Tinteggiare le pareti: se il periodo primaverile è sicuramente quello più indicato per iniziare, molti attendono di avere le ferie per fare i lavori in casa fai da te, risparmiando sui costi. Con la bella stagione si può fare arieggiare bene le stanze ed eliminare velocemente l’odore di pittura; l’asciugatura della nuova finitura sarà anche più rapida e naturale. Infine è più facile gestire il trambusto che tinteggiare comporta: dove presenti, possono essere utilizzati gli spazi esterni per il deposito temporaneo di arredi e complementi. È l’occasione poi per rinnovare il mood degli ambienti, cambiando il colore oppure il tipo di finitura, e per rimediare alle imperfezioni e ai piccoli danni che si sono prodotti durante l’inverno, come le macchie di umidità o gli aloni neri sopra ai caloriferi. Ecco perché oltre a dare una svolta estetica, la nuova tinteggiatura deve svolgere un’efficace azione di protezione delle superfici e risolvere i problemi, scegliendo il prodotto giusto tra tutti quelli disponibili. È bene ricordare che le pareti, come tutte le superfici da rinnovare, vanno prima “preparate”: bisogna saturare tutti i fori e i buchi, stuccare le crepe, carteggiare bene le eventuali asperità. Quindi, oltre alla pittura e a tutti gli attrezzi correlati, bisogna prevedere l’acquisto di prodotti necessari al trattamento del supporto.
Persiane, scuri e infissi vari: una bella pulita è quel che ci vuole, per rimuovere polvere e sporco ed eventualmente rinnovare la finitura deteriorata di quelli in legno. Meglio approfittare per detergere anche soglie e davanzali e magari per applicare un impermeabilizzante trasparente. Le operazioni sono eseguibili anche se non si ha particolare abilità manuale, ma assoluta attenzione va posta all’aspetto sicurezza, soprattutto se l’abitazione non è al piano terra.
Le parti mobili del serramento possono essere smontate per lavorare su un cavalletto; va tenuto conto che tra una mano di finitura e l’altra – ne occorrono minimo due – devono trascorrere 4/5 ore, poi si deve aggiungere il tempo di asciugatura dell’ultima passata: quindi il rimontaggio non è immediato. Per pitturare o dare una nuova passata di protettivo agli elementi in legno si può puntare su finiture impregnanti che sono decorative e proteggono allo stesso tempo.
Seguendo le istruzioni relative al tipo di trattamento che la fibra o la lavorazione richiede, pulire a fondo i tappeti. Se non si dispone di uno specifico elettrodomestico – oggi ve ne sono di attrezzatissimi e con molte funzioni – va bene anche esporli all’aria aperta, meglio se si possono stendere per batterli energicamente e rimuovere la polvere. Se si possono inumidire con acqua e non vi è rischio di alterare la tinta, se ne può ravvivare il colore passando sulla superficie una pezzuola imbevuta in acqua calda con una piccola quantità di ammoniaca e ben strizzata.
Perché pulizia e freschezza degli ambienti siano complete, vanno lavati anche i tendaggi – soprattutto quelli che non vengono trattati con frequenza. Ne gioverà anche la diffusione della luce.
Nel programma dei lavori aggiungere anche il lavaggio di tutti gli altri tessuti: dai cuscini alle housse fino ai rivestimenti dei divani e alle trapunte. Controllare anche in questo caso tutte le etichette per non sbagliare trattamento e, se occorre portare qualcosa in lavanderia per il lavaggio a secco o per una stiratura ineccepibile, concordare con il personale la tempistica di consegna e del ritiro.
Per quanti abitano in condominio con riscaldamento centralizzato, lo spegnimento dell’impianto è il momento corretto per installare le valvole termostatiche e i ripartitori di calore (un lavoro da fare obbligatoriamente entro il 31/12/2016, con sanzione per gli inadempienti a partire dal 1/1/2017). L’assemblea dovrebbe avere a questo punto già deliberato: per gli impianti a distribuzione orizzontale, l’intervento è a cura delle imprese che forniscono il combustibile; per quelli a distribuzione verticale, invece, la gestione della termoregolarizzazione e del servizio di contabilizzazione può essere affidata a un operatore diverso (da decidere in assemblea). Questo tipo di lavoro, veloce e facile, non incide sulla programmazione degli altri, perché non richiede opere murarie e in genere non comporta particolari fastidi. Si ricorda che il costo relativo alle valvole e ai ripartitori gode dell’ecobonus, lo sconto fiscale per la riqualificazione energetica dell’edificio: in dichiarazione dei redditi si detrae il 65% della spesa sostenuta.
Sarebbe meglio fare il lavoro in primavera per non rischiare emergenze quando gli operatori saranno oberati di richieste. Prevedere dunque: pulizia del corpo delle unità componenti l’impianto, sia quella interna sia quella esterna; controllo e detersione dei filtri; verifica del livello di gas refrigerante, operazione per la quale è consigliabile rivolgersi a personale specializzato (idraulico o installatore dell’impianto).
Se la casa ne è sprovvista e volete a questo punto acquistare un climatizzatore, il consiglio è di recarsi presso un rivenditore con la piantina dell’abitazione per valutare gli apparecchi adatti e i punti di posa: sul disegno devono essere indicati i caloriferi e le aperture. Meglio anche se è specificata la disposizione dell’arredamento. Si tenga conto che l’acquisto di un climatizzatore con pompa di calore (fornisce sia caldo sia fresco) rientra nelle spese che usufruiscono dell’agevolazione fiscale del 65% (ecobonus), purché l’apparecchio sia ad alta efficienza e sia installato per sostituire l’impianto di riscaldamento esistente. Se invece non è ad alta efficienza (e integra o sostituisce l’impianto di riscaldamento esistente), la detrazione fiscale a cui si ha diritto è del 50% (bonus ristrutturazione). Infine, se in casa sono in corso lavori per i quali si usufruisce del bonus ristrutturazione, l’acquisto di un condizionatore (solo fresco) con etichetta energetica A+ o di classe superiore dà diritto al bonus mobili, che prevede la detrazione del 50% del costo dell’apparecchio.
È ora di preparare gli spazi all’aperto per i mesi in cui si sfruttano maggiormente. Per ampi o piccoli che siano, quando sono ben curati diventano un’oasi che aiuta a rigenerarsi e aggiungono valore alla casa.
È una di quelle opere di manutenzione ordinaria che devono essere svolte con cadenza almeno annuale – in vista delle improvvise e intense piogge estive – perché si potrebbero essere formate ostruzioni nei condotti causate da diversi fattori: depositi di foglie, sporcizia varia, nidi di volatili.
Nel lungo periodo un problema non risolto nei canali di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche può comportare persino infiltrazioni negli interni. Mentre la pulizia del condotto fumario non solo aumenta l’efficienza del camino, ma mette al riparo dal pericolo di incendio.
Anche se ormai sono realizzate con tessuti che resistono nel tempo e sono state tenute riavvolte e ben protette durante l’inverno, un controllo conviene prevederlo, per valutare se occorre una pulizia dei teli (soprattutto se non si è provveduto prima dei mesi freddi). In particolare va poi monitorata la struttura – che in genere è composta da parti metalliche – per verificare l’efficienza del meccanismo di funzionamento.
Considerando il ruolo efficace di schermature solari e di incidenza sul contenimento energetico – riconosciuto alle tende da sole dallo scorso anno – la spesa per l’acquisto e l’installazione di tali protezioni è agevolato fiscalmente: si può usufruire dello sconto Irpef o Ires pari al 65% su un totale max detraibile di 60mila euro.
In vista della bella stagione, quando si ha il piacere di tenere aperti i serramenti anche nelle ore serali, si godono di più gli spazi all’aperto o ci si allontana da casa per le vacanze, è bene prevedere l’aggiunta di chiusure di sicurezza: ora è il momento di chiedere un sopralluogo al rivenditore di fiducia e di farsi fare un preventivo dei costi per installare cancellate, recinzioni e grate. Calcolando che tra l’ordine e la consegna del prodotto (e la posa in opera) trascorrono circa 40 giorni, si arriva pronti all’estate. Anche con questo tipo di intervento si può accedere al bonus ristrutturazioni: 50% di detrazione sull’Irpef dovuta.
Un controllo visivo e poi l’eventuale intervento di riparazione spetta anche alle pavimentazioni esterne: balconi, terrazzi e camminamenti nei giardini. Buona prassi è provvedere alla sostituzione delle parti mancanti o danneggiate a seguito dell’inverno (durante il quale le escursioni termiche possono aver contribuito alla formazione di crepe e fessurazioni che rendono il rivestimento inefficace e anche pericoloso, oltre che antiestetico).
L’arrivo della stagione calda consente di apprezzare l’utilizzo del giardino e può essere quindi occasione per realizzare un pergolato: una piccola struttura non completamente coperta e meglio se facilmente amovibile, che funge da sostegno per piante rampicanti e serve per ricavare uno spazio in ombra.
Può essere realizzato in legno, in materiale metallico e con teli di tessuto. Si deve fare riferimento alla normativa locale (informandosi presso il proprio di Comune) per verificare se occorre intraprendere un iter burocratico autorizzativo oppure se si può agire liberamente. Solitamente se non è fissata a terra – e quindi è rimovibile – non serve l’autorizzazione.
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