Condizionatori di casa e bonus fiscali: ecco le risposte alle domande più frequenti

A quale sconto fiscale si ha diritto acquistando un condizionatore per casa? E quali documenti vanno prodotti? È necessario eseguire lavori edilizi? Queste le domande più frequenti che si pongono i nostri lettori a proposito dell'acquisto dei climatizzatori. Ecco le risposte.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 11/06/2016 Aggiornato il 13/06/2016
Condizionatori di casa e bonus fiscali: ecco le risposte alle domande più frequenti

Con l’arrivo della stagione calda, quelli che ancora non l’hanno fatto, pensano che sia giunto il momento di rinfrescare casa acquistando un climatizzatore. Ma ci sono dei bonus fiscali a cui si ha diritto? La detrazione fiscale del 50 o del 65%? E quali documenti bisogna avere? Ecco alcune domande e risposte sull’argomento.

  • Vorrei acquistare un condizionatore per il raffrescamento di casa. Di quale sconto fiscale ho diritto? Se installa un climatizzatore con pompa di calore non ad alta efficienza che può essere  utilizzato anche per il riscaldamento nella stagione invernale, integrando o sostituendo l’impianto di riscaldamento già esistente, può fruire della detrazione Irpef per la ristrutturazione edilizia. Fino al 31 dicembre 2016 la detrazione è pari al 50% e con importo massimo di 96mila euro per unità immobiliare. In questo caso non è necessario eseguire interventi edilizi. Se invece volesse installare un climatizzatore con pompa di calore che permette sia il riscaldamento che il raffrescamento dell’ambiente, a patto che sia ad alta efficienza energetica e che sostituisca integralmente – e non integri – un impianto di riscaldamento già esistente, potrà fruire dell’ecobonus, la detrazione Irpef al 65%, prorogata anch’essa fino al 31 dicembre 2016. In questo caso l’importo massimo detraibile è di 30mila euro.
  • Ho acquistato un climatizzatore a pompa di calore e mi hanno detto che posso fruire della detrazione al 65%. Cosa devo fare praticamente per avere il bonus? È necessaria l’asseverazione di un tecnico abilitato che dimostri il rispetto dei requisiti di prestazione energetica dell’intervento, asseverazione che può essere sostituita anche dalla certificazione del produttore. Entro 90 giorni dalla fine dei lavori, data che coincide con il giorno del collaudo, occorre poi trasmettere telematicamente all’Enea la copia dell’attestato di certificazione o di qualificazione energetica e la scheda informativa, relativa agli interventi realizzati, tutti documenti che devono essere rilasciati da tecnici abilitati. Come per il bonus ristrutturazioni, anche per l’ecobonus è necessario effettuare i pagamenti con il bonifico bancario o postale parlante da cui risulti la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e la partita Iva della ditta che ha eseguito l’intervento. Sul bonifico banche  e poste operano una ritenuta a titolo d’acconto dell’8%. Basterà poi indicare nella dichiarazione dei redditi ( 730 o Unico) i dati relativi all’immobile, al tipo di intervento e alla spesa sostenuta e la detrazione verrà ripartita in 10 anni.
  • Vorrei installare in casa un climatizzatore d’aria e vorrei fruire della detrazione Irpef al 50%. Ma sono obbligato ad eseguire dei lavori di ristrutturazione in casa? No. L’installazione di un climatizzatore d’aria rientra nell’ambito dei lavori per i quali si ha diritto ad accedere alla detrazione fiscale del 50% purché il climatizzatore sia a pompa di calore e in assenza di altri lavori di ristrutturazione.
  • Due anni fa ho sostituito il vecchio impianto di riscaldamento con dei climatizzatori ma ora ho deciso di vendere l’immobile. Cosa succede alla detrazione fiscale di cui ho goduto finora nella dichiarazione dei redditi? Potrei perderla quando l’immobile passerà di proprietà? In caso di vendita e più in generale di trasferimento per atto tra vivi, il venditore ha la possibilità di scegliere se continuare a usufruire delle detrazioni non ancora utilizzate o trasferire il diritto all’acquirente (persona fisica) dell’immobile. Se poi mancano altre specifiche indicazioni nell’atto di compravendita, il beneficio viene automaticamente trasferito all’acquirente dell’immobile.
  • Ho acquistato un climatizzatore per casa e vorrei godere del bonus ristrutturazione. Cosa devo fare? Che documenti devo produrre? Per avere la detrazione fiscale è sufficiente indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile. Inoltre è necessario che il pagamento sia sempre effettuato con bonifico bancario o postale parlante da cui risultino la causale del versamento (con riferimento alla norma “articolo 16 -bis del Dpr 917/1986”), il codice fiscale del beneficiario della detrazione  e il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento. E’ necessario inoltre farsi rilasciare dall’installatore una dichiarazione di conformità dell’impianto in un’ottica di conseguimento di risparmio energetico (da conservare qualora vi siano controlli o richieste di chiarimento da parte del fisco). Per beneficiare della detrazione del 50% per l’acquisto e l’installazione di un climatizzatore d’aria non ci sono autorizzazioni da richiedere. E non bisogna mandare nessuna comunicazione o raccomandata all’Agenzia delle Entrate o al centro Operativo di Pescara. La ricevuta del bonifico, insieme alle fatture sull’intervento eseguito, vanno però conservate ed esibite in caso di controlli.

Condizionatore Daikin Emura con rivestimento in Alcantara

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