Dipingere i caloriferi: quando è consigliabile farlo, con che prodotti, due esempi step by step

Per contenere i costi dei lavori in casa e comunque ottenere un bel risultato si può pensare di dipingere i caloriferi. Anche in colori vivaci purché con prodotti appositi. Ecco come fare.

Monica Mattiacci
A cura di Monica Mattiacci, Samantha Ceccobelli
Pubblicato il 02/09/2023Aggiornato il 06/09/2023
radiatore

Per dare un nuovo look a un vecchio radiatore cambiandogli colore o anche solo per rinnovarne la finitura e farlo tornare come nuovo, basta dipingere i caloriferi usando prodotti appositi.

Quando è consigliabile riverniciare i termosifoni?

La verniciatura dei radiatori in ghisa o in ferro – i nuovi modelli di acciaio o di alluminio non ne hanno bisogno – è un’operazione che può essere fatta sporadicamente, solo in caso di necessità, quando gli elementi appaiano arrugginiti in alcune parti e ingialliti oppure qualora si desideri cambiarne il colore, affinché sia in nuance con il resto dell’ambiente. Se il lavoro è fatto bene e si scelgono prodotti specifici, capaci di resistere agli sbalzi termici e di semplificare la stesura anche ai meno esperti, il risultato permane nel tempo.

Bisogna smontare il calorifero per dipingerlo?

Grazie a prodotti dedicati, termoresistenti ed elastici, è possibile ottenere un buon risultato anche senza rimuovere gli elementi dalla parete, evitando così di svuotare l’impianto di riscaldamento.
Lo smontaggio è consigliabile nel caso si volesse usare della vernice spray ma se si preferisce un intervento più semplice è consigliabile usare la vernice a pennello. Il procedimento è un po’ più lungo e laborioso ma non richiede l’intervento di idraulici o terze persone necessarie per spostare i caloriferi, anche molto pesanti nel caso di quelli in ghisa.

Che colore scegliere per il calorifero?

La scelta del colore è fondamentale perché si può decidere di mimetizzare gli elementi radianti usando lo stesso colore della parete (grazie al sistema tintometrico) oppure di metterli in risalto con una tinta a contrasto ma in armonia con la stanza.

Si possono quindi così valorizzare termosifoni altrimenti un po’ anonimi con colori vivaci oppure riportare a nuova bellezza i vecchi caloriferi d’epoca, soprattutto in ghisa e/o con superfici lavorate, per trasformarli in bellissimi elementi d’arredo.

I tubi del termosifone vanno dipinti?

Anche per i tubi esterni, che corrono a parete, si può decidere se metterli in risalto, dipingendoli dello stesso colore del termosifone, o di nasconderli usando la tinta della parete.

Come procedere per riverniciare il calorifero

Coperte valvole e aree circostanti con scotch di carta e teli di plastica, si applica a pennello un prodotto sverniciante, ventilando l’ambiente e lasciando agire. Si rimuove quindi la vecchia pittura con una spatola. Se gli strati di vernice precedente non sono molto rovinati, basta passare le superfici con carta vetrata a grana media, togliere la ruggine con una spazzola metallica e usare un prodotto che ne prevenga la riformazione (alcuni smalti hanno doppia funzione). A questo punto si stende lo smalto, meglio con un pennello angolato per i punti più difficili.

Che prodotti scegliere per dipingere i caloriferi?

Per verniciare i radiatori, bisogna scegliere appositi smalti esistenti agli sbalzi termici e adatti ad essere utilizzate anche in ambienti chiusi, senza bisogno di smontare i termosifoni.

In generale è sempre consigliabile usare smalti all’acqua, poiché non rilasciano odori sgradevoli e risultano meno fastidiosi in ambienti poco arieggiati.

I nuovi prodotti, poi, sono paragonabili per resistenza e durata ai preparati tradizionali: termoresistenti ed elastici, sopportano bene gli sbalzi termici degli elementi scaldanti, non si screpolano e non ingialliscono e non cambiano colore. Inoltre, le formulazioni antigoccia semplificano di molto il lavoro fai da te, garantendo un ottimo risultato anche a chi non ha troppa manualità.

Se si vuole velocizzare l’opera è possibile optare per una soluzione spray: attenzione però a proteggere bene pareti, pavimento e arredi circostanti, perché è facile sporcare non orientando correttamente il getto. Bisogna infatti fare attenzione a distribuire con precisione e in modo uniforme la pittura.

Smalto ad acqua
Boero HP di Boero, in finitura brillante, satinata o opaca, offre massima resistenza ed eccellente elasticità. Le superfici appaiono lisce, coese, resistenti a stress funzionali e climatici. Certificato A+ Indoor Air Quality. La confezione da 0,75 l  di listino costa 40,10 euro + Iva.

Smalto ad acqua
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A secco e bagnato
Il Minirotolo abrasivo di BigMat è ideale per carteggiare il metallo e togliere le imperfezioni prima di verniciare. In carta al lattice con ossido di alluminio, è disponibile in diverse grane e ogni rotolo è lungo 120 mm.

A secco e bagnato
Il Minirotolo abrasivo di BigMat è ideale per carteggiare il metallo e togliere le imperfezioni prima di verniciare. In carta al lattice con ossido di alluminio, è disponibile in diverse grane e ogni rotolo è lungo 120 mm.

Rapida essicazione
Lo smalto ad acqua satinato Rubbol BL Satura di Sikkens, a rapida essiccazione, garantisce nel tempo
un aspetto uniforme ai radiatori, grazie all’ottima dilatazione della formula.
Da 1 l costa 52,64 euro + Iva.

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Come dipingere da soli un vecchio radiatore

calorifero pitturato con smalto per i termosifoni MaxMeyer

Calorifero pitturato con smalto per i termosifoni MaxMeyer, resistente agli sbalzi termici e anti-ingiallimento. Grazie alla sua formula all’acqua, è inodore e rispetta pienamente la salute di chi lo applica e di chi poi fruisce degli spazi. Disponibile in bianco, bianco ghiaccio e panna, lo smalto per termosifoni è colorabile con sistema tintometrico Color Touch.

 

Materiale occorrente per dipingere il termosifone

  • Panno e detersivo
  • Spazzola metallica e carta vetrata a grana media 240 – 360
  • Pennello sintetico o di setola per termosifoni (angolati e con manico lungo)
  • Smalto all’acqua specifico per termosifoni
  • Sverniciatore chimico per termosifoni (facoltativo)
  • Nastro carta
  • Telo protettivo di plastica o cartoni

Come verniciare  il vecchio radiatore

Per prima cosa, proteggete il pavimento e la parete dietro il termosifone, con un telo di plastica o del cartone fissati con del nastro carta.

Nel caso di termosifoni scrostati o con diversi strati di vernice, è consigliabile usare un prodotto sverniciante specifico. Sceglietelo in base al materiale del termosifone e utilizzatelo con cautela e in ambiente ventilato per evitare di inalare esalazioni tossiche.

Passatelo a pennello su tutta le superficie e, trascorso il tempo necessario indicato sul prodotto, rimuovete tutta la vecchia vernice con una spatola.

Nel caso in cui non sia necessario togliere la vecchia vernice, sgrassate bene la superficie con acqua e detersivo neutro, asciugate bene e carteggiate con della carta vetrata media per far attaccare meglio la nuova pittura. Rimuovete tutta la polvere con un panno umido.

Se ci fosse della ruggine, grattatela via energicamente con una spazzola metallica e passate un prodotto antiruggine. Ci sono prodotti 2 in 1 che contengono già l’antiruggine all’interno della pittura.

Utilizzando il pennello angolato, iniziate a dipingere il termosifone con poca pittura alla volta e tirate bene il colore per evitare gocce e accumuli.

Fate asciugare 24 ore e passate la seconda mano. Potrete togliere le imperfezioni con la carta vetrata sottile una volta asciutta la pittura, soprattutto tra la prima e la seconda mano.

 

Verniciare un vecchio calorifero e decorarlo per il bagno dei bambini

Spiritoso e colorato, il radiatore rinnovato della nostra lettrice Silvia Maria G. può essere di ispirazione per un relooking insolito. Ma verniciare un vecchio calorifero funzionante è in ogni caso un valido spunto low cost.

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Avete dei rivestimenti ceramici a parete un po’ troppo neutri per i vostri gusti attuali? Potete trasformarli completamente, senza spaccare le piastrelle, con nuovi rivestimenti in resina o potete anche decidere di dare solo un po’ di colore all’ambiente, concentrandovi magari su qualche elemento specifico, un mobile o per esempio il vecchio calorifero. È quello che ha fatto la nostra lettrice Silvia Maria G., che ha deciso di ravvivare un bagno un po’ spento decorando il termosifone. Lo ha rinnovato a tema acquario, un’idea carina per il bagno dei bambini, utilizzando colori acrilici, diluibili in acqua e pennelli di varie misure, e disegnando a mano libera pesci e piantine.

I meno creativi possono però realizzare facilmente i disegni anche utilizzando per esempio la tecnica dello stencil. La nostra lettrice sintetizza il lavoro eseguito:

  • pulitura superficie calorifero con acqua e sapone;
  • disegno a mano libera (i meno esperti possono disegnare i vari soggetti ricalcandoli su carta lucida trasparente, poi ritagliandoli e poi riportandoli sul calorifero);
  • colorazione per prima cosa dello sfondo sfumato e poi dei vari soggetti. Dopo alcuni giorni, passaggio sulla superficie pitturata di un fissante, da stendere con una pennellessa.

Come dipingere il termosifoni

La nostra lettrice aveva come obiettivo quello di decorare il radiatore, ma se si vuole più semplicemente cambiargli il colore o rinnovarne la superficie perché rovinata, ecco qualche indicazione per un lavoro fai da te sicuro ed efficace.
 
Nei casi particolari, ci vogliono smalti per metallo ad hoc: dai radiatori alle vasche in ghisa, tanti complementi in metallo subiscono gli effetti del tempo e possono avere bisogno di un intervento di manutenzione straordinaria. Anche in questi casi l’applicazione della vernice giusta non è difficile, basta seguire qualche piccolo accorgimento.

Per un lavoro ottimale è meglio smontarli (assicurandosi che l’impianto di riscaldamento sia spento e vuoto); siccome però  l’operazione può richiedere l’intervento di un idraulico, si può procedere anche lasciando il radiatore al suo posto; in questo caso è necessario proteggere il muro su cui appoggia, per evitare sbavature. 
● Se la vernice superficiale non è molto usurata, basta lavare con acqua e ammoniaca per rimuovere sporco e grasso, e fare seguire una lieve carteggiatura.
● In presenza di ruggine, come capita spesso sui termosifoni di ghisa, usare una spazzola d’acciaio e in seguito applicare un primer antiruggine.
● Per facilitare la verniciatura, se il radiatore è in buone condizioni, si possono utilizzare specifici spray.
● In alternativa, esistono appositi pennelli, più lunghi di quelli tradizionali e sagomati per  raggiungere gli interstizi. 
● Si parte dai fianchi esterni, poi si passa la pittura sul fondo del termosifone e per ultimo si procede con la parte frontale

 

 

 

Tipi di smalto

A seconda del materiale da verniciare, esistono appositi tipi di smalto:

 

Relooking cambiando il colore (soprattutto)

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