Come pulire i termosifoni all’interno e all’esterno: tecniche e consigli pratici

Un'attività necessaria che serve a garantire efficienza e a ridurre il consumo energetico.

Redazione digital
A cura di Redazione digital
Pubblicato il 12/10/2024Aggiornato il 12/10/2024
Come pulire i termosifoni all’interno e all’esterno: tecniche e consigli pratici

I radiatori raccolgono polvere e sporcizia, influenzando negativamente la qualità dell’aria interna e peggiorando la salute respiratoria di chi vive in quegli ambienti, soprattutto per quanto riguarda bambini e persone allergiche. La pulizia dei termosifoni serve a mantenere un ambiente domestico salutare in pochi semplici passaggi. Vediamo quali.

Cosa fare prima di accendere i termosifoni

La prima cosa da fare prima dell’accensione, è la pulizia della superficie esterna e interna.

  • La rimozione della polvere è il primo passo. Usate un pennello a manico lungo per spazzare via la polvere accumulata, soprattutto nelle fessure e negli angoli difficili da raggiungere. Questa fase preliminare è essenziale per preparare la superficie per una pulizia più approfondita.
  • Successivamente si lava il calorifero impregnando una spugna di una soluzione di acqua calda e sgrassatore e passandola delicatamente su tutta la superficie del termosifone. Risciacquare la spugna regolarmente e cambiare l’acqua, fino a quando il termosifone è pulito e l’acqua rimane limpida. Questa operazione permette di eliminare lo sporco e i residui oleosi che si possono accumulare nel tempo. 
  • A questo punto è fondamentale asciugare completamente il termosifone per prevenire la formazione di ruggine o macchie. Usare un panno in cotone asciutto per assorbire l’umidità residua e lasciare che il termosifone si asciughi completamente all’aria prima di riaccenderlo.

La pulizia dei termosifoni, da fare prima dell’accensione, va ripetuta anche successivamente, badando però di eseguire il lavoro negli orari in cui sono spenti.

Perché pulire regolarmente i radiatori è importante

Indipendentemente dalla stagione, mantenere puliti i termosifoni è fondamentale. Durante l’estate, quando i caloriferi sono spenti, si accumula polvere che può essere rilasciata nell’aria al primo utilizzo invernale. Una pulizia regolare previene questo problema, oltre a garantire una distribuzione uniforme del calore e ridurre i consumi energetici.

La polvere accumulata nei termosifoni può peggiorare significativamente la qualità dell’aria interna e anche la condizione di chi soffre di allergie. Inoltre, i termosifoni puliti garantiscono maggiore efficienza nell’erogazione del calore, riducendo così il consumo energetico e i costi di riscaldamento. Non si tratta quindi solo di un gesto di ordine domestico: pulire i termosifoni regolarmente è una pratica essenziale per la salute, l’efficienza energetica e il comfort abitativo.

Una manutenzione regolare garantisce un riscaldamento efficace e costante, riducendo i consumi e migliorando la qualità dell’aria domestica. E, sempre per evitare gli sprechi di preziosa energia, è importante evitare di coprire i termosifoni con copritermosifoni, tende o mobili, poiché ciò limita la circolazione dell’aria calda e riduce l’efficienza del riscaldamento, aumentando i consumi.

Quando pulire i termosifoni

I migliori periodi per la pulizia dei termosifoni sono la primavera e l’autunno, poco prima o dopo la stagione di utilizzo intensivo. Ciò assicura che i radiatori siano pronti a funzionare al meglio durante i mesi più freddi.

In inverno, invece, con un utilizzo più frequente dei radiatori, una pulizia più superficiale ma regolare è consigliata per eliminare la polvere in eccesso.

Tre passaggi fondamentali per la pulizia

L’intera procedura può essere sintetizzata in tre passaggi fondamentali:

  • Spolverare: rimuovere la polvere accumulata è il primo passo. Utilizzare strumenti come spazzole a setole morbide o aspirapolvere con appositi accessori può facilitare il raggiungimento dei punti più nascosti.
  • Lavare: una volta eliminata la polvere superficiale, è importante procedere con una pulizia più profonda. Prodotti naturali come sapone di Marsiglia o soluzioni di acqua e aceto possono essere efficaci.
  • Eliminare la ruggine: in presenza di vecchi termosifoni può essere necessario intervenire su eventuali segni di ruggine per preservare l’integrità e l’efficienza del radiatore.

Dopo la pulizia, è cruciale dedicarsi alla manutenzione straordinaria del sistema di riscaldamento, verificando la quantità dell’acqua, la pressione dell’impianto e rimuovendo l’aria dall’intero sistema. In caso di anomalie, è consigliabile rivolgersi a un professionista.

Pulizia interna dei radiatori: da fare prima

Nei moderni caloriferi le superfici sono lisce e di facile pulizia, ma in quelli vecchi la struttura è molto articolata, con parti interne in cui si annida facilmente la polvere e la cui cura e manutenzione è altrettanto importante di quella esterna. Quando ci si dedica a pulire i termosifoni, bisogna sempre iniziare dalla pulizia interna per evitare di sporcare poi l’esterno già trattato. La pulizia interna dei termosifoni richiede alcuni strumenti specifici per garantire un processo efficace e sicuro come scovolini speciali che riescono a raggiungere anche l’interno del termosifone.

Strumenti utili

Iniziare con la rimozione della polvere è il primo passo fondamentale. Questo processo impedisce che la polvere si diffonda nell’aria durante la pulizia umida, riducendo il rischio di allergie e problemi respiratori. Occorre equipaggiarsi anche degli strumenti più adatti, soprattutto se si vuole eseguire una pulizia più profonda e conoscere le giuste tecniche. Prima di andarle a vedere nel dettaglio, sintetizziamole in quest’elenco:

 
  • Con il phon: un metodo alternativo e sorprendentemente efficace per la rimozione della polvere è l’utilizzo di un asciugacapelli. Con questo strumento si può indirizzare la polvere verso un panno posizionato strategicamente, facilitando la pulizia.
  • Con l’aspirapolvere: ideale per raggiungere gli angoli più difficili, se equipaggiato con speciali ugelli, beccucci, spazzole a setole morbide è uno strumento prezioso, specialmente per termosifoni con molti dettagli e incavi. L’uso di strumenti come facilita la rimozione della polvere anche nelle zone più difficili da raggiungere. 
  • Con il vapore: utile per sciogliere lo sporco, eliminare macchie e prevenire la formazione di muffe, ma è poi necessario passare comunque un panno pulito e morbido per togliere sporco e polvere.

Tecniche e soluzioni

Dopo aver eliminato la polvere, si passa alla fase di lavaggio. Per la pulizia quotidiana, una miscela di acqua tiepida e sapone di Marsiglia è una scelta eccellente. Questa soluzione, delicata ma efficace, può essere applicata con una spugnetta, seguendo poi con un risciacquo e un’asciugatura con un panno morbido.

Per una pulizia più profonda, una soluzione composta da aceto, alcool e un po’ di detersivo per piatti è l’ideale. Questa miscela, più intensa, può essere spruzzata direttamente sui termosifoni, con particolare attenzione ai punti più ostinati. Dopo aver lasciato agire per alcuni minuti, si procede con la rimozione dello sporco utilizzando una spugna, per poi concludere con un risciacquo e un’asciugatura finale. 

Per termosifoni molto rovinati, si può considerare la rimozione della vernice vecchia e l’applicazione di una nuova mano di vernice resistente al calore. In alcuni casi, soprattutto per gli impianti più vecchi o complessi, potrebbe essere necessario rivolgersi a un professionista. Un tecnico specializzato può eseguire un lavaggio completo rimuovendo calcare, alghe e prevenendo la corrosione del sistema.

Quale pulizia a seconda del tipo di termosifone 

È necessario comunque fare un distinguo tra le diverse tipologie di radiatori. Infatti, prima della pulizia è essenziale identificare il materiale in cui sono realizzati i termosifoni. Questo aspetto influisce sulle tecniche e sui prodotti da utilizzare. I vecchi  termosifoni (in ghisa), ad esempio, richiedono un’attenzione più scrupolosa rispetto a quelli recenti, in alluminio o acciaio, che grazie alle loro superfici lisce e alla verniciatura, sono più semplici da manutenere.

La procedura include sempre la protezione di mobili vicini con fogli di giornale o teli, l’uso di acqua calda e detersivo, l’impiego di uno scovolino per le fessure più strette e, infine, l’asciugatura con un panno morbido.

Termosifoni in metallo (acciaio o alluminio)

I termosifoni in alluminio o acciaio verniciati, grazie alle loro superfici lisce e omogenee, sono generalmente più facili da pulire. Un panno umido e prodotti specifici per metalli possono essere sufficienti per rimuovere la polvere e lo sporco superficiale.

Anche l’aspirapolvere, specialmente con un beccuccio piatto e lungo, è un ottimo strumento per aspirare la polvere accumulata sul radiatore e nelle fessure, mentre l’asciugacapelli, impostato alla massima potenza e diretto nelle scanalature superiori del radiatore, può efficacemente rimuovere la polvere “non raggiungibile” o nascosta (è consigliato posizionare un asciugamano o un telo sul pavimento per raccogliere la polvere rimossa). Il piumino cattura polvere è ideale per eliminare residui leggeri.

I termosifoni in alluminio sono noti per la loro semplicità nella pulizia. In assenza di design complessi, l’uso di un panno elettrostatico per rimuovere la polvere è particolarmente efficace. In alternativa, una soluzione di acqua calda e sapone di Marsiglia, neutro e delicato, può essere utilizzata per una pulizia più profonda. Inoltre, l’utilizzo di un detergente generico o di alcool (sempre che il produttore ne ammetta l’utilizzo) per pulire le fessure rende il processo ancora più semplice.

Termosifoni in ghisa

I vecchi termosifoni in ghisa, spesso presenti nelle case d’epoca, richiedono una manutenzione accurata a causa della loro complessa struttura. Pulire i termosifoni in ghisa richiede un approccio più meticoloso, data la difficoltà di raggiungere le parti retrostanti alla parete.

È importante accertarsi di rimuovere la polvere da ogni angolo e fessura, prestando particolare attenzione alle parti più nascoste. Spazzole speciali, progettate per adattarsi a spazi ristretti, sono strumenti indispensabili. 

Pulitore a vapore 

Il pulitore a vapore, dotato di beccuccio stretto, offre un’efficace soluzione non solo per eliminare la polvere, ma anche per pulire e igienizzare in profondità. Dopo aver rimosso la polvere con un panno, il vapore viene applicato su tutta la superficie, seguito da un’asciugatura con un panno in cotone. Questo metodo previene efficacemente ruggine, muffa e l’accumulo di sporco. Questo metodo si rivela ancora più semplice per termosifoni con elementi tubolari, dove l’aspirapolvere potrebbe non essere facile da passare.

Igienizzare i termosifoni con aceto e alcol

Per una pulizia più approfondita e igienizzante, si può usare una soluzione di acqua e aceto o acqua e alcool. Dopo aver protetto pavimento e mobili e indossato guanti, occorre passare la soluzione con una spugna sul termosifone, per poi sciacquare e asciugare con un panno di cotone.

Rimuovere la ruggine 

Per la rimozione della ruggine dai termosifoni è fondamentale proteggere occhi e mani, specie se si utilizzano prodotti chimici. Ideali per questa operazione sono materiali abrasivi come carta vetrata, spugne abrasive o spazzole a setole metalliche. Prima di provare con apposito prodotto antiruggine, si può provare a mettere sulla parte da trattare una specie di composto pastoso fatto di sale e succo di limone, lasciando agire e poi strofinando con una spugna umida.

Come togliere i “baffi” dai muri

Le macchie sui muri, spesso causate dai termosifoni, richiedono un approccio specifico. Per rimuovere le tracce di polvere condensata, che formano quasi dei “baffi neri” sul muro, si può utilizzare una miscela di acqua tiepida e sapone di Marsiglia. In alternativa, una gomma da matita può essere utilizzata, sebbene richieda più tempo ed energia.

Una soluzione efficace è quella con il sapone di Marsiglia. Se il muro è rifinito con pittura lavabile, si può passare un panno morbido pulito, bagnato con la soluzione di acqua e sapone e strofinare delicatamente le macchie, ripassando lo straccio sciacquato e strizzato per rimuovere eventuali residui.

Per macchie più ostinate o ingiallimenti, una pasta di bicarbonato di sodio o un trattamento con acido citrico possono fornire risultati eccellenti, sempre che il muro abbia una finitura che può sopportare questo trattamento.

Inoltre, sempre in caso di ingiallimento, l’uso di uno sgrassante con aggiunta di bicarbonato o di una soluzione di acqua e candeggina può essere efficace.

Come far sfiatare i caloriferi

Operazione che dovrebbe essere eseguita prima della stagione fredda, quindi prima dell’accensione dei termosifoni, si può considerare come manutenzione dell’impianto e consiste nell’eliminazione di eventuali bolle d’aria, spesso causa di un cattivo funzionamento.

Infatti, se un termosifone non scalda in modo uniforme, potrebbe essere necessario “sfiatarlo”. Occorre munirsi di una bacinella resistente, fogli di giornale per proteggere il pavimento e una pinza o una chiave specifica per aprire la valvola. Quindi, bisogna disporre una bacinella direttamente sotto lo sfiato del termosifone e coprire il pavimento con un pezzo di giornale per assorbire eventuali fuoriuscite d’acqua. Una volta aperta la valvola va fatta uscire l’aria finché non esce un pochino di acqua. Quest’operazione, in un impianto autonomo, può far scendere la pressione nella caldaia; è utile verificarne il livello subito dopo.

Come prevenire sedimenti e calcare

Al termine della stagione invernale, è consigliabile impostare le valvole dei termosifoni al massimo per prevenire la formazione di sedimenti e calcare, assicurando un funzionamento ottimale nella stagione successiva.

 

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