Risponde l’Ingegnere Stefano Cristiani di Cristiani Pavimenti
Il cotto come tutti i pavimenti naturali quali legno, marmo e pietra assorbe liquidi lasciando macchie momentanee che con il tempo spariscono evaporando o penetrando ancora di più. Se si vuole limitare l’assorbimento, si può fare un trattamento con olio di lino puro crudo. In questo modo il processo di penetrazione dell’acqua viene rallentato dando tempo di togliere il liquido macchiante prima che penetri. Se trascorre molto tempo, però, con qualsiasi tipo di trattamento, il cotto assorbe il liquido; solo la ceramica e il vetro non hanno questo inconveniente. Ma la bellezza del cotto o del marmo e del legno antichi sta proprio nella ‘patina’ che li differenzia dai nuovi. Chi sceglie il cotto spesso cerca proprio questo legame con la tradizione.
Il cotto industriale, cotto a gas, magari anche della migliore qualità, ha pavimento con superficie liscia e omogenea del solito colore; la prima macchiolina si vede subito e risulta antiestetica. Diversamente un prodotto fatto a mano e cotto a legna, assomiglia a quelli antichi: la macchia non si nota, anzi migliorare l’estetica del prodotto rendendolo pian piano, giorno dopo giorno, sempre più simile a quello visto in qualche palazzo antico o chiesa costruita secoli fa. Il prezzo di questo tipo di materiale è un pochino più alto.
Si suggerisce quindi un tipo di trattamento che protegga la superficie del pavimento. Si procede così: dopo che il materiale è stato posato, aspettare che il legante usato (colla o cemento) del massetto abbia concluso il suo ciclo di indurimento in modo da non emettere umidità. A questo punto, prima di stuccare con sabbia e cemento, dare una mano di cera oppure di olio di lino puro crudo. L’olio è indicato nel caso in cui vogliate scurire il tono del pavimento mentre la cera è indicata per lasciare il colore invariato. Dopo che il cemento e la sabbia si sono induriti, (dopo circa 5/7 giorni) lavare con acqua e acido muriatico o cloridrico diluito in acqua da l0 al 30% e risciacquare bene con acqua pura. Dopo 7/15 giorni (il tempo necessario varia in base alle condizioni atmosferiche) quando il pavimento è ben asciutto, proseguire con il trattamento iniziato prima della stuccatura (cera d’api oppure olio di lino puro crudo). Si possono dare 3 mani di olio o di cera d’api. Dopo ogni mano aspettare che il pavimento sia ben asciutto prima di passare a quella successiva. È buona norma effettuare la pulizia ordinaria del pavimento con saponi neutri ben diluiti in acqua per non alterare il trattamento. Il trattamento può essere ripetuto dopo un anno (in base al calpestio). Successivamente il trattamento si cristallizza e quindi viene ripetuto con minore frequenza.