Quando si vuole rinnovare un appartamento con finiture di pregio, come marmo o parquet, oltre a trovare gli artigiani giusti per riportarli alla bellezza di un tempo, la vera la sfida è trovare – soprattutto per i graniglie e seminati -gli abbinamenti giusti di colore per arredi, pitture, porte e battiscopa. Difficile soprattutto coordinare il tutto con il pavimento alla genovese, spesso di tinta differente nei diversi ambienti della casa. È proprio quello che ci ha chiesto un nostro lettore.
Domanda: “Devo scegliere il battiscopa per il mio appartamento con pavimento “alla genovese”, dove in ciascuna stanza ci sono diversi colori e disegni. Mi hanno proposto di posare zoccolini in ardesia nera, ma mi domandavo se non fosse più adatto un gres porcellanato bianco, un elemento che mi sembra più moderno e adatto alle pareti – che vogliamo tinteggiare di bianco e glicine e agli arredi, anch’essi essenziali e moderni.
Scegliere lo zoccolino
Risposta dell’architetto Marcella Ottolenghi: Al fine di comprendere meglio la tipologia della decorazione e soprattutto la tinta, sarebbero state utili delle immagini che indicassero la tipologia di pavimento “alla genovese” presente nel suo appartamento. In via generale, è corretto il suggerimento di posare l’ardesia nera, che oltre a essere un materiale tipico della regione, molto utilizzato per le pavimentazioni e gli zoccolini, è la finitura tradizionale delle pavimentazioni liguri di questo tipo e funziona come ottimo trait d’union tra le stanze in caso di presenza di colorazioni differenti.
Per dare un tocco più moderno, invece che il gres, materiale sì resistente ma meno pregiato rispetto a quello dell’originale pavimento alla genovese, si potrebbero usare marmo di carrara bianco, il più possibile uniforme nel colore e privo di venature, o uno zoccolino di legno laccato bianco con la medesima finitura superficiale delle pareti, che così “scompare” alla vista.
Non abbiamo visto le immagini dell’appartamento ma – a priori – ci sembra che possa invece non essere troppo calzante l’accostamento con la pittura glicine (ma in effetti un giudizio di questo tipo si può dare solo foto alla mano).
Riscontro del lettore: ringrazio per la risposta esauriente e dettagliata. Propendo, a questo punto, per l’ardesia. Ne ho avuto anche conferma proprio questa mattina, quando – nel centro storico di Chiavari – ho notato la pavimentazione lungo tutti i portici con le vetrine: è la stessa che ho in casa a Genova ed è stata utilizzata proprio l’ardesia sia per raccordare i vari riquadri di pavimento sia per le colonne, che sono certo originali, d’epoca, e non frutto di ristrutturazioni.
Vuoi vedere le case delle foto in apertura? Eccole:
Sottotetto d’epoca con cementine restaurate
Bilocale con vetrata tra soggiorno e ingresso
Seguiteci! Parleremo presto più approfonditamente del pavimento alla genovese.