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La microfibra è un tessuto sintetico molto utilizzato per rivestire i divani perché è resistente e difficile da macchiare; ciò non toglie che debba essere pulito regolarmente, prima con un aspirapolvere per togliere polvere e briciole, poi con un panno inumidito con acqua tiepida e aceto bianco o con un detergente delicato.
In caso di macchie, i rimedi possibili sono diversi: si può puntare su un prodotto specifico per la microfibra, ma anche sulla forza smacchiante dell’aceto bianco o del bicarbonato, utile anche per rimuovere gli odori più fastidiosi e persistenti.
Tipologie di divano in microfibra
La microfibra è composta da fibre molto sottili, spesso in nylon o poliestere. Si tratta di un materiale resistente, esteticamente bello, morbido al tatto (la sua consistenza è simile a quella della pelle scamosciata) e disponibile in un’ampia gamma di colorazioni. Offre molti vantaggi anche dal punto di vista pratico, cosa che rende la microfibra ideale anche per rivestire i divani: la compattezza delle sue fibre, ad esempio, impedisce la penetrazione dei liquidi e rende quindi più difficile la formazioni di macchie superficiali. La microfibra è inoltre antibatterica ed anallergica; proprio per questo motivo è un tipo di rivestimento consigliabile per un divano per tutta la famiglia. La sua pulizia, inoltre, è abbastanza semplice, ma deve comunque essere effettuata in maniera regolare.
Come ogni tipologia di tessuto, in commercio si trovano diverse tipologie di microfibra, che si distinguono principalmente per resistenza, spessore del materiale e tipologia di fibre. In genere il processo di lavorazione della microfibra, che si chiama microfilatura, può essere effettuato con fibre acriliche, di nylon, di rayon e di poliestere oppure combinando insieme due o più di queste fibre. Proprio per questo motivo, sull’etichetta del prodotto finito si troverà la percentuale delle fibre usate, ad esempio 20% poliestere e 80% nylon. A seconda di come viene lavorata, si può intrecciare e tessere la microfibra in modi diversi, ottenendo tessuti opachi o cangianti, dall’effetto scamosciato oppure dalla texture simile al velluto.
Metodi
La cosa migliore prima di apprestarsi a pulire il divano in microfibra è quella di leggere le istruzioni del produttore perché ogni divano potrebbe avere specifiche diverse riguardo ai detergenti da utilizzare o da non utilizzare: rispettarle aiuterà a mantenere il divano bello e integro a lungo. In generale, però, si può prima di tutto procedere ad una pulizia superficiale di briciole e polvere con un aspirapolvere dotato di una apposita bocchetta per tappezzeria, procedendo delicatamente ma in modo da raggiungere anche gli angoli più nascosti.
Il secondo step consiste nel rimuovere le macchie: la microfibra non è un tessuto che si macchia facilmente, ma è importante agire tempestivamente. Le macchie possono essere rimosse con un panno bianco e pulito imbevuto con acqua tiepida e sapone e ben strizzato; con questo bisogna tamponare delicatamente la macchia, evitando di strofinare per non rischiare di allargarla. È poi importante asciugare bene, assorbendo con un asciugamano pulito tutta l’umidità residua. Per una pulizia più approfondita si può poi usare una spazzola a setole morbide con cui massaggiare delicatamente il tessuto in modo da eliminare la sporcizia che si può essere accumulata tra le fibre senza danneggiare il tessuto.
Con l’aceto bianco
Una volta tolta la polvere dal divano, si può procedere sia con detergenti specifici per la microfibra sia con ingredienti naturali come ad esempio l’aceto bianco. Basterà diluire un bicchiere di aceto bianco in un litro di acqua circa e strofinare delicatamente con un panno morbido tutta la superficie del divano, senza dimenticare fessure e angoli nascosti. In caso di macchie, questa soluzione può essere applicata solo sulla macchia, tamponando delicatamente.
Bicarbonato di sodio per macchie e odori
Per le macchie più ostinate e per rimuovere gli odori dalla microfibra si può usare il bicarbonato di sodio: sarà sufficiente cospargerlo sulle zone interessate, lasciarlo agire per qualche ora e poi rimuoverlo con l’aiuto dell’aspirapolvere. Questa è una buona soluzione per profumare il divano.
Per le macchie più ostinate si può creare un composto di acqua e bicarbonato e applicarlo sulla macchia, lasciando agire per una decina di minuti. Dopo averlo rimosso con un panno umido, bisogna asciugare bene il divano con l’aiuto di un asciugamano pulito o del phon.
Pulire il divano in microfibra con il vapore
Per pulire e disinfettare il divano in microfibra si può sfruttare la forza del vapore, usando quindi la vaporella o la scopa a vapore. Il vapore, infatti, è un metodo efficace e sicuro per rimuovere lo sporco, le macchie e gli acari dal tessuto del divano, dal momento che penetra in profondità nelle fibre per sciogliere lo sporco ed eliminare i batteri. Bisogna però procedere con attenzione per non rischiare di provocare danni.
La prima cosa da fare è sempre quella di rimuovere tutti gli oggetti presenti sul divano e anche i cuscini del sedile; con un aspirapolvere, poi, bisogna aspirare ogni zona del divano per eliminare sporcizia, briciole e polvere. Il passaggio successivo può prevedere il trattamento delle macchie più visibili con aceto, bicarbonato oppure con un detergente delicato o specifico per la microfibra. A questo punto si può cominciare con la pulizia a vapore, impostando lo strumento sulla modalità tappezzeria e passandolo su tutto il divano.
Come pulire il divano in tessuto con coperchio
Per una pulizia rapida del divano si può immergere un canovaccio pulito in acqua tiepida in cui sia stato disciolto un po’ di detergente neutro o di aceto; dopo averlo strizzato bene si può annodare intorno al coperchio di una pentola, facendolo passare attraverso il foro del manico per poterlo impugnare meglio. A questo punto si può cominciare a pulire il divano con movimenti circolari oppure dal centro verso l’esterno, senza dimenticarsi di farlo asciugare alla perfezione.
Come pulire il divano a secco
Se il divano in microfibra richiede una pulizia a secco oppure non presenta macchie evidenti, si può scegliere tra molti prodotti che non richiedono l’uso di acqua, che spesso si presentano sotto forma di schiume o di polveri.
Per prima cosa è sempre necessario aspirare accuratamente il divano per eliminare lo sporco superficiale, poi si può passare alla pulizia a secco. Le indicazioni sull’etichetta del prodotto scelto sono da seguire alla lettera per evitare di danneggiare il tessuto, anche se una prova su una piccola zona nascosta del divano è sempre d’obbligo; se non ci si sente sicuri di come procedere ci si può rivolgere ad un professionista.
In generale, il prodotto deve essere applicato sulla zona da trattare direttamente oppure con l’aiuto di un panno morbido da passare sulla zona da pulire, procedendo zona per zona. Un risultato simile si può ottenere cospargendo uno strato sottile di bicarbonato di sodio sul divano, lasciandolo agire per qualche tempo e poi rimuovendolo con una spazzola dalle setole morbide, insistendo maggiormente sulle aree macchiate.
Macchie
La microfibra non si macchia facilmente, ma quando vi cadono sopra sostanze che lo possono sporcare sarebbe bene agire rapidamente per non farle penetrare nel tessuto.
Purtroppo i piccoli incidenti capitano: come pulire il caffè dal divano, oppure macchie di vino, cioccolato o altri cibi? In questo caso si può procedere con una miscela di acqua e aceto bianco oppure cospargendo la macchia con del bicarbonato, da lasciar agire per poi spazzolarlo via accuratamente con una spazzola dalle setole morbide.
L’aceto bianco può essere un buon alleato anche quando si tratta di pulire il sangue dal divano, ricordandosi in questo caso di usare dell’acqua fredda per non far fissare il sangue sul tessuto; in alternativa si può usare del detergente delicato direttamente sulla macchia di sangue.
Per pulire le macchie di vomito dal divano e rimuovere anche l’odore si può procedere prima di tutto rimuovendo i residui solidi e la maggior parte del liquido con l’aiuto di materiale assorbente come carta da cucina o canovacci, procedendo dall’esterno verso l’interno per evitare che la macchia si propaghi e penetri in profondità nel tessuto. Si può poi tamponare la macchia con dell’acqua tiepida in cui sia stato sciolto un po’ di detergente delicato, ripetendo questo passaggio più volte con panni sempre puliti. Dopo aver asciugato il divano, si può cospargere la zona con del bicarbonato di sodio da lasciar agire per alcune ore o per tutta la notte per poi spazzolarlo via; questo aiuterà a rimuovere l’odore.
Se invece il cane ha fatto la pipì sul divano, come pulire? Se la macchia è fresca si deve innanzitutto tamponare per rimuovere più liquido possibile, per poi passare sulla zona interessata un panno imbevuto con acqua e detergente delicato oppure acqua e aceto. Anche in questo caso, lasciar agire sulla macchia asciutta del bicarbonato di sodio aiuterà a rimuovere sia la macchia che l’odore. Lo stesso procedimento si può utilizzare se ci si chiede come pulire il divano dalla pipì del gatto.