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Riposare bene è fondamentale per il benessere psicofisico e, se la scelta del materasso, della rete e del cuscino sono fondamentali, anche una corretta manutenzione degli stessi aiuta a mantenerli performanti più a lungo. Come pulire il materasso? Un’operazione che sulla carta potrebbe sembrare complicata è in realtà abbastanza semplice: è necessario tuttavia avere un po’ di tempo e soprattutto gli strumenti adatti. Pulire i materassi correttamente, infatti, è importante quanto utilizzarli nel modo giusto.
Perché bisogna pulire il materasso
Il materasso è l’ambiente ideale per la proliferazione di acari, batteri e funghi, che possono causare allergie, irritazioni e problemi respiratori. Inoltre, il sudore, la polvere e le cellule morte della pelle che si accumulano sul materasso possono causare cattivi odori e macchie difficili da rimuovere.
Materassi trascurati possono quindi diventare l’habitat ideale per microbi nocivi, tra cui acari della polvere e muffa. Questi agenti possono prosperare in ambienti caldi e umidi, causando disturbi respiratori. Per evitarlo, è cruciale non solo mantenere il materasso pulito, ma anche adottare misure preventive come l’areazione regolare.
Forse non tutti sanno che un materasso non pulito può arrivare a contenere fino a 2 milioni di acari della polvere. Il numero di persone sensibili è in costante aumento: sono oltre 300 milioni gli individui nel mondo che soffrono di asma di cui circa tra i 200 e i 250 milioni in particolare di allergie: per l’OMS, le morti associate a questa malattia sono circa 180 mila ogni anno.
Pulire il materasso regolarmente, quindi, non solo migliora la qualità del sonno, ma anche la salute e l’igiene della casa.
Questi dati ci spiegano perché pulire il materasso risulti una delle operazioni di pulizia obbligate e più urgenti da effettuare periodicamente.
Come procedere per pulire bene il materasso
La pulizia del materasso non è solo una questione di estetica, ma un aspetto fondamentale per garantire un ambiente di riposo salubre e confortevole. Con semplici abitudini e una pulizia regolare, è possibile migliorare significativamente la qualità del sonno e la salute generale.
Prima di andare ad approfondire come pulire il materasso e con quali strumenti, andiamo a vedere in breve cosa serve per mantenere pulito un materasso. La cosa fondamentale è effettuare una pulizia profonda almeno una volta all’anno. Questo include la pulizia di cuscini e lenzuola a temperature elevate (almeno 60°C) per eliminare gli acari. Inoltre, si raccomanda una pulizia a secco semestrale per rimuovere polvere e sporco. Per gli allergici, l’aspirazione del materasso ogni due settimane e l’utilizzo di coperture isolanti lavabili sono pratiche altamente raccomandate.
Oltre alle pulizie profonde, sono importanti anche piccole abitudini quotidiane. Ad esempio, evitare di rifare il letto immediatamente dopo il risveglio e aprire le finestre permette all’umidità di evaporare, prevenendo la formazione di muffa. Queste semplici azioni contribuiscono a mantenere il materasso fresco e igienico.
È consigliabile pulire il materasso con un vaporizzatore a ogni cambio di stagione, evitando l’esposizione diretta al sole che può danneggiare le imbottiture. Il materasso è comunque solo un componente del sistema letto. Per una pulizia efficace, è fondamentale anche lavare regolarmente copricuscini e coprimaterassi, oltre a cambiare e igienizzare frequentemente le lenzuola. Infine, è bene ricordare che la durata consigliata per i guanciali è di circa 5 anni e di 10 anni per il materasso.
Come effettuare la manutenzione regolare dei materassi
Qui di seguito alcuni consigli sintetici su come mantenere belli e puliti i materassi in modo efficace e sicuro il più a lungo possibile. A seguire nel nostro articolo troverete ulteriori approfondimenti dei singoli argomenti.
Arieggiare il materasso
È importante arieggiare il materasso regolarmente, per evitare la formazione di muffe e cattivi odori. Basta togliere le lenzuola e il coprimaterasso e lasciare il materasso scoperto per alcune ore, preferibilmente al sole.
Aspirare il materasso
Il primo passo per pulire il materasso è aspirarlo con un aspirapolvere dotato di filtro HEPA, che cattura gli acari e la polvere. È importante aspirare sia la superficie del materasso che i lati e le cuciture.
Cambiare le lenzuola regolarmente
Per mantenere il materasso pulito e igienico, è importante cambiare le lenzuola almeno una volta alla settimana e lavarle a una temperatura di almeno 60 gradi.
Rimuovere le macchie
Rimuovere le macchie dal materasso se non ha un rivestimento sfoderabile e lavabile non è cosa semplice. A volte per togliere una piccola macchia si rischia di creare un alone più grande della macchia stessa. Considerando poi che ogni materasso è a sé, realizzato in materiali differenti, la cautela è fondamentale. Si consiglia quindi di fare sempre una piccola prova per vedere come il materiale reagisce al trattamento. Un tentativo si può fare utilizzando una soluzione di acqua e bicarbonato di sodio: basta spruzzarla sulla macchia e strofinare delicatamente con un panno umido. In alternativa, si può utilizzare un detergente specifico per materassi.
Eliminare gli odori
Per eliminare gli odori dal materasso, si può utilizzare il bicarbonato di sodio. Basta spargere il bicarbonato sulla superficie del materasso e lasciarlo agire per circa 4-5 ore, poi aspirare con l’aspirapolvere.
Come disinfettare il materasso dagli acari
Per garantire una durata media di circa dieci anni, è fondamentale una cura quotidiana del materasso. Ogni giorno, al risveglio, è consigliabile disfare il letto, sollevare e rinfrescare i cuscini, e distendere il coprimaterasso. Aerare la stanza per almeno 15 minuti contribuisce a eliminare gli acari.
L’umidità notturna favorisce la proliferazione degli acari. Per questo, è opportuno esporre frequentemente la biancheria da letto al sole per asciugarla. Lavare lenzuola e coprimaterasso in lavatrice a temperature di almeno 60 gradi (anche 90 per il cotone) è essenziale, con un cambio consigliato almeno una volta alla settimana.
Oltre alla routine quotidiana, il materasso richiede una pulizia più approfondita. Si consiglia, ove possibile, di portare i materassi all’aperto ogni due settimane, sbattendoli energicamente e pulendo accuratamente cuciture e incavi per rimuovere polvere e residui. Utilizzare aspirapolvere, preferibilmente con spazzole a vapore, assicura un’igiene profonda. È importante lasciare asciugare il materasso completamente prima di rifare il letto.
Se si vogliono utilizzare rimedi naturali, il tea tree oil è un potente repellente per gli insetti, fra cui gli acari. Si può metterne qualche goccia su un panno pulito e asciutto e passarlo sul materasso e attendere che l’odore penetrante passi prima di rifare il letto. Alcuni apparecchi a vapore, poi, consentono di inserirne qualche goccia nell’acqua: il vapore ne avrà il caratteristico odore e lascerà il materasso pulito e igienizzato.
Come pulire il materasso
Oltre alla quotidiana (e possibilmente prolungata) apertura delle finestre per arieggiare la stanza dove si dorme e il materasso, una regolare pulizia del materasso può essere eseguita con una spazzola morbida.
Qualora poi esso sia dotato di rivestimento con cerniera per la sfoderabilità, questo andrebbe lavato ogni 1-2 anni seguendo le indicazioni sull’etichetta per quanto attiene temperatura e modo di lavaggio, con strizzatura a mano o centrifuga blanda (non oltre gli 800 giri), senza candeggio, asciugatrice e stiratura.
Arieggiare il materasso per disperdere l’umidità del corpo
Attraverso la sudorazione, di notte, il corpo rilascia una certa quantità di liquidi. Per questo è fondamentale far prendere aria alla camera da letto e al materasso, sul cui rivestimento – in caso di eccessiva umidità ambientale – possono anche crearsi muffe e batteri. La dispersione dell’umidità è auspicabile anche per il benessere e il comfort e per contrastare la presenza di acari. Arieggiando, se su alcuni materiali i raggi del sole sono benefici, come sui materassi a molle con imbottiture in lana o cotone, occorre invece evitare i raggi diretti del sole sul massello in lattice o poliuretano espanso.
Inoltre, con tempistiche diverse a seconda della tipologia di materasso, viene consigliato di ruotarlo o capovolgerlo, o entrambe le cose oppure nessuna, soprattutto nei primi mesi dall’acquisto per far sì che le imbottiture e i materiali interni si assestino per un riposo ottimale. Quindi al momento della scelta, oltre alle caratteristiche legate al differente tipo di supporto, alla maggiore o minore rigidità, anche il tipo di manutenzione ottimale può essere un elemento da considerare per la decisione per un materiale piuttosto che un altro.
Si può pulire il materasso con il vapore?
È possibile usare il vapore 100 gradi per igienizzare il materasso? La risposta è sì, l’importante è che il vaporetto resti a una distanza di almeno 10/15 cm dalla superficie del materasso (sia che si tratti di modelli in memory che a molle insacchettate) e che il rivestimento di quest’ultimo non sia realizzato con filamenti termolabili. In questo modo si eliminano acari e batteri.
Quali strumenti per pulire i materassi
Alcuni apparecchi sono espressamente progettati per pulire i materassi (e in generale gli imbottiti) e riescono a eliminare gli allergeni che vi si insidiano. Tutti agiscono grazie a una potente aspirazione con tecnologia ciclonica che offre una elevata efficienza di separazione della polvere e quindi una migliore pulizia.
Alcuni modelli però sono dotati anche di lampada germicida UV-C che può eliminare fino al 99,9 % di batteri, allergeni e acari della polvere e prevenirne la formazione futura. Altri hanno una efficacia così elevata da aspirare in profondità anche nel primo strato del materasso rimuovendo particelle fino a 0,3 micron di diametro: cellule morte della pelle, acari e relative uova vengono risucchiati nel motore a centrifuga dell’aspiratore, separati dall’aria dove galleggiano e restano chiusi nel serbatoio sigillato. In questo modo la macchina funziona anche da filtro.
In altri casi invece si può optare per tradizionali modelli di aspirapolvere a traino corredati di una particolare spazzola o bocchetta che consente una buona pulizia dei materassi e dei punti difficilmente accessibili tra gli stessi e il telaio del letto.
Come pulire il materasso con gli aspirapolvere con i raggi UV
Negli ultimi tempi la pulizia e la disinfezione di ambienti domestici hanno raggiunto un nuovo livello con l’introduzione degli aspirapolvere dotati di lampade UV. Questi dispositivi non sono soltanto efficaci nell’aspirare polvere e detriti, ma offrono anche una potente funzione di sterilizzazione. Utilizzando l’emissione di raggi ultravioletti, sono in grado di eliminare fino al 99% di acari, batteri e allergeni presenti su varie superfici.
Questi aspirapolvere UV rappresentano un valido alleato nella pulizia di numerose superfici in casa. Oltre a materassi e cuscini, sono estremamente efficaci su tappeti, coperte, divani, tende e moquette. La loro versatilità li rende indispensabili in ogni abitazione, contribuendo a creare un ambiente domestico più sano e igienico.
Uno degli aspetti più apprezzati di questi aspirapolvere UV è il loro design intuitivo. Risultano generalmente leggeri e facili da manovrare, sono dotati di manici ergonomici che ne facilitano l’uso. La lunghezza del cavo d’alimentazione, che di solito supera i due metri, consente una maggiore libertà di movimento, rendendoli ideali per raggiungere anche gli angoli più difficili. Inoltre, sono spesso equipaggiati con un display che monitora costantemente il funzionamento della lampada UV, garantendo un utilizzo sicuro ed efficiente.
Manutenzione materassi: una per ogni tipo
Abbiamo chiesto agli esperti della bedding culture di PerDormire quale sia la corretta manutenzione per i materassi, anche a seconda delle diverse tipologie. Spesso, subito dopo l’acquisto del materasso, si seguono scrupolosamente i consigli di uso del produttore, per poi dimenticarsene col passare del tempo. Invece, una corretta manutenzione è veramente importante per conservare al meglio la qualità dei componenti e delle lavorazioni e anche per non compromettere il sostegno.
Gli esperti della bedding culture di PerDormire ci spiegano, in linea generale, la manutenzione dei diversi modelli a seconda della tipologia di materasso.
Materassi in poliuretano
Il poliuretano dei materassi è un materiale che deriva dalla famiglia dei poliuretani flessibili, inventato più di 60 anni fa. Grazie alla moderna tecnologia, si sono ottenuti poliuretani espansi flessibili ecocompatibili nei quali l’agente espandente è l’acqua. Il materasso di poliuretano offre anche densità personalizzabile: più la densità è alta, più il materasso è in grado di reggere pesi elevati, distribuendo in modo uniforme la pressione esercitata dalle varie parti del corpo.
Un’altra caratteristica importante è l’elevata indeformabilità. Il materasso in poliuretano va usato su basi a piano rigido ben areate o reti a doghe. Soprattutto per i primi 3 mesi dall’acquisto, ruotare periodicamente il materasso in senso antiorario. Capovolgerlo ogni 15 giorni solo se il modello acquistato non presenta materiali diversi sui due lati oppure se si desidera cambiare espressamente il materiale su cui riposare.
Materassi in lattice
Il lattice da cui è ricavata la schiuma per i materassi è estratto da una pianta attraverso l’incisione della corteccia e la raccolta del latte che ne scaturisce. La schiuma di lattice deriva dalla vulcanizzazione del “latte di lattice”. Va usato anch’esso su basi a piano rigido ben areate o reti a doghe. Ruotare il materasso in senso antiorario e capovolgerlo ogni 15 giorni. Aerare il materasso per circa un’ora almeno una volta la settimana per ostacolare il ristagno di umidità.
Materassi a molle
Questo tipo di materasso, in cui ogni molla è integrata in un sistema collettivo, ha beneficiato dell’innovazione tecnologica per offrire a sua volta un migliore comfort rispetto ai modelli del passato, pur se non paragonabile a quello ottenuto con le molle insacchettate singolarmente o con sistemi a molle speciali che garantiscono un livello più sofisticato di sostegno. Ruotare per i primi 3 mesi dall’acquisto il materasso a molle in senso antiorario e capovolgerlo ogni 15 giorni solo se il modello acquistato non presenta materiali diversi sui due lati oppure se si desidera cambiare espressamente il materiale su cui riposare.
Materassi a molle insacchettate
Questa tipologia è dotata di numerose molle (che nei modelli di PerDormire vanno da un minimo di 300 circa fino ad arrivare a circa 1.500 con una superiore qualità del materasso), ognuna delle quali è contenuta in un sacchetto e indipendente dalle altre, così che se si crea una pressione in un punto non si deforma l’intero materasso ma solo la zona interessata.
Alcuni modelli a molle insacchettate offrono anche sostegno a zone differenziate (a seconda della diversa durezza dei vari diametri dell’acciaio).
Per garantire un sostegno ancora più anatomico e un comfort generale, in alcuni modelli lo strato a molle insacchettate è sormontato da uno strato in memory visco-elastico. Soprattutto per i primi 3 mesi dall’acquisto, ruotare periodicamente il materasso in senso antiorario. Capovolgerlo ogni 15 giorni solo se il modello acquistato non presenta materiali diversi sui due lati.
Materassi in schiuma poliuretanica e Memory visco-elastico
Questi materiali abbinati (base o parte centrale in poliuretano flessibile e strato superiore in visco-elastico) offrono un maggiore comfort poiché ogni parte del corpo è supportata in funzione del peso e della pressione esercitata e non si è costretti quindi a posture innaturali, che obbligano i muscoli a contrarsi per sostenere collo e schiena nelle zone lombari e cervicali. Il materasso risulta accogliente e la caratteristica del “ritorno lento” consente allo strato di rivestimento di mantenere nel tempo la forma iniziale.
Il materasso in schiuma poliuretanica e visco-elastico va impiegato su basi a piano rigido ben areate o reti a doghe. Per un uso corretto, riposare sempre dalla parte del visco-elastico, indicata in genere sull’etichetta del materasso. Ruotare periodicamente il materasso in senso antiorario, soprattutto per i primi 3 mesi dall’acquisto. In genere non occorre capovolgere il materasso.
Materassi con specifiche tecnologie in combinazione a sistemi diversi
Esemplare il caso dei materassi realizzati con la tecnologia Octaspring®, che abbina una base a molle indipendenti in acciaio rivestita, uno strato superiore di molle ottagonali in schiuma, 3 zone con portanza differenziata e uno spessore sottile di poliuretano flessibile di 3 centimetri.
Così concepito, il materasso distribuisce il peso del corpo su centinaia di punti di comfort favorendo il rilassamento delle fasce muscolari.
Inoltre, ogni molla ottagonale funziona come un mini-soffietto che espelle il calore in eccesso e aspira aria fresca e secca: la costante circolazione dell’aria che ne deriva garantisce un’aerazione 8 volte maggiore rispetto ad altri modelli. La specifica tecnologia di realizzazione permette di ridurre drasticamente la manutenzione del prodotto che non richiede alcuna rotazione, perché le zone di portanza (testa, centro e gambe) sono simmetriche e con la rotazione il comfort rimarrebbe invariato.
Come pulire il materasso da macchie gialle
Il materasso può ingiallire per diversi motivi, tra i quali il sudore, l’urina, e l’uso di prodotti cosmetici o alimentari. Queste sostanze non solo macchiano il materasso, ma possono anche generare odori sgradevoli e creare un ambiente favorevole per acari e muffe.
Per mantenere il materasso pulito e igienico, è fondamentale adottare abitudini quotidiane come quelle sopra riportate (aerare la stanza e cambiare regolarmente la biancheria, in primis). Un’attenta pulizia periodica è essenziale per eliminare gli acari e prevenire la formazione di macchie.
Le macchie gialle causate da sudore, urina o altri liquidi possono essere trattate efficacemente con detergenti enzimatici o soluzioni casalinghe come le soluzioni di acqua e bicarbonato di sodio. Si raccomanda sempre cautela e di fare una piccola prova per evitare che la cura sia peggio del problema: a volte la macchia piccol diventa un alone grande. Per applicare questi prodotti, è consigliabile usare un panno umido e tamponare delicatamente la zona interessata. Dopo l’applicazione, rimuovere il prodotto con un panno umido pulito e attendere sempre la perfetta asciugatura.
Tuttavia, è importante valutare la qualità e il materiale del materasso prima di applicare qualsiasi trattamento. Per trattare macchie recenti, si può creare una miscela di perossido di idrogeno (25 cl), sapone liquido per piatti (2-3 gocce), bicarbonato di sodio (3 cucchiai) e succo di limone. Applicare sempre con gli accorgimenti già menzionati la soluzione sulla macchia e lasciar agire prima di rimuovere con un panno umido.
Per prevenire la formazione di macchie gialle, è consigliato utilizzare un coprimaterasso protettivo e cambiare regolarmente la biancheria da letto. In caso di macchie persistenti o vecchie, si può ricorrere a servizi professionali di pulizia del materasso per una rimozione efficace e sicura.
Come pulire il materasso dalla pipì
È cruciale intervenire immediatamente sulle macchie di urina per prevenire l’asciugatura e la diffusione di odori sgradevoli. Sia in presenza di bambini che di adulti, è essenziale controllare lo stato del materasso al risveglio per un trattamento rapido ed efficace.
In caso di macchie umide, è consigliabile tamponare l’area con un panno morbido per rimuovere l’eccesso di liquido. Successivamente, si dovrebbe applicare un detergente o una soluzione naturale per eliminare l’alone e gli odori. Una volta trattata la macchia, il materasso va ben asciugato, possibilmente all’aria o con un phon durante i mesi invernali.
Di seguito, ecco alcune soluzioni che si possono provare per la rimozione delle macchie di pipì dal materasso:
- Bicarbonato di sodio: coprire la macchia di urina con bicarbonato, utile contro gli odori, e lasciarlo agire per alcune ore prima di aspirarlo.
- Aceto bianco: mescolare aceto bianco e acqua in parti uguali e applicare la soluzione sulla macchia. È utile sia per rimuovere odori che aloni.
- Detersivo per piatti o per il bucato: diluire il detersivo con acqua e applicare con un panno umido sulla macchia, poi risciacquare per evitare residui.
- Ammoniaca profumata: l’ammoniaca, preferibilmente nella sua versione profumata, è particolarmente efficace nel rimuovere le macchie di urina. Si consiglia di applicarla su un panno morbido e umido e strofinare il materasso, successivamente asciugarlo bene all’aria aperta o con un phon.
Per prevenire le macchie di urina, è raccomandato utilizzare un coprimaterasso impermeabile. Dopo la pulizia, è importante passare l’aspirapolvere a vapore su tutta la superficie del materasso per rimuovere anche polveri e acari, assicurando così una pulizia profonda ed efficace.
In caso di macchie persistenti o odori forti, si possono utilizzare prodotti specifici per la pulizia del materasso disponibili in commercio. Questi prodotti sono formulati per trattare efficacemente le macchie di urina, garantendo risultati ottimali.
Come pulire il materasso da macchie di sangue
Per eliminare le macchie di sangue dal materasso, è bene evitare di commettere alcuni errori comuni: usare l’acqua calda è sconsigliato perché può fissare la macchia, rendendola più difficile da rimuovere. Inoltre, non bisogna strofinare perché potrebbe far penetrare la macchia più in profondità nel materasso. Infine, non bisogna lasciar asciugare la macchia, perché l’asciugatura del sangue va a solidificare la macchia, rendendola più ardua da trattare.
Per trattare efficacemente le macchie di sangue dal materasso, si consiglia di testare sempre un’area piccola e nascosta del materasso prima di applicare questi prodotti su larga scala per evitare danni ai tessuti. Ecco alcuni rimedi:
- Acqua fredda: usare un panno in microfibra inumidito con acqua fredda per tamponare la macchia.
- Bicarbonato di sodio: creare una pasta con acqua e bicarbonato e applicarla sulla macchia, lasciandola agire per qualche minuto prima di rimuoverla delicatamente.
- Amido di mais: miscelare amido di mais con acqua e qualche goccia di acqua ossigenata, applicare sulla macchia e lasciare agire, poi pulire con un panno umido.
- Acqua ossigenata: applicare direttamente o diluita sulla macchia, tamponare con un panno umido per rimuoverla.
- Detersivo delicato o candeggina: applicare il detersivo diluito sulla macchia e lasciarlo agire, o utilizzare candeggina su una spugna e passarla sulla macchia, poi risciacquare con acqua pulita.
In caso di macchie particolarmente ostinate, considerare l’uso di prodotti chimici specifici.
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