Come sverniciare il legno e riportarlo al naturale

Come riportare alla luce la bellezza delle essenze al naturale? Ci sono diversi modi per sverniciare il legno, da preferire a seconda del tempo a disposizione e della vernice da rimuovere.

Monica Mattiacci
A cura di Monica Mattiacci
Pubblicato il 13/07/2024Aggiornato il 13/07/2024
come sverniciare il legno

Sverniciare il legno per riportarlo al colore naturale permette di far riapparire essenze e venature di legni di mobili ed infissi, spesso coperti da mani e mani di vernice sovrapposte nel corso degli anni.

Quando gli strati sono troppi e la vernice comincia a scrostarsi, diventa necessario rimuovere totalmente le vecchie pitture per poter verniciare di nuovo il legno. Può capitare però che si scopra che il mobile al naturale sia ancora più bello e che – soprattutto in questo periodo – risponda maggiormente al gusto e alle tendenze attuali sia per l’estetica, sia per l’esigenza di contribuire con una maggiore sostenibilità degli arredi e delle finiture della casa, limitando per esempio quando possibile il ricorso a vernici o prodotti chimici evitabili.

Foto Pexels

Riportare il legno al naturale: i consigli della decoratrice

Samantha Ceccobelli, decoratrice, ci spiega come procedere per riportare il legno al naturale

La sverniciatura va eseguita con una cura particolare, per togliere qualsiasi traccia di colore senza danneggiare o maltrattare ulteriormente la superficie del legno.

I metodi a disposizione sono molti e la scelta dipende dal tempo a disposizione, dal tipo di superficie da trattare (piana, lavorata, intagliata… ), oltre che dal tipo di vernice da rimuovere e dal suo spessore.

Alcune vecchie vernici risultano particolarmente tossiche e quindi bisogna evitare di inalare esalazioni, ad esempio se si usa l’apposito phon o gli sverniciatori chimici, o polveri, nel caso della carteggiatura. Perciò, per non rischiare irritazioni o intossicazioni, è importante proteggere gli occhi e le vie respiratorie con occhiali e mascherine durante queste operazioni e lavorare all’aperto o in ambienti ben ventilati.

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Vediamo nello specifico tutti i vari modi in cui si può sverniciare il legno, con prodotti e strumenti acquistabili in qualsiasi ferramenta o colorificio.

Come sverniciare il legno

Con la paglietta di metallo

Si tratta di matassine abrasive di lana metallica, solitamente acciaio, disponibili in grane diverse (grossa o fine). Per le operazioni di sverniciatura è adatta la grana grossa ma è un’operazione lenta e abbastanza faticosa ed è quindi consigliabile usarla per rimuovere strati sottili di vernice su piccole superfici delicate e seguire le venature del legno.

Con la carta vetrata o abrasiva

La carta vetrata è un supporto, di solito di carta, su cui sono incollati dei granuli di materiale abrasivo (vetro, ossido di alluminio..) Di varie dimensioni. Più le dimensioni di questi grani sono grandi e più la carta vetrata è abrasiva e aggressiva sulle superfici.
Per velocizzare il lavoro manuale, si inizia sempre con una grana grossa (per es. 60) Se lo strato da rimuovere è molto spesso, per poi procedere con grane via via più fini; media (da 80 a 100), medio-fine (da 120 a 150), fine (da 180 a 240), extra-fine (da 240 a 1000). Per sverniciare il legno può bastare arrivare alla n. 360.
Anche in questo caso serve olio di gomito ma è un metodo alla portata di tutti per praticità ed economicità.

Con la levigatrice

La levigatrice è uno strumento elettrico adatto alle superfici ampie e piane, come infissi, porte, piani di tavoli e mobili squadrati. Ne esistono di vari tipi e dimensioni, con accessori che permettono di arrivare anche in punti poco raggiungibili come gli angoli. E’ un metodo pratico e veloce per sverniciare il legno ma è consigliabile collegare la levigatrice ad un aspiratore (anche una comune aspirapolvere) per limitare la diffusione delle polveri.
Per le superfici lavorate, si può ricorrere ad un comune trapano con l’accessorio adatto alla levigatura di legni intagliati.

Con lo sverniciatore

Lo sverniciatore (o remover) è un prodotto chimico, liquido o in gel, che rimuove gli strati di vernice intervenendo sulla loro adesione alla superficie. Dopo averlo steso con un pennello ed averlo fatto agire per il tempo di posa necessario e indicato sulla confezione, la vernice si solleva ed è possibile rimuoverla con una spatola.
I prodotti ad acqua sono meno tossici ma richiedono tempi più lunghi ma, anche in questo caso, è comunque sempre consigliato usare gli sverniciatori in ambienti molto aerati o ancora meglio all’aperto.

Con la sabbiatrice

La sabbiatrice è uno strumento che è possibile anche noleggiare nei punti vendita più specializzati in materiali per bricolage e che permette di sverniciare in modo velocissimo ed molto efficace.
Si tratta di uno spruzzatore che viene riempito con della sabbia e collegato ad un compressore. La sabbia che viene sparata sulla vernice a distanza ravvicinata stacca immediatamente gli strati di pittura anche dalle superfici più intagliate e lavorate.
Bisogna proteggere bene occhi e vie respiratorie e considerare che si tratta di un metodo che sporca molto sia con la sabbia che con i resti della pittura.

Con il termosoffiatore

Il termosoffiatore non è altro che un grande phon professionale che scalda la vernice facendola raggrinzire e sollevare, come nel caso dello sverniciatore chimico ma senza l’utilizzo di alcun prodotto. Una volta distaccata, è possibile rimuovere la vernice con una spatola.
E’ uno strumento economico e versatile, utile per rimuovere anche cera o vecchi adesivi.

Indipendentemente dal metodo che si sceglie, è consigliabile rifinire il lavoro con una paglietta d’acciaio a grana fine per levigare perfettamente il legno e preparalo alla stesura di una cera neutra.
La cera nutre il legno e lo protegge creando una patina che ne ravviva anche il colore. Stendete la cera con un pennello, fatela asciugare e poi strofinate la superficie con un panno di lana che con il calore scioglie la cera e apre le fibre del legno, facilitando l’operazione.

Foto Pexels

 

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