Un orto tra i fiori e gli alberi da frutto: come progettare un giardino con tante zone, anche un roseto

Il giardino, molto spazioso, è diviso in zone ben definite: una dedicata alle verdure, una agli alberi da frutto, una alle rose; inoltre ci sono siepi per proteggere e schermare. Continua a leggere per trovare tante ispirazioni da applicare anche a piccoli spazi esterni!

Alessandro Mesini
A cura di Alessandro Mesini, Alma Dainesi
Pubblicato il 12/05/2024Aggiornato il 27/08/2024
Un orto tra i fiori e gli alberi da frutto: come progettare un giardino con tante zone, anche un roseto

Gli elementi caratterizzanti questo ampio giardino sono diversi ma, per quanto numerosi, tanto spazio è anche lasciato libero, dalla veranda vetrata alla cucina all’aperto. Sono stati predisposti:

  1. un orto
  2. un filare di alberi da frutto;
  3. un arco di rose che separa l’orto dal resto del giardino, da creare secondo le preferenze personali, spaziando da colori pastello a toni decisi, dal monocolore allo screziato, attraverso varietà paesaggistiche, fiori con corolle semplici, dai tanti petali o classici.
  4. Due siepi: una, per buona parte sempreverde lungo il lato in condivisione con la casa accanto, per garantire privacy e un’altra con prevalenza di piante erbacee che assicurano il susseguirsi di diverse fioriture sul lato aperto sulla campagna;

Di seguito, trovi la descrizione dei vari elementi.

 

planimetria-giardino-orto

 

Gallery delle specie per un giardino grande con tante zone

  • Rosmarino, salvia e altre aromatiche
  • Pomodoro cuore di bue
  • Zucche
  • Zucchini
  • Rucola
  • Orto
  • Frutteto
  • In foto, la rosa "Daybreak".
  • La rosa Astronomia®, dedicata all'Osservatorio di Parigi.
  • Rosa della varietà "Jude the obscure".
  • Rosa della varietà 'Just Joey'
  • Viburno

1 Orto, parola d’ordine: ci vuole metodo

Per avere uno spazio ordinato curato e piacevole anche alla vista, conviene dividerlo in aiuole raggiungibili da camminamenti dedicati.

Orto

Le misure da calcolare per le aiuole dell’orto

Per ogni aiuola valutare una larghezza massima di 120 cm, in modo da riuscire a  “lavorare sempre nel pulito”, senza doversi infangare anche nei giorni di pioggia perché con gli opportuni camminamenti, operando su entrambi i lati, si raggiungono tutti i punti dell’aiuola senza dover entrare. Per quanto riguarda l’prganizzazione dello spazio:

  • Le aiuole di dimensioni maggiori andranno destinate alle coltivazioni più importanti, come pomodori, zucchini, melanzane, peperoni, patate, zucche (numeri 1, 2, 3, 4, 5, 6 sulla piantina sotto);
  • Quelle meno estese sono ideali per gli ortaggi a ciclo veloce, che è bene riseminare in successione per avere sempre un raccolto fresco e non trovarsi con un picco di produzione che supera le capacità di consumo. Seminare qui ravanelli, prezzemolo, rucola, bietole e spinaci, lattughe e radicchi, gentilina (numeri 7, 8, 9, 10, 11, 12 sulla piantina sotto).

La spesa iniziale, necessaria per predisporre le lastre di sasso sui vialetti che dividono gli spazi, risulta piuttosto elevata, ma nel tempo si ripaga ampiamente. Occorre procedere prima a una lavorazione generale del terreno e a un suo rinnovo, interrando in quantità letame maturo per migliorarne la struttura e apportare sostanza organica. Aggiungere poi sabbia per il drenaggio ed evitare ristagni e marciumi radicali, e fertilizzanti a lentissima cessione di origine naturale, come cornunghia o cuoio torrefatto: garantiscono nel tempo un rilascio di nutrienti basso ma costante.

1. Peperoni  2. Pomodori  3. Zucche  4. Zucchini  5. Meloni
6. Melanzane  7. Prezzemolo  8. Rucola  9. Ravanelli  10. Bietola  11. Radicchio  12. Lattughe e radicchi  13. Basilico, menta, rosmarino, salvia  14. Alloro  15. Susino  16. Melo  17. Pesco

1. Peperoni 2. Pomodori 3. Zucche 4. Zucchini 5. Meloni 6. Melanzane 7. Prezzemolo 8. Rucola 9. Ravanelli 10. Bietola 11. Radicchio 12. Lattughe e radicchi 13. Basilico, menta, rosmarino, salvia 14. Alloro 15. Susino 16. Melo 17. Pesco

Quali piante coltivare nell’orto?

Di seguito, le specie che non possono mancare anche in un piccolo orto casalingo.

Pomodori

In un orto familiare i migliori appartengono alla categoria “cuore di bue”, grandi, polposi e saporiti. Per avere un buon raccolto a primavera aggiungere 3 kg di stallatico maturo per mq, legare le piante ai tutori accompagnandone lo sviluppo ed eliminare subito frutti malformati o con difetti. Bagnare sempre al piede e lavorare il terreno fra le pinte per ridurre i consumi d’acqua.

Pomodoro cuore di bue

 

Zucche e meloni

Il numero di frutti offerti è limitato, ma la soddisfazione è fra le più grandi. Devono essere cimati due nodi sopra il primo frutto per portare a maturazione completa prodotti di buone dimensioni. Non cimate continuano a produrre fiori e frutti che andranno perduti. I meloni retati sono i più facili; per le zucche preferire varietà serbevoli, ottime anche mesi dopo il raccolto.

Zucche


Zucchini

Di questi interessano non solo i frutti, ma anche i fiori maschili sorretti da un lungo peduncolo. Si raccolgono di mattino prima che si chiudano. Non staccare quelli femminili all’apice dei frutti perché lo sviluppo si arresta. Raccogliere al raggiungimento delle dimensioni ottimali, senza lasciare crescere i frutti oltre misura: saranno duri e bloccheranno la nascita di altri.

Zucchini

 

Rucola

È utilizzata come condimento o in insalata per il gusto deciso. Dividere l’aiuola in due porzioni da seminare a due settimane di distanza: il raccolto sarà sempre fresco. Seminare a spaglio diluendo il seme con terriccio fine per una migliore uniformità nella distribuzione delle piante. Raccogliere con le forbici a tre cm di altezza assicurerà un nuovo raccolto.

Rucola

 

Rosmarino, salvia & Co.

Negli spazi di risulta, contro la parete di fondo dove è probabile che il terreno, per la presenza di inerti, sia più drenato, formare una sorta di lunga aiuola di aromatiche perenni e arbustive. Le specie consigliate sono: rosmarino, salvie di colore e forma della foglia diversi, lavanda, maggiorana, timo, cren, sedano di monte, finocchio selvatico e carciofi lasciati crescere come piante da fiore.

 

Rosmarino, salvia e altre aromatiche

 

2 Frutteto formato famiglia: come fare

La preferenza va a susine, pesche e mele (numeri 15, 16, 17 sulla piantina sopra), tutti alberi facili da coltivare, purché il terreno d’impianto sia preparato con cura.

Frutteto

Come procedere per piantare alberi da frutto, step by step

Per ogni pianta da mettere a dimora si deve eseguire uno scavo ben più grande della zolla di partenza, almeno il doppio, e mai meno di 40 centimetri di lato. Metà del terriccio di risulta andrà eliminato mantenendo quello dello strato più superficiale senza il cotico, aggiungendo poi altro materiale per il riempimento, come sabbia, specialmente sul fondo, per garantire un buon drenaggio, terricciato di letame maturo o di compost, e fertilizzanti a cessione lentissima come la cornunghia.

Quali alberi mettere nel frutteto?

Ogni specie ha caratteristiche organolettiche tipiche, da provare per capire quelle che incontrano maggiormente il proprio gusto. Di seguito gli alberi scelti:

Susini
La fioritura di tutte le piante del genere Prunus, quindi anche i ciliegi, è uno degli spettacoli della primavera: bianca e sempre ricca. L’irrigazione serve non solo come pratica di soccorso nei periodi aridi, ma anche per ottenere una buona pezzatura dei frutti.

Meli
Al momento della scelta in vivaio accertarsi dell’età, devono avere almeno due anni. Preferire soggetti grandi, ben impalcati, senza ginocchiature e ferite alla base, con gemme piene e vitali e foglie senza avvizzimenti. Si propone di considerare una vecchia varietà dalle molteplici virtù: la mela Campanina. È piccola, di colore verde o giallo verde e, se esposta al sole, si colora in parte di rosso-rosa. Ha una forma sferoidale leggermente appiattita. La buccia sottile riveste una polpa compatta, chiara e dolce con nota leggermente acidula. Si raccoglie a metà ottobre e può essere conservata fino ad aprile, senza nessuno spreco. Durante la conservazione la nota aromatica, debole nei frutti freschi, migliora. L’utilizzo tradizionale era come frutta cotta e nella preparazione di conserve e mostarde per accompagnare formaggi e bolliti.

Peschi
Il terreno ideale deve essere sciolto, ben drenato e profondo, neutro o sub acido con Ph fra 6,5 e 7. Un buon accorgimento potrebbe essere aggiungere sabbia e un poco di scheletro (sassi e ciottoli). Non sopportano i terreni argillosi, pesanti, freddi, con ristagno e calcarei.

3 Rose: consigli per realizzare un arco fiorito in giardino

L’orto è parzialmente nascosto alla vista dal roseto (numero 1 nella piantina sotto), dove nel mezzo si apre un passaggio. Il cancello è necessario se in casa sono presenti animali che possono danneggiare le coltivazioni; i gatti, in genere, si aggirano fra gli ortaggi come in un potenziale terreno di caccia, mentre la maggior parte dei cani trova il luogo poco interessante.

 

1. Rosa ‘Daybreak’  2. Siepe sempreverde
con Viburnum tinus  3. Siepe erbacea con Heptacodium miconioides  4. Syringa ‘Katherine Havemeyer’
5. Hibiscus syriacus ‘Maike’

1. Rosa ‘Daybreak’ 2. Siepe sempreverde con Viburnum tinus 3. Siepe erbacea con Heptacodium miconioides 4. Syringa ‘Katherine Havemeyer’ 5. Hibiscus syriacus ‘Maike’

Come piantare le rose in giardino

Per ottenere un risultato pieno, con una sua profondità, e non solo una sorta di velo, vanno piantate le rose a quinconce, vale a dire poste su due file fra loro sfalsate. La scelta delle distanze è di vitale importanza perché la siepe possa diventare piena, vigorosa, fiorifera e rivelarsi sana e longeva. Al momento dell’acquisto, è utile sapere quali saranno altezza e larghezza del cespuglio a pieno sviluppo. Se troppo fitte, le rose entreranno in competizione per spazio, luce, acqua e nutrienti, con il rischio di avere soggetti stentati, che dopo un iniziale buon avvio perdono di forza e rifiorenza; al contrario, se poste a eccessiva distanza non raggiungeranno mai l’effetto voluto di armoniosa barriera. Interrare le piante in modo che una fila disti una decina di centimetri dall’altra, meno del massimo sviluppo del cespuglio, sufficiente perché non entrino fra loro in conflitto.

Quali rose scegliere per il giardino

Date le norme generali, si tratta di scegliere la rosa che meglio riflette i propri gusti perché in questo contesto recitano un ruolo da protagoniste assolute. Se ne propongono quattro diverse, e si consiglia di sceglierne una varietà sola: una massa fiorita uniforme offre un effetto unico, di grande suggestione.

‘Astronomia’
A fiore semplice di colore rosa, con cinque petali, piuttosto grande, ha una buona crescita e una rifiorenza elevata. Di taglia ridotta (70 cm d’altezza), è resistente alle malattie e si fa apprezzare per il portamento compatto. Adatta anche a essere coltivata in vaso, può essere utilizzata tanto per siepi di taglia ridotta come per creare ammassi fioriti. Non profumata, è tra le prime a fiorire in primavera.

La rosa Astronomia®, dedicata all'Osservatorio di Parigi.

 

‘Daybreak’
È un ibrido di rosa muschiata ottenuto da Pemberton nel 1918. Deve la sua popolarità al profumo, considerato uno dei migliori in assoluto per la piacevole mescolanza di note dolci e muschiate. Molto rifiorente, apre corolle semidoppie di 5 centimetri di diametro impreziosite da un bel ciuffo centrale di stami che dal giallo pallido virano in breve al crema, per terminare quasi bianche.

In foto, la rosa "Daybreak".

 

‘Just Joey’
Rosa inglese estremamente “formale”, è di una perfezione assoluta per il disegno della corolla, il tipo di apertura e la disposizione dei petali in ogni fase, sino alla caduta. Questi sono grandi, e al tatto presentano una tessitura robusta e piacevole. Con il tempo il fiore scolora verso il bianco, creando una gamma di nuance particolare. Ha un profumo dolce di media intensità.

Rosa della varietà 'Just Joey'

 

‘Jude the obscure’, di David Austin, 1995
È una rosa arbustiva di grande carattere, capace di dar vita a una siepe folta, ricca di fiori. L’altezza definitiva varia da 125 a 150 centimetri, il colore delle foglie è verde spento, i rami molto spinosi. Il fiore ha un profumo intenso, dalle note dolci e fruttate, il colore di base è un’albicocca che al centro sfuma verso il camoscio e all’esterno verso il bianco. Ricco di grandi petali, quando si apre ha un aspetto quasi stropicciato per poi dispiegarsi in una forma globosa, ricca e avvolgente.

Rosa della varietà "Jude the obscure".

4 Due siepi per due esigenze: privacy e ricche fioriture

Laddove è necessario garantire privacy, vicino alla veranda e nella zona cucina, la bordura sarà sempreverde, lasciando posto a piante spoglianti nella zona centrale, così da assicurarsi ricche fioriture.

Come realizzare una siepe sempreverde

La siepe sempreverde proposta è il classico Viburnum tinus perché, seppur a crescita lenta, darà enormi soddisfazioni in termini di fioritura. Già in boccio a dicembre, con ombrelle di piccole sfere rosate, fiorisce all’arrivo della primavera in colore bianco. È una pianta sana che però ha bisogno di un terreno ben drenato, quindi si consiglia di interrarla non creando singole buche, ma un profondo scasso lungo la linea di piantumazione.

Viburno

Come realizzare una siepe spogliante

Per la bordura spogliante si suggerisce un mix di fioriture diverse sapendo che nel tempo, non crescendo tutte le piante con la stessa vigoria, si dovranno eseguire tagli di contenimento perché una non soffochi le altre. •In particolare: Kerria japonica e lillà per le fioriture primaverili, ibischi in diversi colori per le estive, heptacodium per le autunnali. Ecco le piante nel dettaglio:

  • Fra i lillà, si sceglie Syringa ‘Katherine Havemeyer’, varietà storica ottenuta dai vivai Lemoine nel 1922. I fiori, profumatissimi e doppi, con boccioli color lavanda che aprono corolle fra il lilla e il malva, sono raccolti in pannocchie dense. Raggiunge la maturità un’altezza di tre metri e mezzo.
  • Hibiscus syriacus ‘Maike’ è una varietà di recente introduzione di media vigoria, da 150 a 250 cm di altezza, con fiori rosa campanulati, luminosi e percorsi da sottili venature bordeaux che si dipartono dal centro. Altra particolarità è la presenza di piccoli petaloidi chiari al centro. Le foglie, grandi e trilobate, a margine grossolanamente dentato, lo rendono riconoscibile anche quando non in fiore.
  • Proveniente dalla Cina, Heptacodium miconioides è un arbusto vigoroso, capace di raggiungere un’altezza di 200-250 cm. Dalla fine dell’estate produce fiori profumatissimi, molto amati dalle farfalle. I fiori, bianchi all’apertura, virano successivamente al rosa e persistono molto a lungo, fino a novembre inoltrato. La corteccia che si sfoglia normalmente non è indice di sofferenza. Si eseguono tagli di contenimento e per eliminare rami spezzati o fuori forma.

Rfm 05/2023

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