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Riciclo, recupero, upcycling sono termini che ormai fanno parte del nostro quotidiano. Appartengono a una filosofia di vita che guarda al “risparmio” in piccola e grande scala, che pensa all’ambiente e può dare grande soddisfazione. Cimentarsi in lavori fai da te infatti può essere un hobby, un modo per rilassarsi e dar sfogo alla fantasia. Serve un po’ di manualità e pazienza ma, con l’aiuto degli attrezzi giusti e puntando su prodotti di ultima generazione, altamente performanti e di facile stesura anche i meno esperti possono ottenere risultati sorprendenti sotto il profilo estetico ed efficaci in termini di resa pratica.
Fra i tanti prodotti che si possono impiegare, alcuni sono adatti solo per un materiale specifico altri funzionano su diversi supporti. Come la resina decorativa a base d’acqua impiegata per il relooking di arredi in legno e metallo, pavimenti ceramici, infissi in alluminio e pvc, che vediamo in questi esempi.
Preparare il sottofondo per il nuovo rivestimento in resina
Per garantirsi un esito ottimale, prima di stendere il prodotto di finitura è necessario preparare il supporto, trattando la superficie con preparazioni o specifici primer, e seguendo una serie di step che variano in base ai materiali.
Preparare una superficie in legno grezzo
Oltre a rinfrescare vecchi mobili, si può intervenire anche su superfici non ancora rifinite come il legno naturale. È il caso, per esempio, di mobili o complementi in legno di abete grezzo, come tavoli, madie, librerie, scaffali. O perline da applicare a parete. Questa finitura infatti ha un aspetto molto simile a una laccatura opaca, e visto che si può declinare in numerosi colori, è perfetta per personalizzare gli interni.
In questo caso, la prima operazione da compiere è applicare una mano di resina come fondo, diluendola secondo le istruzioni. Si può impiegare un piccolo rullo o un pennello. Dopo la completa essiccazione, carteggiare la prima mano di fondo, fino a ottenere una superficie uniforme e liscia.
Carteggiare la vecchia superficie, se è in legno verniciato o impiallacciato
Se invece si interviene su superfici già rifinite, come una vecchia porta, una finestra un mobile, prima di procedere con la verniciatura è necessario carteggiare la superficie con un pad (scotch brite) – rimuovere eventuali parti distaccate con carta abrasiva e successivamente pulire con un panno inumidito con un promotore di adesione, cioè un prodotto apposito per il trattamento e la pulizia di fondi inassorbenti, così da far aderire bene la resina in una fase successiva. Se sulla superficie sono presenti delle imperfezioni, vanno stuccate preventivamente.
Pretrattare una superficie in ferro nuovo
È un caso meno ricorrente, ma può capitare. Per esempio, su una ringhiera, una cancellata, uno scaffale. Per prima cosa vanno asportate eventuali tracce di ruggine o le scaglie di laminazione del ferro, utilizzando delle spazzole metalliche. Va poi ripulita la superficie con un panno e passata una mano di pittura antiruggine, che va lasciata agire per almeno 24 ore.
Carteggiare il ferro verniciato
Se si interviene su un supporto vecchio già rifinito, bisogna carteggiare la superficie con un pad (scotch brite). In seguito, con un panno inumidito con il promotore di adesione, ripulire la superficie.
Nelle zone dove la vernice è distaccata, se è presente della ruggine, il consiglio è di rimuoverla accuratamente e applicare una pittura antiruggine e anticorrosiva.
Come si prepara il sottofondo di infissi in pvc duro e alluminio o di arredi in laminato
È un lavoro un po’ delicato, ma si può fare. Anche in questo caso va carteggiata la superficie con un pad (scotch brite), poi va rimossa la polvere con un panno inumidito con il promotore di adesione. Per facilitare l’intera operazione, meglio smontare le ante e appoggiarle su dei cavalletti.
Pretrattare le piastrelle (in ceramica, mosaico vetroso e pietra naturale): attenzione alle fughe
Prima della fase di preparazione del sottofondo, bisogna accertarsi che le fughe sia ben asciutte e con stuccature uniforme, e se necessario procedere alla ristuccatura puntale. Verificare anche che non siano stati utilizzati sigillanti siliconici o acetici, in caso positivo rimuoverli con idonei prodotti al fine di eliminare ogni patina oleosa. Inoltre è importante che nella stanza ci sia una temperatura superiore a 15°C, in modo che la superficie delle piastrelle non sia troppo fredda. Anche in questo caso, poi, è necessario passare l’intera superficie passando un panno inumidito con il promotore di adesione per favorire, in seguito, l’aggrappaggio della resina di finitura.
Come applicare la resina sui diversi materiali
Una volta preparato il sottofondo, in base al materiale del supporto, si può procedere con lo stesura della resina.
Preparazione del prodotto
Questa operazione è fondamentale e vanno seguite in maniera accurata le indicazioni riportate sul prodotto. Una volta che la formulazione è pronta, va utilizzata entro un tempo definito, indicato nella scheda tecnica.
Come stendere la resina su legno e piastrelle per un effetto coordinato
Il bello dei prodotti “universali”, come la resina, è quello di poter realizzare soluzioni total look, stendendo lo stesso prodotto su superfici di materiale differente. Come nell’esempio qui sotto, che “rinfresca” una parete con il rivestimento in ceramica compresa la porta in legno.
Prima di stendere la resina, bisogna isolare le superfici che non devono essere verniciate con apposito scotch di carta. Per sicurezza utilizzare un nastro alto 5-6 cm, applicarlo lungo i profili delle superfici da proteggere: in questo caso il muro intorno alla porta e la porzione di parete sopra le piastrelle.
La resina deve essere applicata su tutta la superficie con un rullo, e per un buon risultato servono due o tre mani. Su superfici inassorbenti, applicare la prima mano pura. Una volta asciutta, attendere almeno sei ore prima di procedere con la seconda mano. Poi lasciare trascorrere 6-12 ore prima di procedere con la mano successiva.
Per stendere la resina, partire da un’estremità della parete e procedere per piccole porzioni in modo uniforme, fino a ultimare l’intera superficie.
Effetto finale della parete dipinta con la resina
Come applicare la resina
Applicazione resina a pennello
Su superfici irregolari o di dimensioni ridotte, come per esempio i profili metallici della testata di un letto, la resina può essere applicata a pennello in due, tre o più mani, fino a raggiungere la copertura desiderata. Se la base di partenza è più scura servono più mani e viceversa.
Applicazione resina con rullo
- Nella scelta del rullo, optare per modelli a pelo corto o di spugna.
- Una volta terminata una mano, evitare correnti d’aria nella prima mezz’ora dopo l’applicazione. Successivamente, per accelerare l’asciugatura è possibile anche utilizzare un ventilatore.
Applicazione resina a spruzzo
- La resina può essere applicata anche a spruzzo con una apposito compressore; è un’operazione che richiede una certa manualità nell’utilizzo dell’attrezzo, perché è importante dosare bene il colore, evitando di sovraccaricarlo in modo che non si formino gocce e colature antiestetiche.
- Se si utilizza un compressore, il prodotto va diluito in modo differente,. Consultare la scheda tecnica.
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