Domanda del lettore Damiano F.: Buongiorno, vorrei chiedervi come si può fare un acquisto della casa in sicurezza in situazioni come questa che vi descrivo. Nel posto dove vado in villeggiatura, causa crisi economica, spopolamento dei paesi montani eccetera, ci sono tantissime case nuove, costruite e non ultimate, in vendita da anni senza che nessuno abbia mai comprato e acquistato nulla, perché gli appartamenti restano vuoti. Una che ci interessa in particolare ha il cartello di vendita. Degli artigiani che abbiamo visto al lavoro sul posto mesi fa ci hanno detto che restano solo pochi appartamenti non venduti e che sono di loro proprietà perché non sono stati pagati e come compensazione per lavoro e materiali hanno ottenuto alcuni immobili nella casa. La casa è bella e ci interesserebbe anche, ma mi sembra una situazione a dir poco preoccupante. A chi ci si può rivolgere per sapere come stanno le cose, se è tutto regolare, se c’è un fallimento, se manca l’abitabilità… Sarà vero che gli altri appartamenti sono stati venduti? Perché se lo sono, come mai nessuno ne prende possesso e inizia ad abitarci?
Risposta a cura del Consiglio Notarile di Milano: come primo passo è necessario chiedere agli artigiani che propongono in vendita l’appartamento di fornire copia dell’atto notarile con il quale sono diventati proprietari. Ci si può poi rivolgere al notaio di propria fiducia per chiedergli di compiere gli accertamenti relativi alla proprietà del bene, alla libertà da gravami pregiudizievoli quali ipoteche, pignoramenti, sequestri e simili e all’assenza di procedure fallimentari. Per i controlli relativi all’assenza di abusi edilizi, all’agibilità, al corretto accatastamento dell’immobile e alla conformità degli impianti il notaio inserisce nell’atto le menzioni previste dalla legge, ma le verifiche vanno affidate ad un professionista di area tecnica (ingegnere, architetto, geometra, perito edile).
Inoltre sarà opportuno approfittare delle possibilità che la legge offre all’acquirente per godere di maggiori garanzie. Si può richiedere al notaio, in forza di una legge entrata in vigore lo scorso 29 agosto, il deposito del prezzo, da versare ai venditori dopo la trascrizione dell’atto e la verifica dell’assenza di gravami e passività non previste oppure, con maggiore efficacia, si può stipulare anche il contratto preliminare con atto notarile registrato e trascritto, in modo da poter fruire della consulenza e delle tutele offerte dall’intervento notarile già della fase iniziale della transazione.