Quando la casa non è troppo grande, sfruttare lo spazio in modo opportuno e armonico è sempre importante, a maggior ragione in una cameretta, dove i ragazzi trascorrono la maggior parte del tempo. Se al centro stanza occorre che abbiano più possibile libertà di movimento (per giocare, ballare, farsi foto o video da postare… ), le pareti devono essere attrezzate con gli arredi più adatti per ottimizzare ogni centimetro disponibile.
Nella pianta che vi proponiamo, l’architetto Elisa Coffinardi ha previsto un’articolata composizione per sfruttare lo spazio sotto la finestra con una scrivania a due profondità e ai suoi lati moduli libreria e un vano chiuso. La soluzione progettata, per quanto arredi l’intera parete, non “incombe” sulla stanza grazie a un gioco di pieni e vuoti che crea un effetto di inaspettata leggerezza, sottolineato anche dai colori scelti e dalla presenza da una parte di mensole “aperte” su due lati e dall’altro di un pensile sospeso con vani a giorno. La voluta asimmetria dell’insieme rende inoltre meno statica e banale la composizione, valorizzando l’ambiente.
All’entrata, un armadio inserito in nicchia crea un mini corridoio di passaggio che si apre sulla camera; subito a destra, per sfruttare lo spazio di poco più di 2 metri, è stato posizionato il letto, che nella parte sottostante prevede un secondo materasso per gli ospiti; la stanza ha infatti la metratura richiesta per due persone, e la distanza tra letto e armadio-libreria è sufficiente a garantire l’estrazione del secondo materasso.
E sotto la finestra? In un altro progetto con la stessa pianta, l’architetto Coffinardi aveva previsto una scrivania profonda 60 cm, misura che consente a persone di altezza normale di accedere comodamente alla maniglia dell’infisso. In alcuni casi, però, per esempio quando l’edificio è antico e i muri perimetrali sono molto spessi, ai 60 cm della scrivania potrebbero aggiungersi i centimetri della profondità del muro, rendendo più scomoda non tanto l’apertura dell’anta quanto la pulizia della finestra in alto. In questo secondo progetto, pur non sussistendo questa condizione sfavorevole, abbiamo voluto proporre un escamotage utile anche nelle situazioni in cui l’eccessiva profondità del top potesse rappresentare un problema: per sfruttare lo spazio sotto il serramento, la scrivania ha due differenti profondità raccordate da un lato obliquo, che scongiura la presenza di spigoli vivi, rendendo più armonico l’effetto d’insieme. Sotto la finestra, per la presenza del radiatore non viene previsto nessun contenitore.
Dal punto di vista delle finiture, per esaltare la luce naturale proveniente dal serramento a tre ante, si è optato per una struttura in laccato bianco, contrastato solo dal legno di rovere usato per il piano, per un fianco della scrivania e per una sorta di portale che collega le diverse parti della composizione, creando un gradevole contrasto e al contempo riprendendo l’essenza del pavimento.