Strisce a led per illuminare gli interni

Semplici da posare, prive di calore e a basso consumo energetico, le strisce a led aiutano ad arredare un ambiente. In risposta alla lettrice Norma F., ecco qualche regola da seguire.

Architetto Marcella Ottolenghi
A cura di Architetto Marcella Ottolenghi
Pubblicato il 13/03/2019Aggiornato il 13/03/2019
libreria-passante Illuminare con le strisce a led

I led stanno invadendo le nostre case: a basso consumo energetico, di lunga durata, senza emissione di calore… come potrebbero non essere gli alleati migliori per dare un tocco scenografico in più e aumentare nel contempo la funzionalità del progetto luminoso? Questo tipo di luce esiste anche in versione strisce a led.

Soluzioni luminose con strisce a led

  • mobile che divide zona pranzo con strisce a led sullo sfondo
  • ingresso-sul-soggiorno con divano grigio e strisce a led
  • divano beige componibile e sopra zona pranzo strisce a led
  • bagno-lavandino strisce a led
  • soggiorno con divano ad angolo grigio tavolino e tv con strisce a led a parete
  • soggiorno con mobile parete Rimadesio_Abacus-living
  • Progress profiles battiscopa filomuro e strisce a led sulla scala

Vediamo la domanda della lettrice Norma F. proprio sulle strisce a led: Ho acquistato un appartamento nuovo di 81 mq. Non amo faretti e lampadari, vorrei illuminare casa con tagli di luce sul soffitto, in una parete o lungo il pavimento utilizzando le strisce a led, riducendo però al minimo i lavori per la controsoffittatura. Mi date qualche consiglio?

Risponde l’architetto Marcella Ottolenghi: oltre alle classiche lampadine oggi esistono sul mercato le strisce a led, che sono poco costose e di semplice posa grazie al lato adesivo.

Dal colore e dall’intensità variabile a seconda del gusto e dell’esigenza, le strisce a led hanno un impiego molto flessibile, ma risultano particolarmente interessanti quando possano essere celate dietro ai profili di arredi o complementi e ad elementi architettonici. In questo modo la luce sembra scaturire direttamente dai volumi, senza mostrarne la fonte tecnica di emissione.

Il risultato che si ottiene con le strisce a led è particolarmente d’effetto, ma va dosato e utilizzato senza esagerare, per non creare “inquinamento luminoso” nella casa. Anche perché, comunque, questo tipo di fonte luminosa necessita di cavo di alimentazione e di trasformatore, che andrebbero celati alla vista tanto quanto la striscia stessa.

Ecco allora qualche consiglio per ottenere in modo semplice e veloce un buon risultato estetico, oltre che funzionale. A corredo delle indicazioni, vi mostriamo alcune foto della nostra sezione Case (se volete guardarle interamente non dovete fare altro che cliccare sui link che trovate nelle didascalie delle immagini) o ambientazioni di produzione.

Un modo interessante per utilizzare l’illuminazione delle strisce a led – fredda e a basso consumo energetico – è quello di sfruttare per il loro posizionamento le variazioni volumetriche dell’ambiente. La presenza di travi, di velette, di nicchie, di controsoffitti può servire a celare le fasce, dando vita a giochi di luce e di ombra che potenziano il carattere dello spazio. E trasformano elementi strutturali anonimi o di difficile valorizzazione in punti focali di rilievo. Nel contempo, l’illuminazione diffusa – andandosi ad affiancare a quella di altri apparecchi già presenti – contribuisce a ritmare il paesaggio di luce di una stanza.

Medesimo risultato si può avere in caso di presenza di una armadiatura più bassa del soffitto della casa (foto sotto) o magari di un setto divisorio non a tutta altezza: le strisce a led, ben posizionate, possono farne risaltare la presenza e rendere la luce vero e proprio elemento di arredo.

mobile che divide zona pranzo con strisce a led sullo sfondo

Progetto arch. Arch. Luca Gangemi, studio LDAC  http://www.ldac.it – Foto Cristina Fiorentini

Quando però non esistano nell’abitazione nicchie o pilastri o altri elementi architettonici utili a celare l’illuminazione con strisce a led, è sempre possibile crearne ad hoc, scegliendo ovviamente il cartongesso, materiale che può contare su una posa veloce e poco invasiva, anche quando l’ambiente sia già arredato. In tal modo è possibile ricreare velette o mensole alte (foto sotto) che possano ospitare le strisce luminose.

ingresso-sul-soggiorno con divano grigio e strisce a led

Progetto arch. Monica Sarà, Milano, Tel. 02/89454992 , http://www.monicasara.com – Foto: Cristina Fiorentini

Un lavoro più complesso – da attuare quando ci si trovi in fase di ristrutturazione di un appartamento – è invece quello di controsoffittare interi ambienti (come la zona pranzo della foto sotto), progettando un sistema di luce integrata che preveda anche lame luminose lungo i bordi, date appunto dai led. La luce sembra così scaturire direttamente dall’involucro architettonico, evidenziandone lo sviluppo tridimensionale e ampliandone la percezione.

divano beige componibile e sopra zona pranzo strisce a led

Progetto arch. Francesca Ferlazzo Natoli con arch. Chiara Gnisci – http://www.ferlazzonatoli.com. Fotografie: Luca Villa e Roberto Gelmetti

Rispetto alle soluzioni viste, risulta invece molto più semplice utilizzare le strisce a led sfruttando complementi e arredi già presenti nell’abitazione, come mensole, contenitori, specchi. Studiandone però l’effetto finale e soprattutto senza esagerare: meglio puntare su una sola zona o un solo elemento piuttosto che creare una sorta di “caos luminoso”.

Così in bagno, se si vuole evitare il classico punto luce sopra allo specchio (o se l’illuminazione generale risulta comunque scarsa), le strisce led possono essere applicate dietro ai bordi dello specchio stesso, facendolo risaltare rispetto alla superficie retrostante, per un risultato sia scenografico sia funzionale.

bagno-lavandino strisce a led

Progetto arch. Anita Bianchetti, Milano, Tel. 02/29513369, http://www.anitabianchetti.it – Foto: Cristina Fiorentini

Stesso discorso, per quanto riguarda la misura, vale nella zona giorno: perfette per le strisce a led, le mensole o i contenitori sospesi a parete, ma con moderazione. Puntiamo allora su una singola parete o su una composizione, e profiliamo gli arredi, facendo risaltare i volumi aerei dei mobili, una particolare finitura retrostante del muro o i piccoli oggetti preziosi appoggiati sui ripiani. In questo modo si catalizza l’attenzione, calibrando nel contempo la luminosità dell’ambiente a seconda dei diversi momenti della giornata.

soggiorno con divano ad angolo grigio tavolino e tv con strisce a led a parete

Progetto arch. Anita Bianchetti, Milano, Tel. 02/29513369, http://www.anitabianchetti.it – Foto: Cristina Fiorentini

soggiorno con mobile parete Rimadesio_Abacus-living

Rimadesio, composizione Abacus Living.

Di semplice posizionamento eppure di grande risultato estetico anche la posa delle strisce a led sotto alla sporgenza delle pedate di una scala o lungo il suo sviluppo verticale: in questo modo, oltre ad evidenziarne le peculiarità materico-formali o la leggerezza compositiva, si può sfruttare il lato pratico, trasformando l’illuminazione in utile ed economico segna-passo notturno per non cadere.

Progress profiles battiscopa filomuro e strisce a led sulla scala

Foto di Progress Profiles, con battiscopa filomuro.

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