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Fare decluttering significa letteralmente “rimuovere gli oggetti non necessari”: è un’operazione che non solo consentirà di avere più spazio libero e ambienti ordinati, ma che può trasformarsi anche in un percorso capace di rendere ognuno un consumatore più responsabile e più consapevole di ciò che davvero serva. Il decluttering si sposa anche con la sostenibilità ambientale, dal momento che ha a che fare con i concetti di riuso, riciclo e acquisto consapevole. Spesso infatti, con il passare del tempo, le case si riempiono di oggetti inutili che occupano spazio e creano disordine all’interno degli ambienti: oggetti che non usiamo da tempo, abiti che non piacciono più o non vanno più bene, piccoli elettrodomestici che sarebbero da riparare, pile di riviste polverose… l’elenco sarebbe lungo e coinvolge ogni stanza della casa. A volte si fa davvero fatica a liberarsi di queste cose, ma seguendo alcuni semplici consigli, fare decluttering sarà più semplice.
Ambienti e zone
Da dove iniziare per fare decluttering? Passare all’azione non è sempre così facile. Svuotare intere stanze tutte in una giornata potrebbe non essere una buona strategia, il rischio di perdersi d’animo è dietro l’angolo! Meglio cominciare poco per volta, concentrandosi su un singolo ambiente oppure dedicandovi un’ora al giorno, organizzandosi per valutare ogni oggetto in maniera accurata e capire se tenerlo oppure no. Spesso infatti le case sono ingombre di oggetti tenuti per abitudine, senza porsi domande. Il decluttering obbliga invece a riconsiderare ogni oggetto in modo nuovo, chiedendosi se davvero quell’oggetto o quel vestito serva o renda felici e decidendo di conseguenza.
Il metodo delle scatole
Fare decluttering non significa buttare via tutto. Per semplificare il compito si possono preparare quattro scatole in cui suddividere gli oggetti esaminati:
- da buttare: ci finiranno gli oggetti rotti e non riparabili e tutto ciò che è troppo rovinato per essere destinato ad un altro utilizzo;
- da vendere o regalare: ci sono oggetti o abiti che non servono più, ma che qualcun altro potrebbe usare e apprezzare;
- da riparare: oggetti che potrebbero ancora servire, ma che hanno bisogno di essere aggiustati per tornare a nuova vita. È l’occasione giusta per decidersi ad effettuare queste piccole riparazioni e dare un’altra chance a questi oggetti;
- incerti: sono gli oggetti sui quali è difficile prendere una decisione. A volte fare subito una scelta è difficile: si possono mettere da parte per decidere poi con più calma. In questo caso, per ogni pezzo ci si può chiedere se è ancora utile, se fa piacere averlo in casa e se regala emozioni positive. In base alle risposte sarà più facile fare la propria scelta.
Cominciare gradualmente
Rivoluzionare tutta la casa in una sola volta è un’impresa poco realistica e difficile da portare a termine. Meglio dedicare a questa operazione un’ora o mezz’ora al giorno oppure lavorarci nei fine settimana, procedendo in maniera organizzata e graduale. Si può cominciare da una stanza oppure dall’armadio, prendendo in mano ogni oggetto e chiedendosi se è ancora in buone condizioni, da quanto tempo non viene utilizzato, se lo si ricomprerebbe e se dà ancora sensazioni positive. Se il tempo che si ha a disposizione è poco, si possono prendere in esame pochi oggetti ogni giorno, soprattutto se decidere è difficile: in questo modo, però, il lavoro procederà in maniera costante e ci si ritroverà con ambienti sgombri e ordinati con poca fatica. Una volta che uno scaffale, un armadio o una sezione della stanza viene sgombrato, può essere l’occasione giusta per una pulizia accurata.
Decluttering armadio, istruzioni per l’uso
Tra gli oggetti che si accumulano con maggiore facilità ci sono i vestiti: a volte si comprano senza pensarci troppo e si tengono anche quelli leggermente rovinati, quelli che non convincono fino in fondo o che ormai non vanno più bene. Il risultato spesso è un grande caos nell’armadio, in cui risulta difficile destreggiarsi e nel quale gli abiti non sono facili da trovare.
Si può decidere di svuotare l’intero armadio oppure di procedere una sezione alla volta, concentrandosi su una determinata tipologia di vestiti, ad esempio jeans, giacche o magliette. Una soluzione utile potrebbe essere quella di associare questa operazione al cambio di stagione, in modo da ottimizzare il tutto. Per prima cosa vanno tirati fuori i vestiti dall’armadio: questo aiuterà a rendersi conto della loro quantità e spesso a ritrovare capi che non si ricordava più di avere. Ad una prima occhiata si potrà già individuare alcuni abiti da scartare, per gli altri ci si può chiedere da quanto tempo non si indossano, se sono ancora della taglia giusta, se sono in ordine o hanno bisogno di piccole riparazioni e se sono facilmente abbinabili con altri capi che si hanno nell’armadio. Infine, non meno importante: rispecchiano ancora il nostro stile e la nostra personalità? Rispondendo con onestà a queste domande, sarà più semplice capire se il capo deve tornare nell’armadio oppure essere destinato ad una delle scatole di cui sopra. I capi su cui si è indecisi devono essere riesaminati con relativa calma, mentre quelli destinati ad essere scartati devono lasciare la casa nel più breve tempo possibile.
Ora ci si può concentrare sui capi e accessori conservati, suddividendoli per tipologia per capire con una semplice occhiata se, ad esempio, si hanno troppi pantaloni e pochi maglioni. È il momento di riporre tutto nell’armadio nella maniera più ordinata possibile, appendendo ciò che non può essere piegato, come abiti e giacche, e sistemando ordinatamente sugli scaffali gli altri capi ben riposti e suddivisi per tipologia. Possono tornare utili contenitori e scatole impilabili, che consentiranno di tenere tutto ben organizzato e facile da trovare quando serve.
Decluttering della zona bagno
Il punto di partenza del decluttering in bagno può essere più facile, partendo semplicemente dai cosmetici scaduti, da quelli aperti da lungo tempo e da quelli che non si utilizzano più. Se sono ancora sigillati e non scaduti ma non si pensa di utilizzarli possono essere venduti o regalati. A questo punto si può cominciare a svuotare un cassetto o un ripiano alla volta oppure dedicarsi ad una specifica zona del bagno, suddividendo gli oggetti per tipologia o per destinazione d’uso. C’è qualcosa che è possibile sistemare in maniera ordinata in un’altra stanza della casa? Va fatto subito! Asciugamani e accappatoi vecchi, ingrigiti, scolorati e usurati devono essere scartati, magari tagliandoli e riciclandoli per altri utilizzi, ad esempio per le pulizie. Gli oggetti più piccoli della stessa categoria possono essere raggruppati in scatole o cestini, come ad esempio i fermagli per i capelli o gli smalti per le unghie; anche gli altri oggetti andrebbero riposti suddivisi per tipologia.
Spesso in bagno si tengono anche i medicinali: per prima cosa occorre assicurarsi che le confezioni non siano scadute o aperte da molto tempo, poi bisogna liberarsi anche di quelle usate per curare problemi ormai superati. Non bisogna dimenticarsi però che i farmaci devono essere smaltiti in maniera corretta in farmacia. Se poi la stanza da bagno è un ambiente troppo umido, forse vale la pena ricordare che i bugiardini informativi dei medicinali consigliano perlopiù di riporli in luogo fresco e asciutto e che quindi forse è meglio spostarli altrove.
Fare ordine in cucina
La cucina è un ambiente dove un decluttering periodico è necessario: proprio qui, infatti, possono cominciare ad accumularsi non solo alimenti in scadenza o scaduti, ma anche utensili e piccoli elettrodomestici non utilizzati. Per riordinare un ambiente così importante della casa, si può cominciare proprio dal cibo, svuotando quindi la dispensa e tutti gli spazi che contengono alimenti. Quelli scaduti o mal conservati dovranno essere ovviamente gettati, mentre quelli non scaduti e in buone condizioni che non si pensa di utilizzare possono essere raccolti in una borsa e donati. È bene ricordarsene quando si farà la spesa in futuro per evitare di commettere ancora lo stesso errore!
Si può poi passare a stoviglie, utensili, strofinacci e piccoli elettrodomestici. Tutto ciò che è molto rovinato o non riparabile dovrebbe finire nella spazzatura, mentre ciò che rimane deve essere suddiviso nelle restanti scatole oppure riposto con ordine in cucina, sottomano se si tratta di qualcosa che si usa spesso oppure su mensole più difficili da raggiungere se il suo utilizzo è saltuario. Le domande da porsi sono sempre le stesse: questo oggetto serve? Quanto viene utilizzato? È in buone condizioni? Lo si ricomprerebbe? Delle risposte sincere possono rendere più chiaro se tenerli, regalarli, venderli o buttarli via. Attenzione ai “doppioni”: quattro pelapatate o sei rondelle per tagliare la pizza sono probabilmente troppi: meglio vendere o regalare quello che risulta superfluo. Le cose che si è scelto di tenere andrebbero suddivise per tipologia e riposte tutte insieme in maniera ordinata, in modo da poterle trovare e utilizzare facilmente.
Sistemare e riordinare la cantina
Fare il decluttering della cantina può essere un’impresa ardua perché spesso è il luogo “lontano dagli occhi” in cui converge tutto il disordine che non trova posto in casa: oggetti rotti, cose che non servono più ma che non vengono buttate, articoli doppi e tante altre cose che nella maggior parte dei casi vengono ammassate alla rinfusa. Per riordinare la cantina non si può che cominciare dalle cose da buttare senza ombra di dubbio, come ad esempio oggetti rotti che non si ripareranno mai, bottiglie e barattoli vuoti che non si pensa di utilizzare e tutto ciò che ad una prima occhiata appare superfluo e troppo rovinato per essere venduto o regalato. Questo consentirà di fare una prima cernita e di liberare abbastanza facilmente un po’ di spazio, soprattutto se si tratta di oggetti voluminosi. Ci vorrà poi un posto abbastanza grande per disporre tutto ciò che verrà tolto dalla cantina, cominciando da una zona o da uno scaffale alla volta: valutare caso per caso ogni oggetto, decidendo in quale categoria dovrà finire (buttare, vendere/regalare, riparare oppure tenere). Tutto ciò che si è deciso di conservare andrà come sempre suddiviso per tipologia e riposto nella maniera più ordinata possibile: si possono acquistare e montare mensole e scaffali e suddividere ulteriormente lo spazio con scatole e contenitori con coperchio che mantengano gli oggetti al riparo da polvere ed eventuali insetti. Su ogni contenitore si può scrivere cosa contiene, in modo da poter ritrovare ogni oggetto con una semplice occhiata.
Se si tengono in cantina sostanze pericolose come pesticidi, vernici, solventi e così via, bisogna fare attenzione e riporle in una posizione in cui non possano essere confuse con altro e fuori dalla portata di bambini e animali, meglio ancora se in un armadietto da tenere chiuso a chiave.
Come sistemare il garage
Il garage può cambiare faccia a seconda delle esigenze e delle passioni della famiglia. Può ad esempio diventare il luogo dove riporre le bici o il necessario per praticare sport, per tenere tutto ciò che serve per dedicarsi al giardinaggio oppure a lavoretti di falegnameria o ad altri hobby. L’importante è che sia un luogo ordinato, in cui trova posto solo il necessario in modo da poterlo individuare immediatamente quando serve. Per cominciare il decluttering in garage si può prima di tutto spostare all’esterno l’automobile, il motorino, le biciclette e tutto ciò che è ingombrante e può essere rimosso senza fatica. A questo punto si può procedere per zone o per mensole e scaffali, decidendo oggetto per oggetto cosa tenere e cosa buttare o regalare. L’idea è quella di conservare ciò che è davvero utile: se si è indecisi bisogna chiedersi quindi quando è stato usato per l’ultima volta un determinato oggetto o se si ha in previsione di utilizzarlo a breve. Gli oggetti da conservare possono essere suddivisi per tipologia e sistemati tutti insieme su mensole e scaffali oppure riposti in scatole e contenitori per tenerli al riparo dalla polvere. Per sistemare il garage e renderlo uno spazio organizzato e funzionale, può essere utile sfruttare lo spazio in altezza con ripiani, mensole, griglie sospese per appendere le bici, pannelli forati per appendere piccoli oggetti, ganci e supporti. Non bisogna poi dimenticare, se si ha lo spazio necessario, di prevedere quando possibile cassettiere, scaffali, mensole o piccoli mobili in cui riporre ciò che non deve prendere polvere.
Fare decluttering può non essere semplice ed è sicuramente un’operazione che richiede tempo, impegno e fatica. Alla fine, però, si avranno stanze e armadi meno traboccanti di oggetti e di disordine, con più spazio libero a disposizione e dove tutto ciò che serve è facile da reperire. Gli ambienti saranno così più confortevoli e anche più facili da pulire!