Il modello di lettino scelto si trasforma in divanetto rimuovendo il frontale in legno.

Legenda
1. Lettino, trasformabile in divanetto rimuovendo il frontale in legno, 145x87xh91 cm – Hug di Dot And Cross
2. Sistema per tende a n.5 pannelli tesi – Nippo di Mottura
3. Divisorio a soffitto, in metallo e tessuto, L100 cm – View di Caccaro
• Di Calligaris: il tavolo Planet, le sedie Skin, madia e mobile tv Factory, il divano Lounge, il tavolino Tweet, le lampade a sospensione Pom Pom e da terra Sextans
• Carta da parati – Iris di LondonArt
• Di Noom: i vasi Malevich e Ekster e il portacandele della serie Orb
• Tessuti di Maharan