Dubbi tra condomini di una palazzina costruita nel 1990: vogliono installare una stufa a pellet nei vari appartamenti ed hanno un tubo smaltimento fumi per camini all’interno della parete che ovviamente collega tutti. Il dubbio che è sorto e che ci rivolgono è: con la nuova legge 2012 non è più possibile usare la canna fumaria comune? Ne serve una singola, una per appartamento insomma? Risponde l’arch. Paola Cesaro, Consulente Tecnico di Progetto per MCZ Group.
Al contrario delle caldaie a gas, il cui riferimento legislativo più importante è il D.P.R. 412 del 2003, aggiornato alla fine del 2012, l’installazione di stufe e caminetti è regolata da una specifica norma, la UNI 10683. Mentre i fumi prodotti dalle caldaie a gas possono essere effettivamente accolti in un’unica canna fumaria, per stufe e caminetti la norma prevede che ogni apparecchio abbia una propria canna fumaria indipendente. Questo è valido per qualunque tipo di prodotto, sia a pellet sia a legna. Una canna fumaria indipendente è molto importante per garantire un buon tiraggio e l’assenza di ritorni di fumo in casa, quindi per permettere un funzionamento sicuro ed efficace.
Da ricordare anche che, nel caso ci siano più canne fumarie che scaricano sul tetto, per esempio nel caso di stufe posizionate su piani diversi del condominio, i comignoli dovranno essere sfalsati in altezza di almeno 50 centimetri l’uno dall’altro. Questo serve per evitare trasferimenti di pressione, che potrebbero compromettere il buon funzionamento del prodotto.