Contenuti trattati
In commercio esistono tantissime versioni di cacciavite, venduti singolarmente o in set completi, che includono modelli di diverso tipo e dimensioni, da utilizzare con le viti più comuni.
Indipendentemente dal modello, i cacciavite sono formati da un’impugnatura, perlopiù in materiale plastico, e un gambo in tondino metallico (di diversa lunghezza e sezione) che termina con una punta di diversa forma che, a sua volta, dipende dall’impronta della vite cioè la figura sagomata che si trova sulla testa della vite stessa.
È fondamentale che la forma e la dimensione della punta del cacciavite combacino alla perfezione con l’impronta della vite perché se questa si danneggia può diventare seriamente difficile svitarla o avvitarla.
Le forme più comuni e utilizzate in ambienti domestici sono quelle a taglio e a croce, che danno il nome ai rispettivi cacciavite.
I cacciavite a taglio
Detti anche spaccati o dritti, sono quelli con la tradizionale punta piatta. La tipologia d’impronta a cui corrispondono è una semplice fessura posta sulla testa della vite, che può avere una misura variabile fra 3 e 6,5 millimetri.
I cacciavite a croce
Detti anche a stella o Phillips®, sono adatti per viti dalla sezione cruciforme. Il profilo a croce, rispetto a quello a taglio, consente al cacciavite una maggiore presa. Il diametro delle viti varia da 1,6 a 7 millimetri.
I cacciavite con batteria ricaricabile
Oltre ai modelli tradizionali, esistono anche i cacciavite ricaricabili a batteria. Simili ai trapani, sono dotati di un’impugnatura ergonomica e possono avere diversi tipi di punte intercambiabili. Si caricano su apposite basi e, nella maggior parte dei casi, danno la possibilità di regolare il senso di rotazione (avvito-svito).
Il cercafase, per i lavori da elettricista
Simile a un cacciavite (con manico trasparente e isolante dove è alloggiata una piccola lampada con una resistenza elettrica collegata in serie), serve a rilevare la presenza di tensione elettrica all’interno di un circuito di corrente. Come funziona? Tenuto conto che negli impianti elettrici domestici ci sono cavi che contengono tre fili, quello di messa a terra che scarica eventuali tensioni di corrente, quello neutro che fa tornare la corrente al contatore e, infine, quello di fase dove è presente tensione, per sapere in quali fili scorre la corrente, basta toccarne uno con la punta del cercafase. Se la spia interna si illumina, il filo toccato è il filo di fase. Questo particolare tipo di cacciavite è in vendita anche a costi molto contenuti (3-4 euro).
Altri tipi di cacciavite
Meno diffuse e perlopiù riservate agli addetti ai lavori, esistono anche anche cacciavite “speciali”, per esempio con punta quadrata o con stella a sei punte.
Foto cacciavite con caratteristiche e prezzi
QUALI CARATTERISTICHE DEVE AVERE UN BUON CACCIAVITE?
Per quanto riguarda l’impugnatura:
- privilegiare manici in gomma antiscivolo o realizzati con materiali bi o tricomponenti, che garantiscono una presa sicura.
In merito alla forma:
- quelli di forma sferica, tipici dei cacciavite compatti, sono ideali per avvitare con forza ma senza sforzo.
- quelli con forma a T permettono di impiegare molta forza, con una ridotta velocità di rotazione.
Per quanto riguarda il gambo (detto anche lama), che serve per far presa sulla testa della vite, è importante la scelta del materiale:
- l’acciaio cromo vanadio (acciaio S2), è l’ideale. Si tratta di una lega particolarmente resistente, con un costo più elevato rispetto ad altri, ma più performante.
- l’acciaio temperato è affidabile e indicato per cacciavite di fascia media.
- il nichel cromo è impiegato in genere per i cacciavite di fascia bassa, è ha una durata di utilizzo più limitata.
- la lama cromata con punta sabbiata è comoda da usare ed economica
- da evitare, invece, gli attrezzi in alluminio, un materiale debole e leggero che tende anche all’ossidazione.
Un altro elemento da considerare nella scelta del cacciavite è la lunghezza della lama metallica, da scegliere in base alla distanza della vite:
- quella lunga è ideale per raggiungere le viti più lontane
- lama corta è più indicata per avvitare e svitare esercitando una certa forza.
Per facilitare l’uso del cacciavite è utile anche scegliere modelli con la punta magnetica che serve a trattenere le viti favorendone l’inserimento e l’estrazione.
LA DOTAZIONE MINIMA
Viste queste caratteristiche, per comporre una dotazione minima di strumenti per il fai da te domestico bisogna prevedere:
- un cacciavite a taglio a base larga con gambo piuttosto lungo
- un cacciavite stretto e corto
- un cacciavite a croce con impronta larga e gambo lungo
- un cacciavite a impronta stretta e gambo corto.
Inoltre si consiglia l’aggiunta di un cacciavite da elettricista, con gambo isolato e cercafase, e di un modello a gambo extracorto, che risulta risolutivo quando si lavora in poco spazio.
I cacciaviti per viti con intaglio e impronta a croce Phillips® art. 324 di Usag (www.usag.it ) hanno l’impugnatura ergonomica trimateriale e la lama in acciaio di alta qualità. La serie da 8 pezzi su Amazon (www.amazon.it) ha un prezzo di 31,80 euro.