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Lo smudge, o smudge stick, è composto da un piccolo fascio di erbe aromatiche perfettamente essiccate e legate con un filo naturale. Per utilizzarlo basta accenderne un’estremità con una fiamma, che poi si spegne subito dopo soffiandoci sopra, quindi lo si appoggia su un recipiente resistente al calore, dove le erbe continueranno la loro combustione, sprigionando nell’ambiente i fumi balsamici. In origine, veniva usato dai nativi americani nei rituali di purificazione e guarigione. Oggi è proposto per profumare e depurare gli ambienti in modo assolutamente naturale. E anche come l’incenso, per favorire la pratica della meditazione e per aiutare a creare le “vibrazioni” giuste per attirare saggezza, guarigione, longevità e prosperità. Ormai gli smudge si trovano in vendita già pronti (nelle erboristerie soprattutto), ma può essere divertente realizzarli in casa, associando erbe e fiori diversi in base alla stagione o al profumo.
Le piante da usare nello smudge
Lo smudge originale è composto essenzialmente da un tipo particolare di salvia, Salvia apiana, detta anche salvia bianca, un’erba considerata sacra dai nativi americani. L’odore della salvia (noi usiamo la salvia di uso comune in cucina, Salvia officinalis) ha proprietà antisettiche, ma può non essere particolarmente gradito. In tal caso può essere sostituito o affiancato ad altre erbe balsamiche profumate, come la lavanda, il rosmarino, l’alloro o il cedro, ma anche maggiorana, melissa, menta, basilico, rosa e artemisia. Come per tutti gli stimoli olfattivi, l’importante è sperimentare, fino a trovare la combinazione che risulta più gradevole. Per questo motivo, non ha molto senso dare “dosaggi” specifici per le diverse erbe, in quanto la gradevolezza dell’insieme dipende dai gusti personali di ciascuno.
Come fare uno smudge
Le erbe si raccolgono con gli steli lunghi 15-20 cm, al mattino nelle giornate asciutte e quando sono nel loro momento balsamico ideale, ossia ben sviluppate e più ricche di principi attivi. Quindi si compongono piccoli mazzi, mettendo le erbe tutte nello stesso senso e si legano con filo naturale per tutta la lunghezza dello smudge. L’operazione di legatura dovrebbe essere fatta prima di essiccare le erbe, perché lavorando con erbe già secche si rischierebbe di frantumarle. In questo modo invece si ottengono mazzetti di erbe che, una volta essiccati, saranno già pronti da usare. Si può adoperare del semplice filo di cotone o di altra fibra naturale abbastanza resistente ma sottile, tenendo presente che la legatura brucerà insieme al resto.
Come spegnere lo smudge
Quando si vuole utilizzare lo smudge, basta accenderne un’estremità con una fiamma e spegnerla subito dopo soffiandoci sopra, mentre le erbe continuano la loro combustione. Per purificare gli ambienti si muove lo smudge in senso orario nel locale, aprendo infine le finestre per consentire al fumo di uscire. Infine, si lascia terminare la combustione ponendo il bastoncino in un recipiente resistente al calore (meglio se in pietra), in un luogo sicuro, dove non possa essere rovesciato da bambini e animali domestici.
Si ringrazia per la consulenza Sofia Cerrano di Piante Innovative, http://www.pianteinnovative.it