Contenuti trattati
Un bagno in più si può ottenere ex novo in diversi modi: per esempio ritagliandolo all’interno di una camera da letto, alla fine di un corridoio, in spazi inutilizzati come un sottoscala (se l’altezza lo consente), sdopppiando un bagno di grandi dimensioni (situazione ottimale). L’entità dell’intervento dipende da molti fattori, primo fra tutti la vicinanza a un altro locale igienico perché dà la possibilità di sfruttare gli impianti esistenti e facilitare il collegamento allo scarico del vaso. È indispensabile inoltre il rispetto del dimensionamento minimo del locale: per questo bisogna fare riferimento alle indicazioni contenute nel Regolamento Edilizio del Comune di residenza. Quello di Milano prevede che tutti i bagni devono avere lato minimo non inferiore a 1,20 m.
Fra le soluzioni più comuni, c’è poi quella di ricavare il bagno al posto di un ripostiglio, come in questo caso, che prende in esame la richiesta della nostra lettrice G. C. Questa la su richiesta: “Sto pensando di ristrutturare il mio appartamento perché vorrei ricavare il secondo bagno. Sono disposta a sacrificare il ripostiglio fra le due camere. Ma è possibile mantenere un piccolo vano di servizio? E, poi, come rendere più godibile la zona giorno?” Di seguito la proposta studiata dall’architetto Ornella Musilli.
Ristrutturazione integrale
La richiesta della lettrice comporta un intervento radicale, con demolizione e ricostruzione di pareti, sostituzione di pavimenti, adattamento degli impianti idrico sanitari e di illuminazione, la formazione di un nuovo scarico del vaso e la conseguente realizzazione di una zona sopraelevata nella zona notte.
Dalla pianta dello stato di fatto, che corrisponde alla situazione esistente, si evince che la soluzione ottimale per ottenere il secondo bagno, come già individuato dalla lettrice, è proprio sistemarlo al posto del ripostiglio.
Stato di fatto
Quali obiettivi e quali lavori
I lavori necessari per avere il bagno in più, recuperare lo spazio di servizio, rendere più vivibile il soggiorno. Il progetto nello specifico prevede:
- la demolizione della parete che definiva il soggiorno, la trasformazione del tinello in cucina con lo spostamento della porta, e quella dell’ex zona cottura che si trova nel locale aggettante in nuovo ripostiglio-dispensa;
- la modificata della posizione della porta che collega la zona notte, così da avere a disposizione una parete d’appoggio per inserire un guardaroba nel disimpegno;
- la formazione di un tramezzo nel bagno esistente per isolare la lavanderia;
- il ridisegno delle pareti fra la camera matrimoniale e l’ex ripostiglio per renderlo un bagno en suite.
Nuovo bagno in camera
Reso a uso esclusivo della stanza matrimoniale, il nuovo locale igienico è allestito con una doccia walk-in in formato maxi a destra della porta, di fronte a questa con doppio lavabo e sanitari sospesi nascosti alla vista di chi entra. Per ancorarli è stata creata una controparete utile a rinforzare la muratura.
Dove ricavare lavanderia e ripostiglio
Nel bagno esistente, sostituito l’infisso a battente con uno scorrevole e realizzato un tramezzo a tutta altezza profondo circa 60 cm, si ottiene un vano lavanderia, attrezzato con la lavatrice e una serie di mensole, e chiuso con una porta a libro.
Un altro locale di servizio si ottiene dall’ex cucinino adiacente l’attuale cucina che prima era un tinello.
Ingresso aperto sul soggiorno e comunicante con la cucina
Nell’ipotesi progettuale l’ampio atrio d’ingresso viene accorpato al living. È diviso da quest’ultimo solo parzialmente attraverso una serie di pannellature semitrasparenti (con telaio in metallo) che fanno da sfondo a due poltrone. In continuità con questo spazio si trova la cucina, arredata con una composizione a elle che ospita la zona operativa e con un modulo a sbalzo formato dal tavolo da pranzo appoggiato, da una parte, su basi ribassate. L’ex angolo cottura è il nuovo ripostiglio arredato con uno scaffale, un armadio ad angolo e un ripiano con elemento estraibile alla base. Per fare passare la luce è chiuso da una porta in vetro opalino.
Il progetto d’arredo per la zona giorno
Grazie alla ristrutturazione il living risulta più fruibile e di maggior respiro, senza che la trasformazione in spazio aperto ne comprometta la capacità contenitiva e tolga identità alle diverse aree funzionali. Subito a destra dell’ingresso, la parete che confina con la cucina viene attrezzata con una console e un guardaroba (1). Di fronte, in soggiorno, le zone pranzo e conversazione risultano ben distinte ed entrambe godono di una buona luce naturale per la vicinanza alle finestre. Il tavolo, rettangolare, (2) a destra della stanza è allineato a un mobile credenza (3) che completa la parete di confine con il disimpegno, a sua volta arredato da un armadio con libreria laterale (4). Il divano disposto a penisola (5) è rivolto verso un mobile a tutta parete (6) che offre anche un punto d’appoggio per la tv.
Arredi e finiture per il nuovo bagno
Per il nuovo locale si è puntato su pezzi funzionali dal design minimal ma distintivo: sanitari e mobili sospesi per facilitare la pulizia, radiatore a scaletta perfetto anche come portasalviette e accessori in nuance. Per rivestire le pareti la scelta ricade su piastrelle rettangolari in tre varianti di colore, capaci di produrre effetti decorativi molto diversi, semplicemente cambiandolo schema di posa.
Tre schemi di posa per le piastrelle del bagno
Ecco alcuni esempi che si possono realizzare con piastrelle in formato 6 x 25 cm:
- con la posa a spina di pesce (1) la parete è dinamica e sembra dilatarsi in più direzioni;
- la disposizione “a muretto” (2) dà un senso di maggiore larghezza;
- quella in verticale (3) slancia il soffitto.