Come ristrutturare una casa d’epoca per ricavare un bagno in più e conservare i pavimenti originari

Come ricavare un bagno in più nel bilocale d'epoca senza sacrificare i pavimenti originari? È la richiesta di Antonella. Ecco la risposta dei nostri esperti.

Luisa Bellotto
A cura di Luisa Bellotto
Pubblicato il 01/04/2021Aggiornato il 23/04/2021
Come ristrutturare una casa d’epoca per ricavare un bagno in più e conservare i pavimenti originari

Le case d’epoca hanno spesso elementi architettonici e finiture di grande fascino, come serramenti modanati, stucchi, pavimenti in parquet decorato, graniglia o cementine. Possono avere però una distribuzione in pianta che corrisponde poco allo stile di vita attuale, per esempio corridoi lunghi e stretti, locali molto ampi ma limitati rispetto alla metratura dell’appartamento, e in molti casi un solo bagno.
Ciascun ambiente è però caratterizzato da pavimentazioni che disegnano decori su misura, come bordi o “tappeti” ottenuti anche accostando materiali differenti, difficili da preservare e recuperare in caso di ristrutturazione, se si demoliscono e si ricostruiscono pareti che cambiano la forma delle stanze.

Tecnicamente è possibile sostituire parti di pavimentazioni e integrarle con materiali differenti, magari di ultima generazione, e ricreare motivi decorativi simili a quelli esistenti o comunque in sintonia con l’epoca dell’abitazione. Quando si interviene sui materiali esistenti c’è però il rischio di danneggiarli. Se poi si opera in ambienti che richiedono l’aggiornamento degli impianti, come bagno e cucina, l’operazione di recupero (quando possibile, cioè se i pavimenti non sono ammalorati) può essere lunga e anche economicamente poco vantaggiosa. Si tratta infatti di rimuovere pezzo per pezzo il rivestimento esistente e poi posarlo secondo un nuovo schema. Per quanta cura si possa mettere nell’eseguire i lavori, esiste il rischio che qualche elemento si danneggi, così può diventare un intervento antieconomico e quindi se non è strettamente necessario, meglio lasciare le cose allo stato di fatto. Altrimenti va valutata la possibilità di un intervento radicale.

Nel caso di Antonella, considerate le sue esigenze, il nostro architetto Elisa Coffinardi ha optato per una soluzione che lascia inalterata la pianta esistente a eccezione del bagno che viene diviso in due per ricavare il secondo servizio, con una ristrutturazione integrale. Viene in parte modificata anche la pianta della camera senza che questo incida sulla pavimentazione, perché viene semplicemente ceduta una piccola porzione senza che questo incida sull’estetica del pavimento in parquet esistente.

Vediamo più nel dettaglio il progetto, a partire dalla richiesta della lettrice che ci chiede:  

 Il mio appartamento, che si trova in una casa dei primi del ‘900, ha bisogno di un refresh. Vorrei approfittare dell’occasione per ricavare il secondo bagno dividendo, se possibile, quello esistente. Ci terrei infatti a mantenere intatta l’attuale distribuzione delle stanze per conservare i pavimenti d’epoca. Si può fare? E come disporre gli arredi per sfruttare al meglio gli spazi?

Stato di fatto

Stato di fatto

Ricavare due bagni da uno

L’appartamento, un bilocale con ambienti molto ampi e godibili, ha alcune pareti in diagonale che interessano soprattutto il bagno e la camera da letto confinante, oltre a un piccolo ripostiglio che si trova dalla parte opposta del corridoio.

Per ottenere il secondo servizio viene ridisegnata la parete che divide il bagno esistente e la stanza da letto, creando un gioco di nicchie funzionale a sfruttare ogni centimetro. Viene poi realizzato un nuovo tramezzo al centro del bagno esistente, così da ottenere due locali indipendenti: uno accessibile dal corridoio, l’altro a uso esclusivo della camera. 

Demolizioni e costruzioni

Demolizioni e costruzioni

Nel nuovo layout i due bagni adiacenti condividono la parete su cui appoggiano i sanitari disposti in modo speculare così da sfruttare la posizione degli impianti di carico e scarico. L’intervento di ristrutturazione implica la sostituzione integrale della pavimentazione, per cui si è scelto un rivestimento in resina in una tinta grigia, che riprende uno dei colori delle cementine in corridoio. 

Il bagno principale

Una volta ridimensionato, il bagno esistente ancora accessibile dal corridoio rimane un ambiente arioso e godibile, ben suddiviso. All’ingresso, un mobile realizzato su disegno con una parete stondata per agevolare il passaggio laterale ospita un lavabo rotondo; a seguire, sullo stesso lato c’è la doccia con il piatto sagomato su misura per assecondare la linea del muro, in diagonale. Di fianco alla doccia, i sanitari. 

Il bagno en suite 

Accessibile da un porta scorrevole all’interno della camera da letto, risulta ora diviso in tre zone funzionali: a sinistra della porta trova posto un ampio mobile sospeso con lavabo d’appoggio, di fronte ci sono i sanitari affiancati, mentre il lato obliquo offre un’ideale parete d’appoggio alla vasca da bagno free standing. 

Sulla parete in muratura che divide i due bagni, nella parte superiore è inserita una parte a vetro, per far filtrare più luce fra i due ambienti

 

Cementine in corridoio, zona pranzo in cucina e camera con bagno   

Nella soluzione proposta, la zona d’ingresso rimane pressocché invariata. Viene solo aggiunta una porta per isolare la zona notte. 

In cucina, invece, la porta viene spostata: si ottiene così, sulla sinistra, una spalletta di circa 80 cm utile per contenere le colonne frigo e forno. L’intervento di demolizione di una porzione di parete lascia scoperta una piccola parte di pavimento che viene ripristinata con delle doghe nuove di parquet che disegnano una soglia di confine fra la cucina e il corridoio.

Sullo stesso lato della cucina, è prevista anche la zona pranzo, incorniciata da una lunga mensola che raccorda le due colonne al muro perimetrale. La zona operativa è concentrata in una composizione in linea che occupa l’intera parete sul lato opposto.

Al di là del corridoio, il living (che vediamo in seguito) non viene toccato, così come il ripostiglio.

Cambia leggermente la pianta della camera che viene regolarizzata a favore dei bagni. È arredata con un armadio sistemato in una nicchia su misura, ottenuta spostando una parete verso il corridoio in modo da avere la profondità utile,  un letto matrimoniale e, di fronte, una cassettiera porta tv. 

Progetto

Recupero delle vecchie cementine

Il corridoio lungo e stretto è valorizzato da un pavimento in cementine originali dell’epoca. Se, come in questo caso, sono in buono stato di conservazione, per rivitalizzarle può bastare una semplice pulizia con prodotti alcalini, seguita da un trattamento a base di miscela idro-oleorepellente, e di più mani di cera, fluida e liquida, per ridonare la tonalità originale.

refresh-appartamento-posta-cementine-originali

Le cementine originali

Lamare il parquet

Il pavimento originario del soggiorno e della camera è rivestito con un parquet posato a lisca di pesce (successivamente inserito anche in cucina, con specifico trattamento). È realizzato in massello: per rinnovarne la superficie è sufficiente lamarla con appositi macchinari e successivamente trattarla con un prodotto di finitura.

refresh appartamento posta parquet posato a lisca di pesce

Il parquet originale

In soggiorno anche l’angolo studio 

Il living di medie dimensioni ha una forma insolita che deriva dalla presenza di una sorta di bow window cieco: nuovo punto di forza della stanza, dove si ricavano e convivono più zone funzionali.

refresh appartamento posta soggiorno

È arredato sulla parete a destra della porta con una console trasformabile (1) che, chiusa, disegna un piccolo angolo studio abbinata a una poltroncina (2). Aperta, diventa un tavolo che può ospitare comode sei persone. Al muro più lungo della stanza è addossato il divano (3), un modello a tre posti con una piccola chaise longue, affiancato da una tavolino di servizio laterale (4). L’imbottito è disposto in modo da poter guardare la tv sul mobile basso di fronte (5) e, al tempo stesso, dialogare con le sedute raccolte intorno a un tavolino (6) nel bow window. Di fianco a questo accogliente angolo conversazione, c’è una piccola libreria angolare (7), perfetta anche come spazio espositivo. È stata ottenuta eliminando una porzione della parete che ora ospita il mobile credenza portatv e che, in origine, si allungava fino al muro opposto per regolarizzare la forma della stanza.

Le nostre scelte per il soggiorno

Consolle trasformabile
Flap di Altacom
(www.altacomitalia.it)

Consolle trasformabile Flap di Altacom (www.altacomitalia.it)

Lampada Ivy
di Brokis
(www.brokis.com)

Lampada Ivy Brokis (www.brokis.com)

Sedia Orwell
di Maisons du Monde
(www.maisonsdumonde.com)

Sedia Orwell Maisons du Monde (www.maisonsdumonde.com)

Divano Newton
di Doimo Salotti
(www.doimosalotti.com)

Divano Newton Doimo Salotti (www.doimosalotti.com)

Tavolino Linha
di Kave Home
(www.kavehome.com)

Tavolino Linha Kave Home (www.kavehome.com)

Sedia Vela
di Calligaris
(www.calligaris.com)

Sedia Vela Calligaris (www.calligaris.com)

Progetti per ricavare un bagno in più 

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