Contenuti trattati
Soprattutto quando si cambia il lay-out originale (la distribuzione funzionale in pianta) di un appartamento, perché sia più funzionale alle nuove necessità, succede talvolta di trovarsi con un pilastro… di troppo! Come fare per trasformare questo ostacolo in opportunità? Presentiamo sette esempi di progetti in cui la zona giorno ospita un pilastro in una posizione “scomoda” ma che i progettisti sono riusciti a trasformare in un punto di forza attraverso soluzioni inaspettate o integrandolo ad altre strutture.
1. Il pilastro diventa libreria
In questo appartamento di grandi dimensioni, i pilastri di troppo si trovavano fra ingresso e zona giorno. L’idea degli architetti è stata di mettere in relazione i due pilastri unendoli attraverso l’inserimento di una libreria che ha il suo inizio e la sua fine rispettivamente dal primo e dal secondo pilastro. A giorno, la libreria non risulta occlusiva e pensante, e l’insieme è diventato un utile filtro per dividere l’area di ingresso dal soggiorno.
Guarda tutto il progetto di iarchitects; foto di Alessandra Bello
2. Tratto grafico e nota di colore per il pilastro
Un garage diventa dépendance e, oltre all’obbligo di inserire mobili trasformabili considerata la superficie minima, il progetto ha voluto caratterizzare lo spazio anche dal punto di vista stilistico. La scelta ha privilegiato l’uso del colore, in particolare il ruggine, e il pilastro, in questo caso, è stato strumentale per sottolineare e ripetere la tonalità. Riprende infatti, quella della parete e, da ostacolo, si trasforma in elemento caratterizzante.
Guarda tutto il progetto di ID Consulting, foto di Armando Moneta
3. Pilastro integrato e segno di confine
Nel trilocale l’ampia zona giorno comprende un open space per la cucina e la sala da pranzo, mentre il soggiorno è parzialmente separato proprio dal pilastro, che era inizialmente parte della parete portante. Oggi, dopo che è stato “ritagliato” da quel muro abbattutto per incrementare l’apporto di illuminazione naturale, è stato trasformato in segno di confine fra le due aree della zona giorno e inglobato fra i due passaggi aperti. Ne risulta una geometria pulita, che non interrompe il passaggio di luce.
Guarda tutto il progetto di Studio arch. Laura Fernandez con ing. Marcello Madeo, arch. Miguel Maresca; foto di Cristina Fiorentini
4. Pilastro a lato della scala
In una casa su due livelli, un’ampia scala centrale è diventata il nucleo centrale del progetto, elemento di separazione fra le aree funzionali. In questo caso, il pilastro si trova a pochi centimetri dalla scala e lo studio dei colori e delle geometrie fa sì che non venga vissuto come un ostacolo ma come un elemento che rafforza il ruolo della scala di dividere gli ambienti.
Guarda tutto il progetto di Studio Atelier, foto di Studio Roy
5. Funzioni diverse per 4 pilastri originari
La riprogettazione di questo ampio trilocale ha previsto lo spostamento di diverse funzioni e l’ampliamento di alcuni ambienti, a sfavore di altri. Questi cambiamenti hanno obbligato i progettisti a lavorare sui pilastri esistenti, di volta in volta cercando la soluzione più funzionale per la nuova pianta. Due pilastri, posizionati fra zona giorno e zona notte, sono stati inglobati in una geometria di separazione fra zona giorno e zona notte; uno è stato usato come spalla per contenere le armadiature cucina e l’ultimo è rimasto in una posizione centrale e risponde alla necessità di indicare una divisione fra zona d’ingresso e living.
Guarda tutto il progetto di arch. Alessia Chiapperino, arch. Paolo Conforti, PilotArchitetti; foto di Cristina Galliena Bohman
6. Il pilastro nascosto
La scansione degli interni in questo appartamento di oltre cento metri quadrati non era più funzionale, ed ecco che il nuovo progetto ha riorganizzato gli spazi e, con loro, il ruolo dei pilastri. Prima dei lavori il pilastro nel centro dell’appartamento si notava, oggi pur essendo ancora presente è mimetizzato e non lo si nota più come elemento “estraneo”. È stato infatti completamente inglobato in una nuova struttura-filtro, che comprende due porte aggiunte per creare una separazione tra il soggiorno-pranzo e il corridoio/disimpegno di ingresso a L. Una nuova separazione utile sia dal punto di vista funzionale, sia come soluzione per nascondere alla vista il pilastro.
Guarda tutto il progetto di arch. Claudia Ponti, foto di Cristina Fiorentini
7. Pilastro sagomato per indicare la direzione
In questo grande appartamento parte di un palazzo d’epoca, la zona giorno ospita un setto che probabilmente in un primo momento era parte di una parete portante. Il progetto di ristrutturazione ne ha mantenuto la forma e le dimensioni – è poligonale a cinque lati – dandogli però un nuovo ruolo. Il pilastro, infatti, indica il percorso distributivo dell’appartamento che, dall’ingresso, accompagna prima verso il soggiorno e poi verso gli altri ambienti dell’appartamento. La sua posizione funge quindi da filtro fra ingresso e soggiorno e indica la spina principale che divide la residenza.
Guarda tutto il progetto di Alb.a Studio, foto di Cristina Galliena Bohmann