Dipingere le pareti della cameretta con colori atossici

Dipingere le pareti da soli non è difficile, basta informarsi bene e -come in tutte le cose - mettere in conto che per una buona riuscita è necessario applicarsi un po'. Ma si tratta di un’operazione alla portata di tutti, purché se ne conoscano i passaggi fondamentali. Ecco qualche consiglio.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 19/07/2018Aggiornato il 19/07/2018

L’estate è il momento migliore per dipingere da soli le pareti di casa. Non solo perché è periodo di ferie, quanto perché per questo lavoro è necessario arieggiare bene gli ambienti, per non ostacolare l’essiccazione della pittura. È sempre sconsigliabile anzi dedicarsi a dipingere i muri nelle giornate fredde e piovose. Fondamentale anche lavorare alla luce del giorno, in modo da controllare l’intensità dei colori.

Soprattutto quando in casa ci sono dei bambini, fondamentale è la qualità abitativa come componente essenziale del benessere quotidiano. Quindi anche nella scelta della pittura per dipingere la cameretta non ci si può limitare al colore, all’estetica, ma si deve tenere conto di tutte le caratteristiche distintive che rendono un prodotto verniciante un vero alleato del benessere. Per fare da sé, bisogna avere un minimo di guida.

Prima di tutto, l’elenco delle cose da fare e di ciò che serve

Innanzitutto, bisogna fare una valutazione delle pareti che si vogliono dipingere: se presentano crepe, fessure o intonaco che si scrosta sarà necessario prima risolvere queste problematiche. Poi bisogna fare una lista di tutto il necessario per la tinteggiatura e per la preparazione delle pareti: prodotti, attrezzi, ecc. Infine, scegliere il colore facendo anche delle prove.

Vediamo in dettaglio gli attrezzi di cui bisogna munirsi prima di pitturare le pareti:

  • Scala: possibilmente leggera e resistente, quindi facile da spostare.
  • Teli di plastica: per proteggere i pavimenti e i mobili, che per comodità si raccolgono al centro della stanza.
  • Giornali: anch’essi per preservare infissi, porte e mobiletti.
  • Nastro adesivo e scotch carta: da utilizzare per fissare i teli di plastica ed i fogli di giornale, per proteggere bordi e cornici, ma anche interruttori e zoccolini, talvolta anche per tracciare linee di demarcazione tra due colori sia nelle pareti che tra soffitto e pareti.
  • Spatole: di varia forma e dimensioni, per la rimozione delle parti che si scrostano o per stuccature fori e crepe.
  • Carta vetrata: a grana fine e grossa per carteggiare le parti delle pareti che abbiamo stuccato.
  • Secchio di plastica: possibilmente munito di manico, per preparare l’idropittura quando procediamo alla diluizione, non molto grande, in modo che possa essere poggiato sull’ultimo gradino della scala.
  • Pennelli: ideali per profilare, possono avere peli naturali o sintetici. Di forma tondi o rettangolari, mentre per i punti di difficile accesso, come dietro i termosifoni o nelle parti nascoste, si trovano anche pennelli curvi, con manico lungo.
  • Pennellessa: a setole naturali o sintetiche, viene utilizzata per pitturare superfici non eccessivamente grandi.
  • Rullo: è pratico e rende veloce l’applicazione della pittura o del prodotto di preparazione, spesso usato nel caso di ampie superfici. Il rullo viene intinto nella vaschetta, poi lo si strizza facendolo ruotare sulla griglia per eliminare la pittura in eccesso, evitando che possa gocciolare.
  • Prolunga telescopica per rullo: è un manico allungabile a cui si attacca il rullo per fare le parti alte delle pareti e/o i soffitti.
  • Tampone: alternativa all’uso del pennello o del rullo, permette un consumo di vernice leggermente inferiore.

La preparazione delle pareti da tinteggiare è la fase più importante per ottenere un buon risultato. Nel caso di crepe e sbollature è consigliato passare ad esempio un cacciavite nella fessura per rimuovere tutta la parte di intonaco non salda, bagnare la traccia con acqua e stuccare con una spatola livellando al massimo. Una volta asciutto carteggiare.

In presenza di un foro da tassello, se la parte in plastica sporge, la si può estrarre con una pinza e poi stuccare; se invece il foro è grande, si può inserire un po’ di carta ben pressata e poi stuccare.

La preparazione della parete prosegue con l’applicazione del fissativo, così da uniformare gli assorbimenti del supporto ed aumentare la resa della pittura. In presenza di muffe è consigliabile invece procedere con un trattamento specifico.

Dopo aver preparato la stanza, spostando i mobili al centro, proteggendo porte, finestre e pavimenti, bisogna leggere attentamente le istruzioni sulla latta. Un’informazione molto utile è la diluizione del prodotto, spesso indicata in % di acqua da aggiungere in volume: quindi ad esempio per diluire un’idropittura al 20%, se la latta è da 15 litri si dovranno aggiungere 3 litri di acqua (una bottiglia d’acqua minerale da mezzo litro o litro e mezzo può servire da unità di misura). Bisogna però decidere se tinteggiare a pennello o rullo, perché la diluizione varia spesso a seconda dell’attrezzo: il pennello permette di ottenere una finitura liscia, mentre il rullo lascia un effetto lievemente bucciato.

Un consiglio sempre utile è quello agitare bene il prodotto prima e dopo la diluizione aiutandosi con un manico lungo, e di non utilizzare il recipiente originale ma di versare la quantità necessaria in un altro contenitore dove si effettueranno le diluizioni.

È utile iniziare a pitturare dal soffitto, in modo da poter coprire eventuali schizzi sulle pareti. Mentre per le pareti si inizia da un lato ad angolo e si procede verso l’altro lato, applicando la pittura dall’alto verso il basso, incrociando se necessario.

È sempre meglio non interrompere il lavoro senza aver terminato la parete. La seconda mano uniforma l’aspetto e aumenta la durata.

Come calcolare la superficie da pitturare?

Misurare l’altezza della stanza e moltiplicarla per la somma della lunghezza delle pareti. La superficie di porte e finestre dovrebbe essere sottratta.

Non comprare troppa pittura, ma neppure poca. La pittura avanzata va conservata, meglio se in barattolo di vetro o se è in quantità elevata nel barattolo originale ben chiuso. La pittura diluita ha un tempo di stoccaggio inferiore e quindi va utilizzata o smaltita prima.

La prima informazione utile da ricercare è quella della resa che aiuta anche a valutare quanto materiale è necessario, valore rapportato chiaramente al volume totale del barattolo. È pertanto comodo fare un calcolo dell’area da tinteggiare, anche grossolano, così da riferirlo al venditore per avere una consulenza.

Attenzione infine al rapporto qualità prezzo. Un prezzo troppo basso su un prodotto presentato con elevate prestazioni deve far sorgere qualche dubbio. Meglio scegliere prodotti di qualità, affidandosi a marchi noti.

BELLARYA DI BOERO è la soluzione ideale per dipingere le pareti con un prodotto ecocompatibile. Appartenente alla linea Painting Natural, rientra in una serie di prodotti ecocompatibili realizzati con materie prime altamente performanti ma a minimo impatto ambientale. Questa pittura testata ipoallergenica, a base di materie prime al 90% di origine naturale, con ottima lavabilità, consente di effettuare interventi di pulizia frequenti ma a cuor leggero, poiché la superficie trattata resiste ottimamente alle puliture senza mostrare nel tempo segni di usura o abrasione. Presenta, inoltre, una presa di sporco particolarmente bassa in confronto ad una idropittura opaca tradizionale, proprietà che assicura un ottimo livello d’igiene negli ambienti vivacemente vissuti, come appunto le camere dei bambini. Inodore e praticamente priva di Contenuti Organici Volatili (V.O.C.), non diffonde odori sgradevoli né in fase applicativa né durante l’essiccazione o successivamente. È disponibile bianca e in una selezionata gamma di tinte tenui, in linea con il concetto di naturalità e delicatezza che caratterizza il prodotto.

Parete dipinta con Bellarya di Boero, prodotto ecocompatibile appartenente alla linea Painting Natural, realizzata con materie prime altamente performanti ma a minimo impatto ambientale. Testata ipoallergenica, a base di materie prime al 90% di origine naturale, con ottima lavabilità, consente di effettuare interventi di pulizia frequenti ma a cuor leggero, poiché la superficie trattata resiste ottimamente alle puliture senza mostrare nel tempo segni di usura o abrasione. Presenta, inoltre, una presa di sporco particolarmente bassa in confronto ad una idropittura opaca tradizionale, proprietà che assicura un ottimo livello d’igiene negli ambienti vivacemente vissuti, come appunto le camere dei bambini. Inodore e praticamente priva di Contenuti Organici Volatili (V.O.C.), non diffonde odori sgradevoli né in fase applicativa né durante l’essiccazione o successivamente. È disponibile bianca e in una selezionata gamma di tinte tenui, in linea con il concetto di naturalità e delicatezza che caratterizza il prodotto. http://www.boero.it

 

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