Italiani amanti del fai da te, ma per i lavori più complessi ci si affida al professionista

Far da sé da tante soddisfazioni ma in alcuni casi avere l’aiuto di un professionista fa la differenza: ecco i risultati di un'indagine sul rapporto degli italiani con il fai da te, lanciata da TaskRabbit e condotta da MPS Research a giugno 2021.

Alessandra Caparello
A cura di Alessandra Caparello
Pubblicato il 02/10/2021Aggiornato il 02/10/2021
Fai da te e Bricolage - Foto di LadyDIY da Pixabay

Complice il lockdown e la necessità di rimanere in casa, e il fatto di avere più tempo libero a disposizione, gli italiani hanno riscoperto una loro grande passione, ossia il fai da te.Se ben 4 su 10, già prima della pandemia, non si sono mai tirati indietro a sporcarsi le mani, il 10% si è appassionato al bricolage negli ultimi mesi e, durante il periodo di confinamento, il 14% si è cimentato per la prima volta nel montaggio mobili, il 14% nelle riparazioni idrauliche, il 13% in quelle elettriche e il 12% nella tinteggiatura delle pareti.

Così emerge dall’indagine di MPS Research per TaskRabbit*, la piattaforma di problem-solving che incrocia domanda e offerta nel fai da te, che ha analizzato il rapporto degli italiani con il faidate.

Chi sono gli amanti del Do it Yourself

E tra i tanti amanti del bricolage a grande sorpresa troviamo i giovanissimi della Generazione Z: ben 45% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni afferma di avere l’hobby del Do It Yourself. Non a caso nell’ultimo anno hanno dedicato sempre più tempo alle attività di manutenzione ordinaria dentro e fuori casa: il 38% ha dato sfogo al proprio “pollice verde” prendendosi cura delle piante e del giardino, il 36% ha sfoggiato le proprie abilità nel montaggio mobili e il 33% si è rivelato un mago della riparazione di rubinetti e tubi.

Certo far da sé dà tante soddisfazioni ma in alcuni casi avere l’aiuto di un professionista fa la differenza. Nonostante il 40% degli italiani si sia rivelato un amante del fai da te, in molti riconoscono l’importanza di una mano di un professionista per i lavori più complessi: il 63% si rivolgerebbe a un idraulico per aggiustare tubi e rubinetti; il 51% a un elettricista per tutti i lavori alla rete elettrica, gli interruttori e i collegamenti; il 62% a un esperto di elettrodomestici per riparare i dispositivi rotti e il 58% a un muratore per tutti i lavori di costruzione dentro e fuori casa.

Però, quanto sono disposti a pagare gli intervistati per un professionista che svolga un lavoro al posto loro? Dalla rilevazione emerge che in media gli italiani spenderebbero 20 euro a metro quadro per verniciare casa, 12 euro l’ora per riordinare gli armadi – gli under 35 arriverebbero a pagare in media 16 euro l’ora, 17 euro l’ora per piccole riparazioni domestiche, 16 euro l’ora per le attività di giardinaggio o per montare le tende e 13 euro l’ora per il lavaggio della propria auto. Spenderebbero invece una media 19 euro l’ora per trovare qualcuno che dedichi attenzione alle loro piante i giovani della Gen Z (18-24 anni), 18 euro invece i Millennial (25-40 anni).

*“Gli italiani e il DIY” è una ricerca lanciata da TaskRabbit e condotta da MPS Research a giugno 2021 su un campione rappresentativo della popolazione italiana 18- 75 anni di 1.100 individui. TaskRabbit è il network globale che mette in contatto tasker competenti e affidabili con persone della loro comunità che hanno bisogno di una mano per lavori dentro e fuori casa, come il montaggio mobili, piccole riparazioni domestiche, aiuto con il trasloco e molto altro.

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