Per rivestire una poltrona bisogna utilizzare tessuti d’arredo. Nella scelta non basta farsi guidare dall’aspetto estetico, che è comunque fondamentale, ma considerare anche l’uso che si intende fare del mobile. Per una poltroncina che ha solo una funzione decorativa, si può optare per stoffe più preziose, come la seta, o con lavorazioni importanti, come lampassi e damaschi; l’uso quotidiano o comunque frequente, suggerisce invece l’impiego di materiali meno delicati, come cotone, lino e lana, con una trama fitta, che è più resistente. Se si opta per motivi fantasia, meglio valutare anche le dimensioni del disegno e il modo in cui ricorre sulla stoffa, perché il suo rapporto si adatti alle misure della superficie da ricoprire.
Rivestire una poltrona: ecco cosa serve
- Tessuto d’arredo
- Forbice professionale per stoffa
- Pennarello nero a punta grossa
- Colla trasparente (adesivo acetovinilico) per tessuti
- Passamaneria da abbinare al tessuto scelto
- Tela di cotone bianco
- Sparapunti ad aria compressa o elettrica
- Macchina per cucire
- Cordonetto di cotone da 4 mm
- Filtro per cappe (tessuto di poliestere)
Passamaneria, doppio effetto
Con questo termine si indicano diversi tipi di bordure che servono per decorare e rifinire pezzi d’arredo o abiti, e in molti casi per nascondere le cuciture.
Sono realizzate, in modo artigianale o industriale, con diversi filati, naturali e sintetici, tinta unita o a più colori. Sulle superfici morbide vengono cucite mentre su quelle più dure si incollano con appositi adesivi.
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Per rivestire il piano di seduta, stendervi sopra una parte del tessuto e con il pennarello tratteggiare il profilo esterno. (Procedere allo stesso modo anche per il retro dello schienale).

Tagliare la stoffa lungo la linea tratteggiata lasciando un margine di un paio di centimetri. Dal tessuto avanzato ritagliare una striscia alta circa 3 cm lunga quanto il profilo della seduta.

Chiudere all’interno della striscia un pezzo di corda bianca (della stessa lunghezza), e cucire sul dritto del tessuto a formare un cordoncino, detto coda di topo.

Cucire il cordoncino sulla stoffa precedentemente tagliata; quindi giuntare a questi una fascia alta quanto l’altezza della seduta, più 3/4 cm da ripiegare poi sotto la base. Cucire i due pezzi dal rovescio.

Una volta ottenuta la housse, rivestire la seduta tirando bene il tessuto; tagliare la parte in eccedenza sul fondo lasciando qualche centimetro da ripiegare sotto e fissare alla struttura con la sparapunti.

Per fare aderire bene il rivestimento ai contorni della poltrona, in corrispondenza dello schienale, fare due piccoli tagli nella stoffa alle due estremità.

Inserire il tessuto in eccedenza nella fessura tra la seduta e lo schienale, stendendolo bene per evitare pieghe.

Utilizzando la sparapunti fissare il tessuto sul retro della struttura (facendo punti ravvicinati per assicurare una tenuta migliore e far aderire meglio le due superfici).

Appoggiare allo schienale un pezzo di stoffa, ripiegarlo sul retro, fare due tagli verticali lungo il bordo inferiore e inserire la stoffa in eccesso tra la seduta e lo schienale.

Piegare il telo dietro lo schienale, e con la sparapunti fissarlo alla struttura, avendo cura di ripiegarlo a formare delle pence sugli angoli per assecondare la curvatura.

Dopo avere realizzato una coda di topo (come la precedente) lunga quanto il profilo dello schienale, sempre con la sparapunti fissarla a quest’ultimo sul retro.

Dopo aver ribaltato la poltrona imbottire la parte posteriore con uno strato di ‘filtro per cappe’. Con i punti attaccare il tessuto alla struttura.

Ricoprire lo strato di imbottitura con un pezzo di stoffa di finitura (precedentemente tagliato su misura); ripiegare un piccolo bordo di tessuto all’interno e fissare lungo il profilo con una serie di punti.

In corrispondenza delle giunture della stoffa applicare un leggero strato di colla, stendere
la passamaneria facendo un po’ di pressione con le dita, e lasciare asciugare.

Infine, ribaltare la poltrona e coprire il fondo con una tela di cotone bianco grande abbastanza per nascondere le cuciture del tessuto di rivestimento. Fissarlo con i punti, ripiegando il bordo perché non si sfilacci.
Realizzazione di Ilaria Novembre, info@novembre.biz –
Foto: Cristina Fiorentini