Da monolocale a bilocale: nell’open space, separare soggiorno e camera

Come dividere zona giorno e zona notte nel monolocale? Vediamo l'esempio della casa della lettrice Angela M., che ci ha chiesto un consiglio. Il nostro architetto, dato che metratura e aerazione naturale lo consentivano, ha previsto una separazione con un nuovo tramezzo.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 04/02/2016Aggiornato il 04/02/2016
Da monolocale a bilocale: nell’open space, separare soggiorno e camera

Come ridisegnare gli ambienti interni di un appartamento con ampia area open space da dividere tra soggiorno e camera matrimoniale? al fine di ottenere una camera matrimoniale separata dal soggiorno? Alla domanda inviata dalla lettrice Angela M. risponde l’architetto Ornella Musilli – http://www.libera-design.it
Nel nuovo interno progettato la zona giorno e la zona notte sono state divise con un tramezzo di nuova realizzazione e con un’armadiatura capiente che fornisce spazio in più per riporre. La parete di separazione dei due ambienti è in struttura metallica e cartongesso con impianti integrati e porta scorrevole a scomparsa; è stata posizionata a 3,50 m dal muro di delimitazione dell’alloggio (lato bagno). Sono stati ricavati la camera di 14 mq (con la nuova normativa la camera può essere di minimo 12 m) ed il living di 21,65 mq. 
Per ottimizzare lo spazio e favorire la luminosità, il ripostiglio esistente è stato rimosso e realizzato in sostituzione ed ampliamento dell’antibagno, il nuovo ingresso al bagno avviene dalla camera da letto e da questa è opportunamente disimpegnato rispetto all’angolo cottura. 

Con le modifiche effettuate si ottiene per il living un ambito stretto e lungo che viene arredato opportunamente con un’unica parete attrezzata, fissa e compatta, dalle molteplici funzioni: in parte aperta “a giorno” ed in parte chiusa da ante, ha la struttura in legno ad effetto naturale e laccato bianco e ha funzione di contenitore, espositore, portatv, libreria. In questo piccolo ambiente la priorità di conciliare libertà di movimento ed esigenze pratiche è stata affrontata rinunciando al tradizionale tavolo fisso che è stato sostituito da una variante trasformabile: un tavolo da pranzo su misura, incernierato e richiudibile a ribalta all’interno di un modulo della parete attrezzata, accessoriato con sedie anch’esse richiudibili. È prevista l’installazione di dispositivi per la regolazione dell’intensità delle sorgenti luminose. Nella camera da letto resta spazio per un grande armadio ad ante scorrevoli.

Prodotti utilizzati nel progetto: lampade a sospensione Iplan di iGuzzini e lampada Cap Table di Normann Copenhagen; divano Club, tavolini Tod e Cumano e sedia April di Zanotta.

Clicca sulle immagini del progetto per vederle full screen

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