Che cos’è il Kintsugi? Come seguire la tecnica giapponese per aggiustare in modo artistico gli oggetti con l’oro

Il kintsugi è un’antica tecnica giapponese che permette di riparare oggetti in ceramica, usando lacca mescolata a polvere d’oro. Un modo per celebrare l’imperfezione come forma di bellezza, incarnando un messaggio di resilienza e rinascita.

Alma Dainesi
A cura di Alma Dainesi
Pubblicato il 07/09/2024 Aggiornato il 10/09/2024
kintsugi ciotola nera

Il kintsugi è molto più di un semplice metodo di riparazione. Il termine “kintsugi” deriva da due parole giapponesi: “kin” che significa oro, e “tsugi” che significa riparare. Questa pratica, nota anche come kintsukuroi, prevede, infatti, l’utilizzo di lacca mista a polvere d’oro, argento o platino per riparare oggetti in ceramica, rendendo visibili le crepe che diventano parte integrante dell’estetica dell’oggetto. La lacca infatti ha un forte potere collante ed è resistente all’acqua e al calore. Ma cosa significa realmente il kintsugi e perché è così apprezzato anche fuori dal Giappone?

kintsugi ciotola blu

Kintsugi: significato e filosofia

Il kintsugi incarna una filosofia di vita, profondamente radicata nella cultura giapponese che celebra l’imperfezione, mostrando come persino le cicatrici e le fratture possano trasformarsi in qualcosa di bello e unico. Tanto che in Giappone offrire una bevanda in una tazza riparata con questo metodo è segno di devozione e rispetto verso l’ospite. Questa pratica invita quindi a vedere la bellezza nella fragilità e nell’imperfezione, un concetto che può essere applicato anche alle esperienze umane, spesso rappresentato con la metafora del cuore kintsugi. 

Un vaso di ceramica danneggiato diventa così di nuovo utile e persino più bello con le sue cuciture illuminate.

Kintsugi fai da te: come fare e quali materiali

Innanzitutto è bene chiarire che la tecnica tradizionale è molto diversa da quella fai da te. La prima infatti è piuttosto elaborata e difficilmente riproducibile, soprattutto perché è davvero complicato reperire fuori dal Giappone la lacca urushi che è quella che tradizionalmente viene usata per saldare i vari frammenti. Esistono invece resine sintetiche che permettono di realizzare riparazioni di ceramiche in stile kintsugi e ottenere anche un risultato più duraturo. Anche l’oro e l’argento vero della tecnica originale sono sostituiti in quella basica adatta al fai da te con pigmenti metallici economici, facilmente reperibili.

  • kintsugi fai da te alzatina 1016
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  • kintsugi fai da te alzatina 1017

Ecco il procedimento punto per punto per il kintsugi giapponese fai da te

Materiale occorrente

  • oggetto di ceramica rotto
  • pigmenti metallici dorati
  • colla epossidica bicomponente

Procedimento

Assemblare i frammenti rispettando la loro disposizione originaria, poi procedere a preparare il collante. Si mescolano all’interno di un contenitore usa e getta la colla epossidica bicomponente e la polvere metallica in rapporto 3:1. Meglio abbondare rispetto ai pezzi da incollare per non ritrovarsi senza colla prima di aver terminato il lavoro. Spalmare una quantità sufficiente e omogenea di colla dorata sul bordo del frammento con una spatolina e attaccarlo tenendo i due elementi uniti finché non sono perfettamente incollati. È normale che fuoriesca dalla giuntura la colla dorata: non va rimossa. Il procedimento va ripetuto con tutti i frammenti; se alcuni mancano, si possono riempire i vuoti con la stessa colla dorata.

Sono disponibili anche diversi kintsugi kit che forniscono tutti gli strumenti necessari per cimentarsi nella riparazione artistica, con la colla dorata già pronta.

Il kintsugi nel mondo del design

Alcuni marchi di design hanno reinterpretato questa tradizione giapponese con collezioni che ne riproducono l’estetica, dai vasi alle carte da parati fino ai rivestimenti.

La collezione Seletti Kintsugi 

L’arte giapponese del Kintsugi è al centro della collezione che assume assume forme contemporanee dove la fragilità della porcellana viene impreziosita con l’oro; design Marcantonio.

  • Seletti Vaso grande Kintsugi
  • Seletti Kintsugi piatto frutta

La carta da parati Jannelli&Volpi Kintsugi

La classe della tradizione giapponese dell’antica arte di riparare con l’oro dialoga con la classicità di rimando europeo. Il Kintsugi rivive nelle grafiche di questa collezione che ne impreziosisce i tratti con tinte forti – nei rossi e blu – o nei tenui panna e grigio, a contrasto con il vinaccia, verde salvia e blu polvere. Non mancano,  pennellate in polvere oro, argento o bronzo.

  • Carta da parati J&V kintsugi pot
  • Carta da parati J&V kintsugi pot

I rivestimenti Kintsugi di Ceramica Fioranese

L’arte di ricomporre è la delicata lezione simbolica suggerita dall’antica arte del kintsugi, che Fioranese ripropone su piastrelle effetto cemento con luminosi e brillanti inserti in metallo. 

Pavimenti in gres porcellanato Ceramica Fioranese Kintsugi Hibi Fog

Pavimenti in gres porcellanato Kintsugi di Ceramica Fioranese

Kintsugi nella cultura pop e oltre

Il kintsugi è stato anche fonte di ispirazione nel mondo della musica e della letteratura. Per esempio, l’artista Lana Del Rey ha intitolato una canzone “Kintsugi” nel suo album “Norman Fucking Rockwell!”, esplorando temi di fragilità e bellezza. Inoltre, esistono diversi libri che indagano il kintsugi, offrendo una panoramica storica e filosofica di questa pratica.

Curiosità sul kintsugi

A Torino c’è un locale dedicato al kintsugi che si chiama Kintsugi Tea&Cakes, dove vengono organizzati corsi e workshop sulla tecnica del kintsugi.

Altri modi per recuperare vecchi oggetti con il fai da te

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