Con la primavera in arrivo, si pensa a tinteggiare: ecco accendersi in molti di voi il desiderio di preparare la casa alla bella stagione. Più aria e più luce entreranno a breve negli ambienti, è giusto allora pensare a una bella rinfrescata di colore che rinnova gli interni e cancella le tracce lasciate sui muri dall’uso del riscaldamento. Ci scrive, proprio in merito a questo argomento, la nostra lettrice Giovanna M.: abbiamo pensato di tinteggiare alcune stanze della nostra casa, stanchi dei colori vivaci che avevamo scelto tempo fa. In attesa che spengano il riscaldamento, ci stiamo preparando alla scelta delle nuove tinte, e soprattutto, dei prodotti giusti. Contando su una buona manualità e sull’hobby del bricolage che ci accomuna, il mio compagno e io siamo abbiamo deciso di fare da soli. Ma ora siamo sommersi dai dubbi. Ci potete suggerire qualche novità che dia certezza di risultato? Vorremmo puntare sul bianco per la cucina e su alcune nuance intense, che abbiamo visto sono di tendenza, per il soggiorno e la camera da letto: si potranno coprire le vecchie tracce?
Rispondono gli esperti di Cose di Casa
Quando si tratta di rinfrescare le pareti, anche cambiandone il colore, ma non si devono realizzare effetti decorativi, e anzi si vuole ottenere una superficie uniforme e compatta, sono adatte le idropitture. Si tratta di prodotti a base d’acqua che, a seconda delle percentuali delle varie componenti, presentano caratteristiche diverse e danno una resa differente. Le componenti principali delle idropitture sono:
- i pigmenti coloranti che incidono sull’estetica
- gli additivi, che influenzano determinate prestazioni del prodotto (per esempio il gocciolamento) e lo stabilizzano rendendolo più omogeneo
- le cariche, che danno corpo e spessore alla miscela, a scapito del potere coprente
- l’emulsione che serve a portare il pigmento in superficie e a trasformarlo in una pellicola coprente. Il tipo e la quantità di emulsione incidono sulla “lavabilità” del prodotto e anche sul costo finale.
È necessario orientarsi su un prodotto dall’alta capacità coprente che permetterà di ottenere un doppio vantaggio: da un lato riuscire a nascondere le tracce delle vecchie colorazioni e dall’altro a risparmiare tempo e quantità di prodotto, perché con una idropittura dall’alto potere coprente (basta leggere sull’etichetta) occorre dare meno mani. Attenzione però, perché i risultati si possono ottenere solo con alcune tinte: è bene dunque orientarsi su prodotti di brand che puntano sulla qualità, per i quali si specificano quali sono i colori nei quali la pittura è in grado di dare le maggiori garanzie di copertura.
Trucco da esperti, optare per prodotti a effetto opaco. In primo luogo perché si tratta di una finitura di tendenza, che in più non evidenzia eventuali imperfezioni della muratura. E poi perché consente alle tinte intense una maggiore profondità e una più accentuata espressione. L’ideale è scegliere un prodotto lavabile, che permette di ravvivare il colore con un panno umido ma – attenzione – non di eliminare le macchie, senza perdere intensità.
Infine la tinta giusta: meglio optare per prodotti che, grazie al sistema tintometrico, permettono di scegliere la gradazione cromatica desiderata e anche un colore personalizzato. Nel dubbio, sempre meglio fare una prova su uno o più campioni prima di acquistare il giusto quantitativo di prodotto.
5 regole d’oro per il fai da te:
- La muratura deve essere pulita e asciutta e priva di crepe o fessure. Occorre rimuovere polvere e grasso usando acqua e ammoniaca (usa i guanti) e poi lasciare asciugare bene.
- Se vi è abbondanza di crepe stuccate, bisogna prima applicare un prodotto fissativo.
- Aloni di muffa vanno trattati con specifici. Poi si applica un prodotto isolante.
- Per coprire la vecchia pittura, testare la compatibilità con la nuova su una zona circoscritta e possibilmente nascosta.
- Ricordarsi che alcune idropitture rendono al massimo solo dopo alcuni giorni. Ci vuole un po’ di pazienza.