Eliminare il corridoio o l’ingresso per ingrandire altri ambienti: foto e progetti per trovare l’ispirazione giusta

Nelle abitazioni di impianto classico, disimpegno o corridoio di ingresso, vengono spesso eliminati, per esigenze di spazio e per sfruttare al meglio la metratura disponibile. In alcuni casi, però, la mancanza di un vano di passaggio definito pone il problema di un'entrata "troppo esposta". Soluzioni da copiare, con foto e piante.

Monica Mattiacci
A cura di Monica Mattiacci
Pubblicato il 24/10/2024Aggiornato il 24/10/2024
cucina con scala e corridoio eliminato

Eliminare il corridoio e l’ingresso, e di conseguenza il classico schema distributivo che ne consegue, è spesso il primo step per rendere un appartamento più moderno e funzionale. Una scelta che il più delle volte comporta pochi stravolgimenti dell’impianto costruttivo e che, grazie anche ad elementi d’arredo ad hoc, può trasformarsi nel giusto biglietto da visita di una casa.

A volte basta demolire una parete non portante, altre sostituirla con una libreria passante o una armadiatura o ancora un setto trasparente, creando un ingresso a livello “visivo” semplicemente cambiando il colore alle pareti. Eliminare – fisicamente o visivamente – il corridoio all’ingresso di un appartamento è più semplice di quanto si immagini.

CASE CON CORRIDOIO D’INGRESSO ELIMINATO

In alcuni casi eliminare il corridoio significa proprio cambiare forma all’ingresso annullandolo completamente come spazio a sé; altre volte eliminarlo significa solo “aprirlo” e trasformarlo in passaggio aperto. In entrambi i casi il cambiamento è notevole dal punto di vista dell’impatto, anche se a volte può crearsi il problema dell’ingresso diretto in soggiorno o in cucina. In questi casi la decisione è soggettiva: bisogna mettere sul piatto della bilancia pregi e difetti della soluzione e valutare ciò che è più importante per le singole persone.

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Corridoio eliminato, ingresso aperto: effetto di maggiore spazio

In questo ingresso – dove il corridoio chiuso è stato eliminato – il colpo d’occhio sul soggiorno-cucina è fresco e luminoso grazie alla scelta della carta da parati jungle e alla luce che risulta enfatizzata.

ingresso

scala living

Progetto: Archifacturing, Architetti Sara Cimarelli & Giorgio Opolka. Foto: Studio Daido. Clicca qui per vedere tutta la casa.

Corridoio eliminato e inglobato nella cucina-zona pranzo

Entrare nell’abitazione così modificata fa tutto un altro effetto: il corridoio di ingresso è stato eliminato o, meglio, aperto e integrato nella zona pranzo aperta sulla cucina con grande vantaggio in termini di luminosità e fruibilità degli spazi.

tavolo da pranzo

Progetto: UNDUO Laboratorio di architettura, arch. Angela Tomasello e Paolo Delponte. Foto: Barbara Corsico. Styling: Chiara dal Canto. Clicca qui per vedere tutta la casa.

pianta corridoio eliminato

Prima e dopo della pianta della zona giorno dove il corridoio è stato eliminato

Ingresso aperto sul soggiorno: una scelta fondamentale nelle case piccole

Il corridoio di entrata di questa piccola abitazione, in origine chiuso, è stato eliminato a tutto vantaggio del living, una scelta fondamentale nelle case piccole. La cucina aperta e a vista è stata schermata dall’ingresso con un nuovo tramezzo a L in cartongesso. 

Aperto sull'ingresso, con cucina open ma sapientemente nascosta alla vista di chi entra, il living ridisegna la pianta originaria che era frammentata in ambienti indipendenti ma poco razionali. La scelta di un'ampia apertura dà respiro alla zona giorno, ma non compromette la divisione in aree funzionali. Cucina, salotto e zona pranzo mantengono, infatti, intatta la propria identità all'interno di un ambiente ben articolato, stilisticamente coerente e cromaticamente equilibrato.

Progetto: arch. Claudia Ponti. Foto: Cristina Fiorentini. Clicca qui per vedere tutta la casa.

Ingresso in soggiorno, ingrandito eliminando il corridoio  

Prima dei lavori in questa casa si entrava in un corridoio cieco. Ora – eliminato il corridoio – si entra direttamente in soggiorno, con il vantaggio di avere più luce e avere un living più spazioso. La visuale dall’entrata dà così sulle finestre gemelle, che schermate con tende molto molto leggere e fino a terra, vengono valorizzate.

soggiorno

Progetto: arch. Fabrizia Parlani. Foto: Cristina Galliena Bohman Styling: Laura Mauceri. Clicca qui per vedere tutta la casa.

1 Ingresso 2 Parete divisoria 3 Cucina-pranzo 4 Office cucina 5 Soggiorno 6 Ripostiglio 7 Disimpegno 8 Camera da letto 9 Bagno padronale 10 Doccia 11 Bagno ospiti 12 Lavanderia 13 Balcone

Ingresso “a imbuto” al posto del corridoio 

Il passaggio dall’entrata verso il soggiorno di questo bilocale è identificato dal ribassamento a soffitto e dalla tinteggiatura in tonalità giallo “tuorlo d’uovo”, ottenuta con uno smalto opaco all’acqua. La porta in legno laccato bianco con ante bugnate che delimita la bussola dell’ingresso è originale. Per l’illuminazione, strisce a led sono installate nei tagli del controsoffitto in cartongesso.

Dalla bussola all'entrata, il "tunnel giallo" porta all'open space della zona giorno dove è collocata anche la cucina a vista lungo la parete, delimitata da una spalla laterale in giallo; sul lato opposto si apre invece il portale nel muro di spina che introduce la camera da letto.
Il parquet è in listoni di rovere naturale spazzolato, verniciato opaco.

Progetto Studiocarta, arch. Mauro Carta con arch. Samuele Nicolaci e arch. Silvia Faravelli Milano – Foto Cristina Galliena Bohman – Styling: Rosaria Galli. Per vedere tutta la casa clicca qui.

Eliminare il corridoio: più luce con la parete trasparente

Tra l’ingresso e il soggiorno, l’inserimento di una nuova parete vetrata permette di separare i due ambienti e di indirizzare i percorsi verso la zona notte; la trasparenza del cristallo temperato (spessore 10 mm) lascia  tutto a vista e assicura la diffusione della luce. La struttura, lunga 300 cm, è formata da due pannelli fissi, agganciati a binari a terra e nel controsoffitto; il terzo pannello ha un sistema di apertura basculante che funziona grazie a un perno fissato a circa 20 cm dal muro.

Progetto: UNDUO Laboratorio di Architettura, Via Ormea 145/c, Torino, Tel. 338/366 9621- www.unduo.it
Foto: Barbara Corsico
Styling: Chiara Dal Canto.
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Progetto Studio M’arch’ingegno, arch. M.G. Bonfiglio e S. Gabrielli, Milano – Foto Adriano Pecchio. Per vedere tutta la casa clicca qui.

Armadiatura al posto del corridoio

Ridimensionando il lungo corridoio distributivo preesistente, si è aperto il soggiorno, diventato open space. In questo modo, l’esposizione degli ambienti su un unico fronte non risulta più penalizzante, ma consente anzi una diffusione omogenea e ottimale della luce naturale.

Parete attrezzata a profondità differenziate

Dall’ingresso al corridoio della zona notte, il lato cieco dell’abitazione – che ha una lunghezza di circa 18 metri –  è stato arredato con una struttura modulare, formata da scaffalature a giorno, scomparti chiusi e armadiature, che raccorda le diverse aree funzionali dell’ambiente. Gli elementi sono caratterizzati da profondità differenziate che variano tra 20 e oltre 60 cm. Una soluzione adottata per compensare e mimetizzare l’andamento obliquo della parete retrostante: i moduli risultano così allineati frontalmente in modo perfetto. Sopra il mobile è stata installata, su tutta la lunghezza, una barra luminosa a led caldo. La continuità stilistica d’insieme è sottolineata dalla lavorazione su misura dei pannelli in mdf naturale utilizzati per i frontali del mobile e anche per la porta scorrevole che chiude la zona di passaggio.

parete attrezzata

Progetto arch. Lula Ferrari, Milano – Foto Cristina Galliena Bohman, styling Rosaria Galli. Per vedere tutta la casa clicca qui.

Mobile bifacciale al posto del corridoio all’ingresso

Nel living aperto e luminoso, è stato possibile riutilizzare moduli contenitori di un’armadiatura preesistente e adattarli al nuovo contesto: disposti in successione, sostituiscono un’intera parete, delimitando il percorso distributivo con un effetto vedo-non vedo.

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Progetto Studio Enzo Ferrara architetti, Milano – Foto Adriano Pecchio – Styling Laura Mauceri. Per vedere tutta la casa clicca qui.

Via il corridoio, soggiorno più ampio con guardaroba

Il soggiorno, ampliato e trasformato in un unico ambiente aperto, è introdotto all’ingresso da una nuova parete obliqua, che ricrea un ripostiglio guardaroba, sistemato in posizione d’angolo. E che diventa superficie d’appoggio di lunghezza sufficiente per la porta scorrevole che, solo quando occorre, chiude la zona con l’armadio rendendola invisibile.

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Progetto Il Prisma, arch. L. Sensibile, Ing. C. Carone, Dott. S. Carone – Foto Cristina Fiorentini. Per vedere tutta la casa clicca qui.

Guarda anche il video di Cristina Fiorentini

Due gli obiettivi principali della ristrutturazione: eliminare inutili vani di passaggio e rendere godibile il grande terrazzo dalla cucina, che è stata strettamente collegata al living da un disimpegno. L’appartamento anni Sessanta è così ora caratterizzato da un progetto dai tagli diagonali previsti in numerosi ambienti: questo in alcuni casi ha permesso di creare un effetto di maggiore spazio e in altri di ricavare pratici vani di servizio

Eliminare il corridoio con un divisorio “aperto”, in parte strutturale  

Tra ingresso e soggiorno esisteva una separazione in muratura, sostituita da una partizione “permeabile” che rende fluidi i collegamenti. Il passaggio è incorniciato sul lato della cucina da una colonna d’arredo e dall’altro da un pilastro portante, cui è agganciata una libreria su disegno in metallo. Un ribassamento tecnico in cartongesso riproporziona ed evidenzia il percorso che, dall’ingresso, divide in due l’abitazione.

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Progetto arch. Lula Ferrari, Milano – Foto Cristina Galliena Bohman – Styling Laura Mauceri. Per vedere tutta la casa clicca qui.

PROGETTI CON DEMOLIZIONE DEL CORRIDOIO O DELL’INGRESSO

1) Da ingresso a zona pranzo. In più, un nuovo guardaroba

Alcune abitazioni hanno ingressi estremamente spaziosi, talvolta a discapito di soggiorni piuttosto limitati, come nel caso della pianta sotto della lettrice Bruna. Pur vantando un grande potenziale, tali spazi risultano però difficili da sfruttare. L’ingresso – frapposto fra la cucina e il soggiorno – presenta ben quattro aperture, è un ambiente decisamente sovradimensionato rispetto agli altri due e toglie spazio alla zona pranzo, difficile da ritagliare all’interno del soggiorno. Ecco la proposta del nostro architetto Ornella Musilli, che ha studiato una soluzione che apre l’ingresso alla cucina e insieme al soggiorno dà forma a un grande open space multifunzione. Nella pianta esistente, l’ingresso occupa una superficie di circa 15 mq. La presenza di quattro aperture, tra cui la porta d’accesso in diagonale, ne vincola un po’ l’utilizzo. 

STATO DI FATTO

Stato di fatto

Il progetto propone di eliminare la parete divisoria con la cucina per creare un unico grande ambiente che includa anche il soggiorno. L’ex ingresso diventa così un’area passante con l’angolo pranzo in prossimità della cucina, e in parte si trasforma in vano di servizio: tagliato a 45°, ad angolo retto rispetto all’entrata, movimenta anche la forma della stanza. Nel passaggio fra zona giorno e notte, è prevista la sostituzione della porta con un modello filomuro angolare che ha maggiore apertura.

Demolizioni e costruzioni

Demolizioni e costruzioni

Cucina open, tavolo con panca e guardaroba triangolare  

Nella ridefinizione del layout, viene mantenuta una piccola porzione del tramezzo di confine con la cucina (a sinistra della porta d’ingresso), che ha lo scopo di nascondere e contenere la composizione esistente dei mobili. Il vecchio tavolo è sostituito con un modello più grande, che abbinato a una panca e a sedie in dialogo stilistico e cromatico con le sedute del soggiorno rinnova la zona pranzo. Così concepita, questa è indicata sia per un utilizzo quotidiano sia per ricevere ospiti. A destra della porta d’ingresso, un sistema di ante a libro chiude un vano triangolare con guardaroba e ripostiglio.

Posta settembre progetto

Il layout introduce una nuova zona open space all’ingresso, dove le diverse aree funzionali convivono armoniosamente. A livello estetico, questa scelta comporta una rivisitazione del progetto d’interior che mira ora a coordinare i diversi elementi d’arredo. A guidare questo intervento di “ricucitura” è l’inserimento, in corrispondenza del tavolo e della panca, di una boiserie bassa che riveste l’intera parete, accoppiata a una carta da parati di forte impatto decorativo. Trait d’union fra il pranzo e il soggiorno, definisce la zona in modo scenografico, rafforzata da un controsoffitto punteggiato di faretti che suggerisce anche il percorso verso il salotto. Dedicato esclusivamente a zona conversazione, questo è composto da un divano e due poltrone, con relativi tavolini al centro, un’ampia parete attrezzata e un angolo studio.

Prospetto della cucina-pranzo-soggiorno open space 

Prospetto cucina pranzo soggiorno

2) Eliminare il corridoio: 100 mq trasformati

Il progetto dell’architetto Elisa Coffinardi, riqualifica un appartamento di circa 100 mq, al piano primo di un edificio bifamiliare degli anni ’70. La committenza chiedeva una ristrutturazione che trasformasse l’abitazione in una casa moderna, attuale e funzionale

Eliminare il corridoio

 

Vi erano sostanzialmente due possibilità progettuali:

  • sfruttare dall’ingresso orizzontalmente tutta la prima parte della casa come zona giorno;
  • andare a lavorare in profondità, come effettivamente poi è stato fatto, con la possibilità dall’ingresso di vedere tutta la dimensione in lunghezza dell’appartamento (circa 10 metri) fino alle finestre che affacciano sul retro. Questa seconda soluzione offre una maggiore percezione di ampiezza e luminosità della zona giorno.

L’ingresso si apre direttamente sul living anche se è separato da un muretto che funge da retrodivano, che si raccorda con un pilastro preesistente strutturale e delimitato da un controsoffitto; trova spazio in questo vano anche la scala, che porta al piccolo studiolo mansardato.

In questo caso la visuale davanti alla porta blindata mostra lateralmente una scala a giorno in legno e sullo sfondo un muro; a chi entra, quindi, non sono direttamente visibili “zone sensibili” della casa, come possono essere il tavolo da pranzo o il divano, che pur si scorge di fianco entrando.

  • Cucina dietro parete vetrata - Eliminare il corridoio
  • soggiorno open Eliminare il corridoio
  • cucina Eliminare il corridoio
  • soggiorno - eliminare il corridoio
  • Eliminare il corridoio
  • Eliminare il corridoio - bagno
  • camera - Eliminare il corridoio

soggiorno - eliminare il corridoio

La zona soggiorno-tv rimane quindi raccolta e con la possibilità di inserire un grande divano ad angolo, che gode della luce della maxi finestra scorrevole, che conduce alla terrazza.

soggiorno open Eliminare il corridoio

Il living si sviluppa in profondità per tutta la dimensione dell’appartamento, concludendosi nella grande cucina, sviluppata su tre lati e con piano snack a penisola, separata dalla zona soggiorno da due grandi ante vetrate scorrevoli, davanti alle quali è collocato il tavolo. 

  • Cucina dietro parete vetrata - Eliminare il corridoio
  • soggiorno open Eliminare il corridoio
  • cucina Eliminare il corridoio
  • soggiorno - eliminare il corridoio
  • Eliminare il corridoio
  • Eliminare il corridoio - bagno
  • camera - Eliminare il corridoio
  • E se l’ingresso si apre sulla cucina? Guarda qui 

3) Soluzioni di ingresso senza corridoio in 70 mq

A partire da un’abitazione dal tipico impianto anni Sessanta che prevedeva un lungo corridoio di distribuzione degli ambienti e la cucina indipendente, sono stati realizzati 4 progetti dall’architetto Ornella Musilli con un focus sulla creazione di un soggiorno open space con cucina a vista. Quando si deve ottimizzare lo spazio, in appartamenti come questo, si pone il problema di come organizzare lo spazio di ingresso, che nella migliore delle ipotesi si vorrebbe separato e a garanzia della privacy di chi è in casa quando viene aperta la porta.

STATO DI FATTO

Stato di fatto

Come rendere più funzionale un bilocale di circa 70 mq, ricavando un grande soggiorno open space con cucina a vista. I quattro progetti – differenti in alcuni casi anche solo per alcuni dettagli – rendono l’insieme più funzionale ricavando un grande soggiorno open space con cucina a vista. Ognuno di essi ha spunti interessanti, che risolvono soprattutto il grande dilemma di cosa mettere davanti alla porta di ingresso per ottimizzare lo spazio: bancone della cucina, tavolo o divano?

Ogni proposta soddisfa le esigenze della committenza senza interventi troppo invasivi, che avrebbero richiesto di spostare gli impianti. La distribuzione esistente con divisione zona giorno/zona notte è stata mantenuta, ma attualizzata con nuovi layout che ridimensionano il corridoio e permettono così di disporre di un living più grande e di aggiungere altre zone funzionali.

Un vincolo strutturale è rappresentato dalle finestre lungo un solo muro perimetrale; la mono-esposizione è compensata però dalla forma regolare della pianta che favorisce un’agevole suddivisione delle funzioni.

Le quattro proposte di progetto si possono così schematizzare:

  • A) progetto con cucina con bancone snack davanti all’ingresso e cabina armadio con zona separata per le scarpe
  • B) progetto con spaziosa area pranzo davanti all’ingresso e in camera un’ampia zona studio aperta
  • C) progetto con cucina sotto la finestra e cabina armadio attrezzata su più lati 
  • D) progetto con grande cucina angolare e scrivania in una rientranza della parete
  • Soluzione A
  • Soluzione B
  • Soluzione C
  • Soluzione D

Soluzione A: cucina con bancone snack davanti all’ingresso e cabina armadio con zona separata per le scarpe

Demolizioni e costruzioni

Soluzione A lavori

Eliminati i tramezzi che definivano cucina e soggiorno, il living è diventato un unico grande ambiente che ingloba anche l’ingresso. Questo risulta comunque in parte schermato dalla disposizione dei moduli della cucina, allestita nell’angolo di fronte all’entrata e “separata” dall’ingresso attraverso la penisola dotata di bancone snack per pasti veloci e servita da sgabelli.

Al salotto, arredato con un divano angolare e un mobile porta tv è destinata l’area più luminosa del locale, illuminata dalla presenza di due finestre.

Tra cucina e zona conversazione resta anche la superficie utile per un tavolo rettangolare allungabile con quattro sedie.

Le composizioni fisse della zona giorno – come per gli altri tre progetti – appartengono a programmi che prevedono l’integrazione di modello e finiture per gli arredi di cucina e soggiorno e consentono di massimizzare lo sfruttamento degli spazi.

I divisori fra zona giorno, bagno, camera ed ex ripostiglio restano nella stessa posizione a eccezione della sporgenza che articola l’interno della camera, che deriva dalla nicchia realizzata in bagno per l’inserimento del box doccia.

L’ex ripostiglio, adiacente alla camera da letto, è stato trasformato in cabina armadio, a cui è stato annesso un altro piccolo vano adibito a scarpiera; un nuovo ripostiglio, di dimensioni ridotte, è stato realizzato ex novo di fronte al bagno. 

La camera da letto dispone anche di una piccola scrivania con relativa seduta.

Soluzione A Soluzione A PROSPETTI

Soluzione B: spaziosa area pranzo davanti all’ingresso e in camera un’ampia zona studio aperta

Demolizioni e costruzioni

Soluzione B lavori

Rispetto alla soluzione precedente, si evidenziano due differenze nella disposizione delle zone funzionali nel living e nella dimensione dell’area studio in camera. 

La cucina è a sinistra dell’ingresso e la sua disposizione angolare permette in questo caso di separarla visivamente dalla zona conversazione. Di fronte all’ingresso si crea lo spazio per accogliere un tavolo rotondo per 6 che si può ulteriormente ampliare.

Nella camera da letto invece si rinuncia alla scarpiera per dare maggiore spazio alla zona studio che può contare su una maggiore superficie di movimento e una comoda scrivania.

Soluzione B Soluzione B PROSPETTI

Soluzione C: cucina a vista sotto la finestra e cabina armadio attrezzata su più lati

Demolizioni e costruzioni

Soluzione C lavori

Questo progetto, come il successivo, implica un intervento più importante in termini di demolizioni: le tramezzature precedenti sono in gran parte eliminate e ne sono state realizzate di nuove per definire bagno, ripostiglio, camera da letto e cabina armadio.

All’interno del soggiorno open space la cucina è allestita nell’angolo sotto la finestra, con il blocco cottura staccato e posizionato sotto la predisposizione dell’uscita fumi. Può godere di un’ampia zona operativa nonché di penisola attrezzata con banco snack su cui si innesta  un tavolo con quattro sedie.

La zona conversazione viene così a trovarsi di fronte all’ingresso.

Bagno e ripostiglio sono stati allargati, così come la cabina armadio, ora sviluppata all’interno di un volume angolare che definisce anche una nicchia di risulta nella camera da letto utilizzata per la scrivania.

Soluzione C Soluzione C PROSPETTI

Soluzione D: cucina angolare sotto la finestra e zona studio in una rientranza della parete

Demolizioni e costruzioni

Soluzione D lavori

Rispetto alla soluzione precedente cambiano l’arredo del living e la proporzione tra cabina armadio e angolo studio in camera da letto.

Il soggiorno in questa soluzione è completamente aperto, senza nessuna schermatura, neanche visiva, a definire le diverse funzioni. La cucina occupa infatti l’angolo con le finestre, ma rinuncia alla penisola a favore di un tavolo rettangolare posizionato a centro stanza.

Nella camera da letto, il tramezzo che definisce la cabina armadio è  spostato di qualche cm a favore della zona studio che risulta quindi più spaziosa.

Soluzione D Soluzione D PROSPETTI

4) Senza corridoio, in soggiorno anche un angolo studio

Ingresso indipendente, corridoio lungo e stretto con ripostiglio finale, cucina e soggiorno separati ma adiacenti: una tipica pianta anni ’70 che, se anche spesso presenta i suoi vantaggi (buona divisione fra zona giorno e notte, ingressi filtro, ripostigli capienti), corrisponde poco alle nuove abitudini di vita, mirate a privilegiare ambienti ampi e condivisi e a ottimizzare gli spazi di servizio.

Un impianto razionale di questo tipo permette in molti casi di raggiungere gli obiettivi con interventi di ristrutturazione piuttosto contenuti: può bastare infatti eliminare le pareti divisorie (che negli edifici di quest’epoca sono il più delle volte semplici tramezze non portanti) fra ambienti confinanti.

È il caso del progetto dell’architetto Elisa Coffinardi per un living aperto, sfruttando al meglio l’ingresso e dando all’appartamento un imprinting più contemporaneo. Il nuovo layout mantiene uno schema funzionale ma regala agio e originalità alla zona giorno, strategicamente organizzata in più aree

La pianta originaria presenta infatti un ingresso indipendente su cui si aprono il soggiorno e la cucina e da cui si accede alla zona notte.

Stato di fatto

Stato di fatto

Demolizioni e costruzioni

Demolizioni e costruzioni

 

Dall’ingresso ora si accede direttamente al living. Il nuovo ambiente di forma quadrata è diviso con gli arredi in quattro parti: salotto e angolo studio ai lati dell’ingresso e a seguire, opportunamente sistemate in sequenza vicino alle finestre, cucina con bancone a isola e zona pranzo. Da un piccolo disimpegno (ridisegnato) si passa poi alla zona notte.

Nella parte più buia della casa, fra lo studio e il bagno padronale, è stato ritagliato un blocco di servizio che include un locale ripostiglio e due armadiature in nicchia. Una è di collegamento al bagno, l'altra, rivolta verso il disimpegno, è a uso delle camere.

* Nella parte più buia della casa, fra lo studio e il bagno padronale, è stato ritagliato un blocco di servizio che include un locale ripostiglio e due armadiature in nicchia. Una è di collegamento al bagno, l’altra, rivolta verso il disimpegno, è a uso delle camere.

Luminosa e di ampio respiro, la zona giorno è un spazio aperto dove convivono armoniosamente salotto, cucina, pranzo e studio. Le scelte cromatiche e compositive sottolineano le diverse aree funzionali dando a ciascuna un’identità propria ma mantenendo un’unità di insieme.

1Tre quinte con effetto brise soleil schermano la cucina dall'ingresso senza togliere luce, con un efficace gioco di volumi. 2 Di fronte alla zona operativa, concentrata in una composizione in linea, un modulo a isola ospita
il piano cottura e un bancone snack. 3 Di fianco,
con una finitura in netto contrasto, che identifica la diversa funzione, c'è un tavolo rettangolare, illuminato dall'alto
da una serie di sospensioni multicolor, coordinate ai colori dominanti nella stanza. 4 In una palette di rossi e rosa,
il divano modulare è raccolto intorno al mobile porta tv.
La sua sistemazione ad angolo circoscrive il salotto.

Il disegno in 3D regala una panoramica del living focalizzata sul salotto e la zona pranzo. Sulla sinistra, tre quinte con effetto brise soleil (1) schermano la cucina dall’ingresso senza togliere luce, con un efficace gioco di volumi. Di fronte alla zona operativa, concentrata in una composizione in linea, un modulo a isola (2) ospita il piano cottura e un bancone snack. Di fianco, con una finitura in netto contrasto, che identifica la diversa funzione, c’è un tavolo rettangolare, illuminato dall’alto da una serie di sospensioni multicolor (3), coordinate ai colori dominanti nella stanza. In una palette di rossi e rosa, il divano modulare (4) è raccolto intorno al mobile porta tv. La sua sistemazione ad angolo circoscrive il salotto.

Ragionare sulle finiture: primo step pavimento e pareti

Una volta definiti gli spazi dei diversi ambienti e prima di passare alla scelta degli arredi, bisogna occuparsi di colori e finiture partendo da quelle di pareti e pavimenti. In questo caso, si è scelto di puntare per tutta la casa su una pavimentazione in parquet, in una tonalità neutra di rovere chiaro che facilita gli accordi di colore e dà luminosità alle stanze. Seguendo lo stesso criterio di neutralità, pareti e soffitti sono bianchi ad  esclusione delle quinte che fanno da filtro fra cucina e studio,  che sono dipinte di rosa per la loro accezione decorativa. 

Il pezzo forte nella scelta degli arredi 

Dopo aver fissato i colori di base delle finiture e aver individuato la palette cromatica che fa da filo conduttore della casa (utilizzare questo criterio d’arredo permette di ottenere interni armoniosi), giocare con i colori aiuta a rendere gli ambienti personali, accoglienti e dinamici. E sempre nel rispetto di un approccio compositivo e stilistico coerente, osare con un mobile fuori dagli schemi è la chiave per aggiungere carattere e trovare un tratto distintivo. Per ambientarlo con gusto servono i giusti richiami di stile e di colore. In questo progetto, la parte da protagonista spetta a questa credenza decisamente poco convenzionale. 

5) Ampliare un soggiorno piccolo accorpandogli il corridoio

Come dare maggiore agio a un soggiorno piccolo senza rinunciare alla cucina abitabile e rendere la zona d’ingresso più accogliente e funzionale? Ecco un esempio, con il progetto in pianta dei nostri esperti in risposta al quesito di Andrea A.

Un ingresso lungo e stretto (di dimensioni generose ma poco sfruttabile) ad angolo con un piccolo corridoio su cui affaccia un soggiorno contenuto e, di fronte, una cucina separata, a cui non si intende rinunciare. Per ampliare il salotto in casi come questi l’unica soluzione – esclusa l’eventualità di annettere la cucina – è quella di eliminare la parete che lo divide dai locali disimpegno.

È un intervento minimo, ma dal punto di vista normativo il vincolo è che il locale abbia i requisiti igienici ed edilizi minimi previsti dalla normativa vigente. Dovrà avere un adeguato rapporto aeroilluminante tra la superficie del locale e la superficie finestrata apribile. Questo dato è stabilito dai regolamenti d’igiene ed edilizi locali e può variare da comune a comune. In genere è compreso tra 1/8 e 1/10 (1 mq di superficie finestrata apribile ogni 8 o 10 mq di superficie del locale). 

La richiesta del lettore:  Mi piacerebbe una soluzione per ridisegnare la zona giorno del mio appartamento, attualmente suddivisa, secondo uno schema molto razionale, in un ampio locale d’ingresso, un soggiorno raccolto e una cucina separata, che vorrei mantenere tale. Il desiderio è quello di avere un living più comodo e confortevole e di rendere la zona d’ingresso più funzionale e accogliente

Prima

La soluzione proposta comporta appunto l’eliminazione del muro che divide il soggiorno dal corridoio: così si ottiene un ambiente aperto che integrando il locale d’ingresso disegna un layout di maggior respiro.

In termini di utilizzo degli spazi non aggiunge molte possibilità, anzi viene meno una parete d’appoggio sfruttabile sia sul lato del soggiorno sia del corridoio per sistemare, per esempio, una piccola consolle. L’eliminazione di questa parete però si porta dietro quella della porta fra ingresso e il living. Il vantaggio è che rompendo la divisione schematica preesistente, si libera spazio a favore di un’area di accoglienza che amplia il soggiorno e risponde a esigenze pratiche: sulla parete a sinistra della porta d’accesso si crea spazio per un  sistema componibile che si raccorda al soggiorno, da attrezzare con moduli a giorno e chiusi per disporre di uno spazio contenitivo misto. Di fronte si prevede la sistemazione di un appendiabiti da muro affiancato da una mensola angolare stondata che visivamente ammorbidisce lo spazio lasciando un passaggio agevole ed è utile come piano d’appoggio. 

Per quanto riguarda i lavori da preventivare, demolendo le pareti, si scopre la porzione di pavimento corrispondente. Non è necessario sostituire la pavimentazione,
 è sufficiente inserire una fascia di un pavimento a contrasto, che può diventare un elemento decorativo.

In questo caso vengono proposti listelli di parquet che contrastano con quello esistente, posati nel verso opposto per disegnare una soglia décor che ha anche il compito
di mantenere visivamente distinte le aree funzionali

Demolizioni e costruzioni

Progetto

Progetto

La forma del soggiorno rimane pressoché inalterata, ma l’eliminazione del muro consente una maggiore flessibilità distributiva. Con l’obiettivo di far convivere salotto e zona pranzo, si è scelto di sistemare un divano con modulo a penisola (1) al confine con l’ex ingresso, in modo da mantenere “divisi” i due ambienti. Di fianco, verso la finestra c’è spazio per un tavolino rotondo (2), mentre di fronte è sistemata una madia bassa porta tv (3). A terra, un tappeto rotondo (4) raccorda i diversi pezzi d’arredo e definisce la zona conversazione all’interno della stanza. Rotondo anche il tavolo da pranzo (5) posizionato vicino alla finestra, che sfrutta bene lo spazio d’angolo e comunica con la cucina attraverso un passaggio diretto. Intorno al tavolo, poltroncine con braccioli (6) da spostare all’occorrenza vicino all’imbottito.

I prodotti scelti per l’arredo

Per il salotto di dimensioni contenute, la scelta d’interior punta su tonalità azzurro polvere abbinate a finiture naturali e superfici trasparenti

  • Sedia Tipa di Pointhouse (www.pointhouse.it).
  • Tavolino da caffè di en.casa, in vendita da ManoMano  (www.manomano.it).
  • Tappeto Marry Me  di Sitap  (www.sitap.it).
  • Mobile Buffet Emma Quercia di Mobil Fiver  (www.mobilfiver.com).
  • Divano componibile Bubble di Felis (www.felis.it).
  • Tavolo Peeno di Connubia  (www.connubia.com).
  • Libreria Billy di Ikea  (www.ikea.com).

Pannelli scorrevoli per separare: Per preservare l’intimità e la tranquillità della zona notte, è buona regola separarla da quella giorno con una porta, soprattutto nel caso di living aperti. Nel progetto, a seguito dei lavori, si è scelto di introdurre un pannello scorrevole esterno muro subito dopo la cucina. Questo sistema è di facile installazione perché basta fissarlo a un binario a soffitto o a parete, ma lo si può adottare solo se esiste una superficie  libera lungo la quale far scorrere l’anta.

Anta per porta scorrevole Artens Cloe  in vetro temperato, Ref. 36282540, in vendita da Leroy Merlin (www.leroymerlin.it).

Anta per porta scorrevole Artens Cloe in vetro temperato, Ref. 36282540, in vendita da Leroy Merlin (www.leroymerlin.it).

6) Togliere il corridoio per evitare “l’effetto galleria”

Il corridoio lungo e stretto vi sembra uno spazio sprecato? Qualche volta in effetti lo è. Per eliminare l’effetto “galleria” e ottenere un living openspace di tutto rispetto, ecco un progetto in risposta a una lettrice

Il corridoio lungo è un classico delle abitazioni anni ’50/’70. Era il fulcro della casa su cui affacciavano tutte le stanze. Uno spazio prezioso, se sufficientemente largo per essere attrezzato con guardaroba o librerie, ma qualche volta stretto, buio e un po’ angusto, difficile da sfruttare. Nel tempo è cambiata la concezione degli interni domestici, trasformati in ambienti aperti con pochi e solo indispensabili disimpegni, e il corridoio, considerato uno spazio perso, è quasi scomparso.
 
Premesso che invece in molti casi ha la sua ragione d’essere – e basta veramente poco per valorizzarlo (un colore, una carta da parati o le luci giuste) -, in altri eliminare  il corridoio con pochi interventi contribuisce a moltiplicare spazio e luce. Senza nulla togliere alla fruibilità della casa.
 
Ed è proprio questa la richiesta per questo appartamento, seppur di ampie dimensioni e ben diviso: il voler eliminare l’effetto galleria prodotto dal lungo corridoio al termine del quale si trovano il soggiorno e l’adiacente cucina. Da questi vorrebbe ricavare un living openspace, dove le piacerebbe inserire un camino a pellet. Si parte dalla pianta (qui  sotto) dello stato di fatto della porzione di appartamento interessata dalla ristrutturazione.
STATO DI FATTOSTATO DI PROGETTO
Ecco allora il progetto che prevede la demolizione del muro che separa il corridoio dalla cucina e quello fra la cucina e il soggiorno: si ottiene così un unico openspace di circa 40 mq. Il nuovo spazio è articolato in tre zone distinte.
 
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La cucina mantiene la posizione originaria e in particolare la zona operativa è installata lungo la parete adiacente il bagno. Questa sistemazione facilita i collegamenti dell’impianto idrico-sanitario, di quello del gas e anche della nuova cappa alla preesistente canna fumaria. La composizione della cucina si sviluppa a elle lungo due pareti ortogonali dove sono concentrate le principali aree funzionali: d’angolo, c’è la zona lavaggio con doppio lavello, sulla sinistra il piano cottura fiancheggiato da un ampio piano di lavoro che termina con i moduli a colonna che ospitano frigorifero e forno. Di fronte, sistemato a penisola, un ampio bancone snack ha anche la funzione di separare la zona pranzo. In più è raccordato ai mobili sul lato opposto da una struttura a giorno che, in sostituzione del preesistente setto murario del corridoio, chiude la zona cottura lasciando però un filtro visivo che favorisce il passaggio di luce.
 
Il nucleo del soggiorno è costituito dal nuovo camino a pellet, installato in sostituzione del precedente impianto di riscaldamento. È all’interno di una muratura sporgente dipinta in una tonalità di azzurro polvere che ha un alto impatto decorativo, ed è rivestito con una cornice in gres porcellanato effetto marmo. Dal focolare si allunga un sistema di basi contenitore al quale è collegato un divano angolare componibile che disegna la zona conversazione
 
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Fra le due aree, in posizione centrale e in piena luce, trova posto un tavolo rotondo con il piano in vetro, circondato da poltroncine che, all’occorrenza, si possono spostare vicino all’imbottito per aumentare il numero di posti. 
 
L’ambiente di ampie dimensioni è valorizzato dalle finiture chiare di pareti e pavimenti che esaltano la luminosità della stanza, già elevata grazie alla presenza di quattro ampie finestre. A questo gioco di luce contribuiscono anche le tende bianche e il rivestimento degli imbottiti, a cui fa da contrappunto per movimentare gli spazi la doppia finitura della cucina. È coordinata ai mobili del salotto e al colore della colonna camino così da dare anche coerenza cromatica a tutto l’insieme.

7) Via il corridoio, ma serve il disimpegno

Eliminare il corridoio permette di ottenere locali più ampi e luminosi. La maggior parte dei regolamenti edilizi e di igiene richiedono però la presenza di un locale disimpegno tra il bagno e la cucina, consentendone la mancanza solo per il secondo bagno con accesso diretto dalla camera da letto. È quindi necessario ridefinire gli spazi in modo da disimpegnare correttamente i locali e di conseguenza ridurre il numero di porte che affacciano sul soggiorno.PIANTA-PROGETTO_SCALA-1

La nuova soluzione distributiva, suggerita dall’architetto Paolo Mereghetti (studio M&C Architetti Associati, Milano) è caratterizzata da una particolare articolazione della zona giorno, in cui soggiorno e cucina, seppur uniti a formare un unico grande spazio, mantengono una loro autonomia.

 

01_vista-dall'altoUn’unica porta che affaccia sul soggiorno conduce ad un piccolo disimpegno, locale filtro tra zona notte e zona giorno, da cui si accede al bagno di servizio, alla cameretta e alla camera matrimoniale, dotata di un bagno ad uso esclusivo. Nel disimpegno di nuova realizzazione può essere eventualmente ricavato un ripostiglio in quota o una mini lavanderia al posto dell’armadiatura in nicchia.

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