La legge di Stabilità ha introdotto alcune novità in fatto di sconti fiscali o tassazione, come il Bonus mobili per le giovani coppie o lo sconto per imu e tasi in caso di comodato d’uso gratuito ai figli. Alle vostre domande su detrazioni e tasse, risponde il nostro esperto Carlo Tagini, commercialista (Studio Associato Cerati Tagini, Milano, tagini@marfal.it), che ci indica anche alcuni suggerimenti sulle nuove opportunità citate.
Domanda di Federico C.: Vorrei sapere se un intervento di insufflaggio termico (intervento che prevede di iniettare una schiuma isolante garantita e certificata tramite dei fori nelle pareti) rientra in opera di manutenzione ordinaria o straordinaria, in modo da capire se si possa usufruire della detrazione fiscale del 50%. In ogni caso per un appartamento privato è richiesta una Dia o non è necessaria? L’iva è al 10%? Che cosa dovrei fare per usufruire della detrazione? So che esiste la possibilità di accedere alla detrazione del 65% per miglioramento energetico ma questa implica l’onere di un tecnico certificatore energetico che vorrei evitare…
Risposta: ritengo che il tipo di intervento possa rientrare sia tra gli interventi per miglioramento energetico che danno diritto alla detrazione del 65%, sia tra le manutenzioni straordinarie che danno diritto alla detrazione del 50%. Nel primo caso oltre al pagamento mediante bonifico è necessaria una certificazione che deve essere trasmessa in via telematica all’ENEA entro 90 giorni dalla fine lavori (normalmente questi adempimenti vengono effettuati dalla ditta che ha provveduto a realizzare l’intervento). Nel secondo caso è sufficiente invece effettuare il pagamento mediante bonifico cosiddetto parlante. Per quanto riguarda la DIA non parrebbe essere necessaria, tuttavia è preferibile verificare con le singole normative Comunali. Infine l’IVA è indubbiamente al 10% trattandosi di intervento di manutenzione straordinaria su edificio ad uso abitativo.
Domanda di Francesca S.: Ho acquistato la mia prima casa e mio marito possiede già una casa, quella in cui risiediamo. Quali tasse dovrò pagare? Posso detrarre gli oneri accessori del mutuo che ho contratto?
Risposta: dal tenore del quesito sembra sia stato comprato un immobile che non verrà utilizzato come abitazione principale: in tal caso, indipendentemente dal fatto che sia la prima casa acquistata, dovranno essere pagate IMU e TASI con le aliquote applicate dal Comune in cui si trova l’immobile, oltre alla tassa rifiuti (tari) che verrà richiesta direttamente dal Comune stesso previa comunicazione di occupazione dell’immobile da parte della lettrice. Gli interessi sul mutuo non sono detraibili, in quanto l’immobile non è abitazione principale.
Domanda di Paolo: quali sono i costi relativi al frazionamento di un immobile industriale? Mio padre è proprietario di un capannone industriale. Abbiamo ricevuto proposte da potenziali affittuari, i quali vorrebbero, però, poter affittare spazi più piccoli. Tuttavia, prima di intraprendere la strada del frazionamento, vorremmo sapere indicativamente quali sono tutti i possibili costi in cui potremmo incorrere una volta attivata tale procedura/pratica.
Risposta: I costi dell’operazione di frazionamento possono essere valutati da un geometra o un architetto***. Una volta poi frazionato l’immobile, ciascuna unità avrà una propria rendita catastale sulla quale verranno calcolate IMU e TASI, mentre la TARI continuerà ad essere applicata sui mq. Infine se gli immobili saranno locati, suo padre dovrà pagare la propria aliquota Irpef sul 95% del canone di locazione per ciascun contratto di affitto.
Domanda di Roberto C.: Devo acquistare una stufa a pellet ma non posso effettuare il pagamento in unica soluzione con bonifico. Per usufruire della detrazione fiscale, se pago con rate mensili addebitate su conto corrente equivale come pagamento effettuato con bonifico?
Risposta: Per poter fruire della detrazione del 50% è necessario effettuare il pagamento mediante il cosiddetto bonifico “parlante” che deve obbligatoriamente contenere:
1) causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986)
2) codice fiscale del beneficiario della detrazione
3) codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.
È possibile in alternativa pagare mediante un finanziamento purché la società finanziaria che eroga il finanziamento paghi l’impresa che ha eseguito i lavori con bonifico bancario o postale da cui risultino tutti i dati sopra indicati ed il contribuente sia in possesso della ricevuta del bonifico effettuato dalla società finanziaria al fornitore della prestazione
Domanda di Maria: Ho acquistato una casa in cui andrà ad abitare mio figlio. La casa è intestata solo a me come anche la comunicazione inizio lavori, ma tutte le fatture per la ristrutturazione le ha ha pagate mio figlio con bonifico per ristrutturazione. Adesso però ci sorge un dubbio, potrà usufruire dell’agevolazione? I lavori non sono ancora terminati e non ha ancora potuto chiedere la residenza. Cosa possiamo fare per essere certi che possa avere la detrazione.
Risposta: Si ricorda che possono usufruire delle detrazioni per ristrutturazioni edilizie i seguenti soggetti titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi purché ne sostengano le relative spese: proprietari o nudi proprietari, titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie), locatari o comodatari, soci di cooperative divise e indivise, imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce, soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir, che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.
Nel caso di cui al quesito, si ritiene opportuno registrare un contratto di comodato con il figlio, cosicché questi possa avere i requisiti per procedere alla detrazione; per quanto riguarda la residenza, questa ovviamente verrà presa non appena l’immobile sarà abitabile. Il contratto di comodato darà anche la possibilità di applicare la IMU e TASI ridotta dal 2016, come previsto dalla legge di Stabilità 2016.
Domanda di Daniela: io e il mio compagno abbiamo acquistato al 50% una casa ed abbiamo avviato la pratica per la ristrutturazione. Per quanto riguarda il bonus mobili, l’importo massimo è 10.000 per ciascuno o 10.000 per tutti e due? E se fosse 10.000 per tutti e due, facendo due dichiarazioni dei redditi separate, le fatture devono essere intestate a tutti e due? Oppure possiamo intestare ad uno solo certi acquisti e gli altri all’altro?
Risposta: Il limite è da intendersi complessivo e ognuno potrà detrarre gli importi spesi e le fatture cointestate andranno considerate al 50%. Si segnala in base alla legge Stabilità 2016, le giovani coppie, anche di fatto, in cui almeno uno dei due componenti non abbia superato i 35 anni che hanno acquistato un immobile da adibire ad abitazione principale potranno usufruire nel 2016 di una detrazione fiscale del 50% sull’acquisto di mobili fino ad un importo massimo di 16.000 Euro.
*** L’archettitetto Ornella Musilli ci spiega che la pratica catastale può essere eseguita dal professionista tecnico abilitato (architetto, dottore agronomo e forestale, geometra, ingegnere, perito agrario e perito edile) regolarmente iscritto al rispettivo organo collegiale ed abilitato dall’Agenzia delle Entrate alla presentazione telematica dei documenti. Operazioni catastali da svolgere e costi indicativi: premesso che i compensi riportati di seguito hanno carattere indicativo, nel caso in cui sia riscontrata la conformità catastale, sarà necessaria l’elaborazione della pratica tramite il DOCFA (software per la compilazione dei documenti tecnici catastali) con i seguenti costi:
- da uno a quattro nuovi subalterni 300 €/sub
- oltre i quattro subalterni 200 €/sub
- consegna telematica all’Agenzia delle Entrate, approvazione e imposte 100 €/sub.
Nel caso in cui si riscontri la difformità catastale si dovranno effettuare il rilievo strumentale (per ampliamenti superiori al 50% della superficie esistente), la nuova introduzione in mappa tramite il software PREGEO e l’elaborazione della pratica tramite software DOCFA per i nuovi subalterni, ai seguenti costi:
- elaborazione PREGEO con rilievo strumentale 800 €
- elaborazione PREGEO senza rilievo strumentale 600 €
- elaborazione DOCFA da uno a quattro nuovi subalterni 300 €/sub
- elaborazione DOCFA oltre i quattro subalterni 200 €/sub
- consegna telematica all’Agenzia delle Entrate, approvazione e imposte PREGEO 200 €
- consegna telematica all’Agenzia delle Entrate, approvazione e imposte DOCFA 100 €/sub
pratica edilizia: il frazionamento catastale è successivo alla presentazione della pratica edilizia comunale per l’ottenimento del titolo autorizzativo ai sensi del D.P.R. 380/2001: il Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, così come modificato dal recente Decreto Sblocca Italia, ricomprende il frazionamento fra gli interventi di Manutenzione Straordinaria da comunicare tramite SCIA (segnalazione certificata di inizio attività), purché non sia modificata la volumetria complessiva degli edifici e si mantenga l’originaria destinazione d’uso.