È ancora possibile, date le pressanti istanze ambientali, installare un camino a legna in una casa in fase di costruzione o di ristrutturazione? Il lettore Massimo V. ci chiede infatti precisamente: “In una palazzina in costruzione a Milano, in un appartamento all’ultimo piano è possibile installare un caminetto a legna?”
Innanzitutto bisogna sottolineare che a Milano, e più in generale in Lombardia e nella Pianura Padana, così come in diverse altre zone del nostro paese, non è vietata la posa in opera di un camino a legna di tipo tradizionale, ma lo è l’utilizzo, a causa delle emissioni. Bruciare biomasse, come appunto la legna, libera infatti nell’atmosfera polveri sottili dannose per l’uomo.
Dunque, se l’installazione risponde solamente a criteri estetici – magari per recuperare una vecchia e fascinosa cornice di pietra – ciò è possibile, ma è necessario non accendere mai il fuoco.
Esistono tuttavia delle soluzioni per ovviare alla cosa, anche se dal punto di vista estetico non sarà lo stesso:
- installare un camino o una stufa a camera chiusa di classe energetica elevata
- scegliere una stufa a pellet ugualmente prestazionale
- ripiegare su prodotti senza canna fumaria.
Nei primi due casi bisogna comunque tenere conto che, se dal 2017 era già vietato installare nuovi generatori con una classe di prestazione emissiva inferiore a quella 3 stelle e di utilizzarne di classe ambientale 0 oppure 1 stella, secondo le nuove norme dal 1 gennaio 2020 è diventato proibito utilizzare generatori a biomassa di classe ambientale rientrante nel range dalle 0 alle 2 stelle, mentre i nuovi apparecchi non potranno essere di classe inferiore a 4 stelle, con obbligo di sfruttare solo pellet di classe A1 certificato secondo la norma UNI EN ISO 17225-2 da parte di organismo accreditato.
Ciò significa che si deve obbligatoriamente installare un camino – o una stufa – di ultima generazione, con la camera di combustione protetta da sportello e sistemi di gestione della fiamma e di produzione del calore più efficienti, capaci di ridurre le emissioni entro i termini di legge.
Diversa la questione dei caminetti senza canna fumaria, ovvero a bioetanolo o elettrici ad acqua, più sofisticati. Non producendo in entrambi i casi né fumo né residui incombusti, non necessitano di canalizzazione verso l’esterno, risultando più semplici e anche più economici da posare in opera.