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La meraviglia che un giardino al Sud, e in Sicilia in modo particolare, può regalare è la possibilità di avere vegetazione e fiori assai più continui di quanto una stagionalità forte e marcata dispensi al Nord. Il clima, se esiste la disponibilità di approvvigionarsi dell’acqua necessaria, aiuta a ottenere crescite rapide, vegetazione lussureggiante, fioriture importanti, frutti e pochi problemi sanitari legati a ristagno, funghi, ed eccesso di umidità, così frequenti in area continentale.
Caratteristiche delle piante adatte ai climi caldi
Le specie ideali per i luoghi caldi come quelli del nostro Sud Italia devono presentare specificità che consentano loro di sopravvivere nel tempo, restare in salute e fiorire:
- resistenza al caldo e al sole intenso;
- limitate esigenze di acqua;
- capacità di sopportare una parziale siccità;
- richiesta di manutenzione bassa, soprattutto nel periodo estivo, quando lavorare in giardino sarà più oneroso per via del caldo
Come piantare specie adatte ai climi caldi
L’unica attenzione necessaria è quella di porre le piante a dimora a distanze sufficienti a consentire una crescita libera e mai troppo ravvicinate per non doverne sopprimere alcuni anzitempo. Devono essere sempre di libero accesso perché sono piante che richiedono non solo raccolta, ma anche altre operazioni come la potatura.
Quali piante per il giardino nel Sud Italia?
Per le sue positive caratteristiche climatiche, la Sicilia è stata da sempre una terra di conquista, anche botanica, e tutti quelli che sono arrivati, per imperio, per commercio, per viaggio o per residenza, vi hanno lasciato qualcosa.
Le piante che si sono acclimatate lo hanno fatto così bene da essere entrate a far parte dell’iconografia storica, paesaggistica e immaginifica di questo territorio.
Ecco le piante da privilegiare in un giardino al Sud:
- fichi d’India e altre piante grasse, da scegliere per forma e colore così da creare abbinamenti gradevoli;
- palme da seguire con costanza e professionalità da chi potrà proteggerle dagli attacchi parassitari, garantendone una lunga sopravvivenza;
- ulivi
- fichi
- banani
- agrumi
- piante a foglia colorata e da fiore che qui si sono adattate benissimo, utilizzate al nord in vaso e in balcone come annuali e in Sicilia divenuti arbusti da giardino.
Le erbacee sono le meno indicate a meno che non si tratti di specie autoctone o provenienti da paesi caldi e secchi.
Ulivo dal tronco nodoso
Quello che tutti desiderano in giardino è avere una pianta che racconti una storia, come l’ulivo. Di dimensioni importanti, insieme alla palma sarà la pianta che più caratterizza tutto lo spazio.
Ulivo: Il nome botanico è Olea europaea, ha il tronco e rami contorti, le foglie sono lanceolate. I frutti, le olive, hanno la buccia inizialmente verde; quando raggiungono la maturità possono diventare anche rossicce e nere a seconda della cultivar. Dalla loro polpa (mesocarpo) si ricava per spremitura l’olio.
Al momento di acquistarne uno in un vivaio ricordare che è stato strappato da quello che era il suo luogo d’origine e ha sopportato grandi stress prima di arrivare in giardino.
Potrebbe restare uguale a se stesso per anni prima di riprendere a vegetare, o morire lentamente. Preferire un soggetto giovane, anche se già grande, che sia stato cresciuto in vivaio appositamente per questo utilizzo. Regalerà una bella ombra ristoratrice e un ottimo raccolto di olive da porre in salamoia. Pianta dotata di grande capacità di ricaccio e di ripresa, anche quando gravemente compromessa da gelate, fulmini o incendi, può raggiungere un’età valutabile intorno al millennio.
La Palma delle Canarie
Phoenix canariensis, la palma delle Canarie, sopporta 5-6 gradi sotto zero ed è molto amata per le grandi foglie pennate dolcemente decombenti che già quando ha un’altezza modesta formano un ventaglio a dir poco spettacolare. A crescita lenta nei primi anni di sviluppo, assai più veloce dopo, può raggiungere un’altezza di oltre 15 metri. Si riconosce facilmente per il fusto largo con forti squamature dovute al taglio delle lunghe foglie.
Nell’acquistare e mettere a dimora una palma, occorre affidarsi a un professionista e non improvvisare perché è un passaggio molto difficile. Il loro apparato radicale è piuttosto fragile e il trapianto può danneggiarlo, tanto che è sempre consigliato, a meno che non si tratti di esemplari davvero piccoli, di creare anche un ancoraggio.
È perfetta anche posta all’ingresso della proprietà, capace di creare, unendola a un bell’esemplare di fico d’India e agavi, un angolo caratteristico e di grande suggestione.
Le piante grasse, dal sedum all’aloe
Strutturando le aiuole di piantegrasse con un fondo ben drenato, si possono coltivare succulente da esterno, messe in serie, così da valorizzare il colore diverso di ogni specie e le forme.
Proprio come al Nord si fa con le erbacee da bordura (viole, dianthus, ciclamini), così al Sud si utilizzano sedum, sempervivum, echeveria, e tante altre specie.
Non dimenticare le aloe e, fra le molte, Aloe saponaria dalla colorazione verde tenero con riflessi dal bronzo al rosso, di aspetto carnoso, quasi panciuto, e, suo opposto, Aloe distans dalle foglie sottili, quasi simile a un’agave, dal margine increspato e dalla forte colorazione rossastra, entrambe originarie della regione del Capo in Sud Africa.
Ricordarsi, inoltre, dell’Aeonium arboreum e delle specie simili con sviluppo ad alberello, molto scenografico, dove all’apice dei rami si aprono grandi e colorate rosette di foglie. Il più amato è quello di colore scuro, praticamente nero.
Fico d’India, adatto anche per fare una siepe difensiva
I fichi d’India, a dispetto del nome, sono di origine americana. Le foglie sono state trasformate in spine per ridurre la superficie evapotraspirante e consentire alla pianta di non perdere troppa umidità. Mentre le pale, che sono in realtà il fusto, hanno assunto la funzione fotosintetica divenendo di colore verde. I fiori sono gialli e si aprono nei mesi di aprile e maggio al bordo delle pale, talvolta in sequenza e saranno sostituiti dai frutti carnosi. Dapprima verdi e poi di colore diverso secondo la varietà. Spesso viene scelta come siepe spinosa invalicabile.
Agave, pianta che non teme il caldo
A fianco dei fichi d’India, si può mettere l’agave grigia americana, caratterizzata da esigenze simili. È monocarpica: in altre parole fiorisce una volta soltanto e poi dissecca. L’asse fiorale raggiunge i nove metri di altezza. I fiori, lunghi fino a 10 cm, portati da un lungo peduncolo, sono gialli chiari. L’asse fiorale si forma al centro della rosetta solo quando la pianta ha raggiunto un’età elevata e buone dimensioni, mai prima del decimo anno. A fianco si può introdurre l’agave americana mediopicta che mescola bianco, crema e verde, l’agave regina Vittoria dalle squame ordinate, l’agave attenuata carnosa, la ferox dalle spine ricurve.
Gli agrumi, tipici della Sicilia
Chi vuole scegliere i due agrumi siciliani per definizione, deve acquistare limoni e arancio amaro: furono questi ad essere importati dagli arabi. L’arancio dolce arrivò molto dopo.
Porre i limoni in posizione tale da poter godere della loro profumata fioritura e ricordare che la potatura, leggera, di sfoltimento e utile per eliminare le branche spezzate o fuori forma, serve a mantenere in salute la pianta e non a sfruttarla.
Scegliendo varietà diverse, si potranno avere frutti tutto l’anno, anche per dare colore alla pianta.
Dottato, un fico speciale caratteristico del meridione
La Sicilia può essere considerata una terra di fichi perché se ne coltivano moltissime varietà, tutte di buon sapore e tutte affidabili. Fra le tante, ricordare che il Dottato, tipico del meridione, tra i più diffusi nel nostro Paese, è una varietà bifera che produce sia fioroni sia fichi, di colore verde chiaro con polpa gialla. I frutti, di dimensioni medie, piriformi, hanno sapore delicato e aromatico e sono già pronti da fine giugno. È anche la più impiegata per produrre fichi secchi. È importante collocare il fico dove possa crescere liberamente, lontano da pavimentazioni perché i frutti che cadono a terra possono macchiarle, da piscine e luoghi di gioco dei bambini, perché richiamano vespe e altri insetti.
Il banano, per un effetto scenografico
Forse non tutti sanno che in Sicilia si trova l’unica produzione nazionale di quello che è il frutto più venduto al mondo. Il banano, con le sue lunghe foglie sfrangiate a portamento assurgente, quasi verticale, mosse dal vento, anche quando non dà frutto, è altamente scenografico. Tecnicamente non si tratta di un albero, bensì di una pianta erbacea di grandi dimensioni. I fiori sono anticipati da un peduncolo a forma di pannocchia. Piccoli e tubulosi, di colore avorio o giallo crema, sono destinati a cadere a terra nel giro di poche ore.
L’infiorescenza, portata dal lungo peduncolo verso il basso, come fosse un grande bocciolo allungato, apre le brattee violette una a una, rivolgendole verso l’alto come una pannocchia stesa a seccare.
Riservargli un angolo di giardino appositamente preparato perché richiede un terreno ben drenato, caldo, non soggetto a ristagni, leggero e fertile al tempo stesso, ricco di humus e sostanza organica parzialmente decomposta.
Malva
Fra le piante spontanee della Sicilia, la bellissima Malva agrigentina è capace di colpire perché seppur simile nella forma alle altre malve, ha un colore tutto suo. Giallo carta di riso, quasi trasparente. È un prezioso endemismo, cioè una presenza esclusiva e caratteristica, che non è possibile ritrovare al di fuori di una zona ristretta. Si allarga sul terreno con forza.
Fiordaliso, Centaurea Sphaerocephala
Anche il fiordaliso, varietà Centaurea Sphaerocephala, è tipico dell’isola, in particolare delle spiagge e delle regioni costiere. Fiorisce da aprile ad agosto, ha il calice spinoso, lo sviluppo in altezza è molto variabile in funzione dell’ambiente e dei venti, perché il fusto può avere andamento semiprostrato. I fiori, con corolle laciniate, hanno colori vividi e brillanti.
Dimorfoteche
Per avere ulteriore colore in un giardino al Sud si posso aggiungere le dimorfoteche. Quelle presenti oggi in commercio sono piante ibride caratterizzate da un’elevatissima rifiorenza, assai superiore a quella che i vecchi manuali descrivevano in due ondate successive ottenibili previa pulitura delle piante. La rifiorenza delle dimorfoteche è proverbiale e notevole è pure la durata dei singoli fiori e la loro resistenza a sole e piovaschi. Al Sud, dove le temperature non scendono se non occasionalmente e per brevi periodi sotto i 5 °C, come in Sicilia, le varietà perennanti sviluppano grandi cespi che si allargano di anno in anno, ricoperti di fiori da maggio fino a ottobre.
Piante per vasche o fontane
Con un clima favorevole si possono creare vasche e fontane, comuni nelle ville di un tempo, dove con facilità crescono piante acquatiche dalle foglie grandi e spettacolari come alocasie, colocasie, ninfee, loti, e papiri.
Piante per bordure
In piena terra, a fare da bordura, si possono piantare tetrapanax e phormium, i primi dalle grandi foglie allargate, i secondi dai folti gruppi di foglie erette a spada, in genere scelti nel colore rosso.