Bagni e cucine sono le stanze in cui si utilizzano di più le pitture a smalto; rispetto alle idropitture, risultano infatti più resistenti all’acqua e sono inoltre facilmente lavabili. Ma si possono impiegare in tutti gli ambienti.
In finitura opaca, lucida o satinata, le pitture a smalto rappresentano una tecnica tradizionale. Oggi però, in versione sempre più ecologica, vivono un momento di rilancio. Per tanti buoni motivi.
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I prodotti murali e quelli per pavimenti non sempre coincidono. Nella maggior parte dei casi, è possibile reperire la stessa tinta per i diversi supporti, grazie al sistema a tintometro, che permette di riprodurre qualsiasi gradazione di colore a campione.
Sono coprenti e quindi poco traspiranti: conviene limitarne l’uso a una sola parete all’interno di una stanza o a una fascia dell’intero perimetro. Per esempio in cucina quella fra le basi e i pensili, sfruttandone così l’impermeabilità.
Le pitture a smalto hanno una resa estetica altissima soprattutto con colori intensi e vivaci. Quale finitura scegliere? Quella classica, lucida e più brillante. Satinata o matt (opaca) assicura un effetto discreto e raffinato. Rispetto alle idropitture hanno un aspetto più liscio e riflettente.
Dipende da quanto è poroso il rivestimento. Se è troppo liscio, infatti, c’è il rischio che la pittura scivoli via. Per verificare il tipo di superficie, basta versare un bicchiere d’acqua: se non viene assorbita, significa che il pavimento non è abbastanza poroso e quindi è meglio non procedere, a meno di non intervenire prima con particolari trattamenti.
Le operazioni per “smaltare” pareti e pavimenti sono simili. In entrambi i casi, è fondamentale il lavoro di preparazione del supporto, che deve essere accuratamente e perfettamente pulito, altrimenti il risultato finale potrebbe essere compromesso anche in modo molto evidente. 4 step per un lavoro perfetto.
- 1. Il pavimento e le pareti devono essere completamente asciutti. Se ciò non avviene e c’è presenza di umidità, si corre il rischio che il prodotto non aderisca. Il discorso vale anche nel caso di nuove costruzioni: tra la fine dei lavori e la fase della tinteggiatura devono trascorrere almeno sei mesi. Il modo migliore per verificare lo stato del supporto è applicare un foglio di pellicola trasparente (va bene anche quella da cucina) sulla superficie e attendere 24 ore. Se sotto la pellicola non si è formata condensa ed è rimasta asciutta, significa che si può procedere.
- 2. Rimuovere la polvere. È un’operazione indispensabile sia sui muri sia sui pavimenti, che è consigliabile passare anche con acqua e ammoniaca, per sgrassare. Naturalmente, prima di pitturare, occorre che tutto torni asciutto.
- 3. Passare il primer. In commercio può avere molti nomi (per esempio, “preparatore per suoli”), ma il significato è sempre lo stesso: si tratta di un aggrappante che aiuta a fissare meglio lo smalto. È buona norma usarlo sempre, indipendentemente dalle condizioni della superficie (nuova, già dipinta, in buono
o cattivo stato). Applicare tante mani quante consigliate sulla confezione. - 4. Eliminare buchi, crepe e dislivelli. È importante farlo, perché lo smalto lascia trasparire le asperità. Per appianarle, esistono appositi stucchi.
Il modo migliore di operare consiste nell’iniziare con il pennello dalle estremità delle pareti e procedere poi verso il centro passando al rullo. Stendere la pittura su piccole superfici, circa 2 metri quadrati per volta. Mai fermarsi a metà lavoro, perché aumenta il rischio di disomogeneità. Il rullo deve essere usato incrociando i passaggi (prima su e giù, poi da sinistra a destra), per uniformare la verniciatura. Attendere che la prima mano sia asciutta e poi stendere la seconda. Per i pavimenti si usa lo stesso procedimento.
Esistono smalti dedicati proprio a questi materiali e, in genere, non hanno bisogno di un fondo.
Ecco come procedere.
- Pulire le piastrelle con acqua e ammoniaca e asciugare perfettamente.
- Stendere lo smalto con un pennello, iniziando dagli angoli e dai piccoli dettagli della superficie.
- Passare al rullo per stendere la pittura in maniera uniforme sulla superficie, coprendo anche le fughe tra le piastrelle. Se queste ultime fossero molto profonde, ripassarle con il pennello.
- Il rullo deve essere sempre usato con movimento incrociato, prima su e giù, poi da sinistra a destra.
- Far asciugare la prima mano e, una volta trascorso il tempo consigliato dalle istruzioni, dare la seconda.
Lo smalto all’acqua per piastrelle Tixe Smalt-X di Leroy Merlin, in latta
da 0,5 l, costa 24,90 euro.