Come pulire i vetri: prodotti utili, tecniche di pulizia e asciugatura

Pulire i vetri senza lasciare aloni è la grande sfida da superare per evitare di perdere il proprio tempo. Ecco quali prodotti bisogna usare e le migliori tecniche di pulizia e asciugatura.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 24/03/2024Aggiornato il 24/03/2024
come pulire i vetri

Sapere come pulire i vetri senza lasciare aloni è importante per avere una casa luminosa, da mettere in mostra. Per ottenere dei buoni risultati, è importante anche sapere quando è meglio mettersi al lavoro e come: in quale periodo dell’anno e momento della giornata, quali metodi casalinghi utilizzare o prodotti specifici da acquistare, e infine le tecniche di pulizia migliori per avere vetri sempre lucidi e brillanti.

Pulire i vetri può sembrare un compito semplice, ma chiunque abbia tentato di ottenere risultati perfetti senza lasciare aloni o tracce sa che si tratta di un lavoro che richiede precisione e qualche conoscenza. La pulizia dei vetri non è solo una questione estetica: è un aspetto fondamentale per rendere la casa accogliente e visivamente piacevole. Spesso infatti finestre, specchi e superfici vetrate calamitano l’attenzione a causa di macchie, aloni o impronte, diventando un vero e proprio cruccio per chi desidera una casa impeccabile.

Come pulire i vetri senza lasciare aloni: tecniche di pulizia

Per evitare aloni, è essenziale adottare un metodo di pulizia efficace, ovvero bisogna iniziare dal centro della superficie vetrata e muoversi verso i bordi con movimenti orizzontali e, una volta raggiunti i lati, utilizzare movimenti verticali. Questa tecnica aiuta a minimizzare la formazione di aloni e garantisce una copertura uniforme.

Prima di dedicarsi alla pulizia dei vetri, è essenziale preparare l’area di lavoro per evitare inconvenienti. Pertanto, bisogna rimuovere qualsiasi oggetto che potrebbe ostacolare la pulizia e proteggere il pavimento con teli o vecchi giornali per assorbire gocce d’acqua o di prodotti detergenti. Questo passaggio preliminare, oltre a facilitare il lavoro, previene anche danni e sporco su altre superfici.

Prima di applicare qualsiasi soluzione detergente, spolverare la superficie del vetro con un panno antipolvere in modo da eliminare gran parte dello sporco superficiale e preparare il vetro per una pulizia più profonda.

Gli infissi delle finestre sono grandi accumulatori di polvere. Utilizzando un panno antistatico o leggermente umido, si può rimuovere accuratamente lo strato di polvere dagli infissi prima di procedere con la pulizia del vetro. Questo evita che la polvere si mescoli con il detergente, compromettendo il risultato finale.

Quando pulire i vetri e con quale frequenza

Pulire i vetri esterni e mantenerli in condizioni ottimali significa adeguarsi anche alle condizioni ambientali e all’uso degli spazi: in generale una pulizia mensile è consigliabile per prevenire l’accumulo di smog e sporco, rendendo più semplice il lavoro e migliorando la luminosità dell’abitazione. Durante il periodo estivo o in presenza di fattori che possono sporcare più frequentemente le superfici, come pioggia o polline, e quindi prevalentemente durante la stagione primaverile, può essere necessario aumentare la frequenza.

Il timing è cruciale per evitare che il sole asciughi prematuramente i prodotti detergenti, lasciando aloni indesiderati.

È preferibile optare per giornate nuvolose o pulire i vetri quando il sole non incide direttamente sulle finestre. Infatti, la pulizia sotto la diretta esposizione solare può causare l’asciugamento rapido dei detergenti, lasciando aloni visibili. Questi ultimi sono generati dalla permanenza del detergente residuo sul vetro, a cui è aggrappato ancora lo sporco.

Oltre al calore del sole, che ha la funzione di far evaporare rapidamente l’acqua dal vetro lasciando quindi sulla superficie solo residui di detergente e di sporco non ancora rimosso, anche l’umidità può infatti creare la formazione di aloni. Ne consegue che una giornata nuvolosa e asciutta è l’ideale per procedere con la pulizia.

Qual è il modo migliore per pulire i vetri? Tecniche di pulizia

Per pulire efficacemente i vetri, è preferibile iniziare a spolverarli con un panno antistatico come uno in microfibra immerso in detersivo diluito, strizzato bene, per rimuovere lo sporco strofinando dall’alto verso il basso senza usare troppo detergente.

Successivamente, bisogna strizzare il panno fino a renderlo quasi asciutto per eliminare lo sporco residuo. Infine, sarà necessario asciugare con giornali o pelle di daino.

È bene ricordare che è meglio non usare spugne abrasive, che bisogna diluire sempre i detersivi e che si deve evitare carta da cucina per l’asciugatura preferendo tessuti morbidi. Inoltre, non bisogna utilizzare acqua fredda, meno efficace nello sgrassare rispetto a quella calda.

Come vademecum generale, è bene ricordare che, dopo aver applicato il detergente, bisogna agire rapidamente: lasciare il prodotto sulla superficie troppo a lungo può portare all’evaporazione e alla formazione di aloni. La tempestività è quindi essenziale per prevenire macchie e striature.

I vetri possono facilmente graffiarsi o danneggiarsi se non trattati con cura. È cruciale evitare l’uso di spugne abrasive o prodotti chimici aggressivi. In caso di graffi, purtroppo, la sostituzione del vetro diventa l’unica soluzione.

Con cosa pulire e asciugare i vetri?

Come per ogni operazione di pulizia eseguita su qualsiasi superficie, bisogna prestare la dovuta attenzione all’asciugatura. Infatti, se si esegue con superficialità questa fase, si rischia di vanificare anche l’effetto anche degli step precedenti. Infatti, una corretta asciugatura gioca un ruolo fondamentale nel prevenire gli aloni. Un panno morbido, asciutto e privo di pelucchi è l’ideale per rimuovere l’umidità senza lasciare segni.

Panno in microfibra

Per pulire il vetro può essere sufficiente il classico panno in microfibra, delicato e non aggressivo sulle superfici, inumidito con acqua tiepida o con altre soluzioni che andremo a vedere in un paragrafo successivo. È bene tuttavia sapere che le operazioni vanno eseguite più volte e con panni in microfibra diversi per accorciare l’operazione: un panno sarà imbevuto della soluzione di pulizia, un altro solo di acqua e, una volta strizzato per bene, aiuterà a rimuovere il prodotto, poi bisognerà asciugare per bene la superficie.

Il consiglio è di utilizzare panni in microfibra differenti se si devono pulire due facce dello stesso vetro, ad esempio la parte interna e la parte esterna, perché quest’ultima, più esposta alle intemperie e all’inquinamento atmosferico, sarà certamente più sporca.

Vileda_Actifibre Vetri 1 pz

Vileda Actifibre Vetri

Per pulire i vetri senza lasciare aloni Vileda Actifibre Vetri è caratterizzato da semplicità di utilizzo ed efficacia nella pulizia dei vetri, garantita dal mix tra il rivestimento in alcol polivinilico e la microfibra Vileda. Basterà inumidire il panno Vileda Actifibre Vetri e passarlo sulla superficie vetrosa: non c’è bisogno di usare prodotti chimici, dunque, è sufficiente inumidire il panno con acqua tiepida o calda (non fatevi ingannare dall’apparenza cartonata quando è asciutto) per renderlo soffice e spugnoso. Il vantaggio principale, inoltre, è che non lascia aloni: una volta passato sul vetro, basterà aspettare che la superficie si asciughi per vederne gli effetti lucidi e brillanti. Prezzo 3,49 euro. http://www.vileda.it

 

 

 

 

Spolverino

Lo strumento più adatto da passare prima di pulire il vetro è un classico spolverino, quello che si utilizza per rimuovere la polvere anche da mobili ed elettrodomestici. Ideale per le superfici delicate, lo spolverino in microfibra è decisamente utile per questa operazione preliminare.

Pulire i vetri dentro e fuori: c’è differenza?

Come accennato, pulire i vetri esterni potrebbe non dare lo stesso effetto di pulire il vetro interno. Questo avviene perché il vetro esterno è solitamente più esposto a fenomeni come eventi atmosferici, smog, polline, e dunque risulterà certamente più sporco. A seconda di dove si abita (in un appartamento che si affaccia su una strada perennemente trafficata o in aperta campagna) il livello di sporco sarà diverso, ma sarà comunque più intenso rispetto a quello che si rileverà sul vetro interno.

Ovviamente, non c’è da preoccuparsi eccessivamente: sarà sufficiente effettuare una pulizia più concentrata sul vetro esterno rispetto a quello interno, ricordandosi di pulire con due panni diversi, per evitare che lo sporco eccessivo raccolto fuori si trasferisca alla parte interna.

Per vetri esterni esposti a mesi di intemperie, polvere e smog, si necessita quindi di un approccio più robusto. Un secchio di acqua calda e un lavavetro con spugna incorporata diventano strumenti utilissimi in questi casi più delicati.

La spugna, immersa nell’acqua calda, va passata sul vetro con movimenti dall’alto verso il basso, seguita dall’uso del tergivetro per eliminare l’acqua residua. Questo metodo è riservato esclusivamente ai vetri esterni per evitare danni.

L’acqua calda, infatti, aiuta ad alleggerire il legame tra il vetro e lo sporco, indebolendone il legame e quindi la possibile formazione di aloni dopo la pulizia.

 

Come pulire i vetri con i rimedi della nonna

Si possono pulire i vetri evitando di usare prodotti specifici che si trovano in commercio e utilizzando invece rimedi casalinghi ed ecologici, i classici rimedi della nonna? La risposta è affermativa, anche se può dipendere dai livelli di sporco da rimuovere. Andiamo comunque a vedere quali sono i prodotti più consigliati.

Rimedi casalinghi ed ecologici

Per pulire i vetri possiamo usare alcuni prodotti che si possono recuperare in casa, come ad esempio:

    • Aceto: noto per le sue tante proprietà utili nei lavori domestici, questo prodotto è capace di rimuovere aloni e sporco senza lasciare residui. Tra i prodotti fai-da-te, l’aceto di vino bianco spicca per la brillantezza che garantisce. Una soluzione di acqua e aceto può essere utile per lasciare i vetri brillanti. Mescolato con acqua demineralizzata, forma una soluzione eccellente per vetri e specchi.
    • Sapone di Marsiglia, noto per le sue proprietà sgrassanti, è un’ottima opzione per i vetri. Utilizzato insieme a una spugna umida, assicura una pulizia efficace e delicata. Sciogliendo il sapone naturale in acqua calda, si crea una miscela perfetta per combattere aloni e sporco ostinato. Questa soluzione non solo pulisce, ma lascia anche un gradevole profumo naturale.
    • Limone: sale e limone rappresentano un efficace metodo naturale per la pulizia delle finestre, sfruttando le proprietà sgrassanti, disincrostanti e igienizzanti del limone, e l’azione abrasiva del sale contro lo sporco persistente. Mescolando acqua, sale e succo di limone si ottiene una soluzione da spruzzare sui vetri, da asciugare alla fine dell’operazione. Questo composto pulisce e lucida anche superfici trasparenti e infissi in metallo e lascia nell’aria un fresco profumo di agrumi. Inoltre, l’uso di un panno in microfibra immerso in acqua calda con limone, seguito dall’uso di una spatola per vetri e asciugatura con panno secco, garantisce risultati ottimali. Per eliminare opacità, la buccia di limone può essere applicata direttamente sul vetro.
    • Patata: all’interno di questo tubero troviamo infatti molecole che hanno la funzione di indebolire il legame tra la superficie vetrata e lo sporco, agevolandone la rimozione. Dopo aver spolverato il vetro, bisognerà tagliare la patata a metà e strofinarne la parte interna contro il vetro. Una volta eseguita questa operazione, si dovrà risciacquare la superficie utilizzando l’acqua calda.
    •  Carta di giornale per pulire i vetri, sì o no? Nonostante alcune tecniche tradizionali suggeriscano questo tipo di intervento, è importante considerare la possibilità di graffi. Sebbene possa essere efficace per alcuni, esistono alternative più sicure e altrettanto efficaci. Meglio usare in alternativa i panni in microfibra o di daino, in modo evitare qualsiasi rischio di graffi.

Rimedi della nonna

Passiamo ora ai rimedi della nonna, che si differenziano da quelli specifici per la pulizia dei vetri reperibili sugli scaffali dei supermercati e dei negozi specializzati.

  • Alcol: per chi cerca un’opzione diversa, anche la combinazione di alcool denaturato e aceto, diluita in acqua, offre una soluzione efficace e versatile. Questo mix può essere utilizzato anche per superfici particolarmente sporche, garantendo una pulizia profonda senza lasciare tracce. Tuttavia, visto che l’alcol denaturato è una sostanza chimica, si raccomanda cautela con l’utilizzo e, preferibilmente, l’uso di un metodo alternativo.
  • Detersivo piatti: ottimo per affrontare lo sporco più resistente, bisognerà diluirne un cucchiaino in 500 ml di acqua calda e poi passare il composto attraverso una spugnetta sul vetro.
  • Ammoniaca: si tratta di un agente pulente potente, particolarmente efficace contro sporco ostinato e residui grassi. Tuttavia, richiede precauzioni specifiche, come l’utilizzo di guanti protettivi e il mantenimento di un’adeguata ventilazione. Inoltre, non andrebbe mai usata ammoniaca pura, ma bisognerebbe preferire soluzioni diluite o prodotti contenenti ammoniaca. L’ammoniaca va usata in piccolissime quantità: basta un tappo di ammoniaca diluita in un litro d’acqua. La soluzione andrà poi trasferita in uno spruzzino e andrà applicata sui vetri, con particolare insistenza sulle aree particolarmente sporche, se necessario.
  • Ammorbidente: così come per l’ammoniaca, anche l’ammorbidente può essere usato per pulire i vetri. Basterà diluire un tappo di ammorbidente in una bacinella di acqua calda e immergervi un panno in microfibra che poi passeremo sulla superficie vetrata. Successivamente, bisognerà usare uno straccio pulito per asciugare e lucidare il vetro, assicurando la rimozione di qualsiasi residuo.

Menzioniamo anche due altre soluzioni che vengono da taluni consigliate ma su cui esprimiamo qualche perplessità sulla necessità di farvi ricorso:

  • Borotalco: utile per lucidare i vetri, si dovrà diluire un cucchiaio di bicarbonato in 350 ml d’acqua a temperatura ambiente, per poi trasferire il composto in uno spruzzino e passare il prodotto sulla superficie vetrata. Ricordarsi di asciugare bene il vetro alla fine dell’operazione di pulizia, al fine di rimuovere eventuali residui di polvere di talco.
  • Buccia di banana: per vetri particolarmente grassi, l’utilizzo di bucce di banana può sembrare insolito, ma è sorprendentemente efficace. Sfregare la parte interna della buccia sul vetro assorbe lo sporco e il grasso, preparando la superficie per una pulizia finale con i metodi sopra descritti. Si tratta quindi di un’operazione preliminare, che prepara il campo a una pulizia più approfondita.

Come pulire bene gli infissi

Ogni tipo di infisso richiede un approccio personalizzato. Per pulire gli infissi in legno, evitare detersivi aggressivi optando per un panno umido; per il PVC, uno sgrassatore leggero o detersivo per piatti diluito funzionerà alla grande. Infissi in alluminio o con meccanismi di chiusura possono beneficiare dell’uso di spugne in microfibra o vecchi spazzolini per dettagli più minuti.

Pulire i vetri con prodotti specifici

La scelta dei prodotti giusti è fondamentale per ottenere vetri scintillanti senza aloni. Finora abbiamo visto diverse soluzioni casalinghe. Esistono in commercio alcuni prodotti pensati per l’occasione e che potrebbero essere molto utili soprattutto per pulizie profonde.

Per i vetri leggermente sporchi, la combinazione di prodotti specifici con carta assorbente può fare miracoli. La tecnica consiste nel spruzzare il detergente da una distanza ottimale e poi pulire con movimenti circolari, assicurandosi di trattare prima l’esterno e poi l’interno del vetro per individuare eventuali residui ostinati. 

CLEAN&SHINE_ITA_FR_750ML

Clean&Shine di FILA Solutions è uno dei prodotti migliori sul mercato e che consigliamo per vetri e specchi. Contiene ingredienti biodegradabili, non è necessario risciacquare e, grazie alla sua formula delicata ad azione sgrassante, non lascia aloni. La confezione da 750 ml costa euro 5,60 iva esclusa. http://www.filasolutions.com

 


Pulizia dei vetri con il vapore

Il vapore rappresenta un’opzione ecologica e altamente efficace per la pulizia dei vetri, ideale per chi cerca una soluzione senza prodotti chimici. I pulitori a vapore, che presentano accessori dedicati per la pulizia del vetro, grazie alla loro capacità di generare calore e umidità, scompongono lo sporco e il grasso, facilitando la rimozione di aloni e residui. Sono particolarmente indicati per persone con allergie, in quanto il vapore elimina acari e migliora la qualità dell’aria interna.

 

Sistemi automatici di pulizia

Per vetri difficilmente accessibili, esistono dispositivi automatizzati che, attraverso un sistema di aspirazione, si adattano alla superficie del vetro, pulendola efficacemente. Sebbene utili, questi dispositivi tendono ad essere lenti e consumare energia, quindi è consigliabile limitarne l’uso a situazioni specifiche.

 

Consigliamo di valutare con attenzione il dispositivo eventualmente da acquistare, perché ci sono prodotti che risultano meno efficaci dei metodi precedentemente descritti o non funzionano a dovere. Possono però risultare utili per alcuni casi specifici e possono svolgere il proprio lavoro in maniera più che buona, ma seguendo con attenzione le istruzioni. L’importante è non farsi convincere da prezzi di acquisto troppo bassi.

 

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