Vetrate e sopraporta in vetro possono diventare autentici quadri, capaci di dare carattere alla casa e, se serve, di schermare la luce in modo artistico. Come? Decorandoli proprio come tele con colori specifici per vetro. La pittura su vetro è una tecnica poco utilizzata, ma in realtà in grado di donare effetti di luce e colore straordinari, grazie alla particolarità del materiale: la trasparenza.
Al contrario di quanto si possa pensare, poi, non richiede doti artistiche superlative, anche perché si possono scegliere disegni con diversi gradi di complessità. Certo servono una buona manualità, pazienza e precisione: con questi pressupposti, questo tipo di decorazione assicura risultati unici e di grande charme.
Le modalità di esecuzione
Ne esistono di vario tipo e l’impiego dei colori diluiti in percentuale differente permette di ottenere effetti di maggiore o minore trasparenza, ma anche finiture particolari, come quella opalina, sfumature di colore e perfino l’aspetto marmorizzato.
Come procedere? La prima cosa da fare è pulire a fondo la superficie da decorare, per eliminare qualsiasi traccia di sporco e di polvere, in modo che il colore aderisca al meglio. Basta usare un panno in cotone imbevuto d’alcool.
Terminata questa fase dell’esecuzione, la nostra lettrice Elisabetta suggerisce di studiare i disegni su carta (è importante che abbia le giuste proporzioni rispetto al supporto e che sia adeguato alle proprie capacità) e di riportarli poi sulla superficie in vetro con un apposito pennarello. Questo primo passaggio serve come traccia per eseguire il contorno del disegno a rilievo, con il cosiddetto “cern”. Si tratta di un prodotto in pasta, confezionato in tubetti e dotato di beccuccio erogatore che riproduce l’effetto del piombo delle antiche vetrate, e per questo è detto anche finto piombo. Questa fase è la più delicata perché occorre avere una mano ferma e precisa.
Dopo avere tracciato sul vetro i profili del disegno con il cern, e atteso almeno un paio d’ore per l’asciugatura, si può iniziare a definire il motivo in tutte le sue parti e a decorarlo con i diversi colori. Procedere partendo da quelli del fondo e via via scendere nei dettagli.
Esistono colori specifici per il vetro, che possono essere di due tipi: coprenti o trasparenti. In genere sono già pronti all’uso con la giusta diluizione, ma per ottenere effetti di maggiore trasparenza si possono diluire con prodotti, detti medium, che sono delle vernici incolore.
Una volta ultimata la colorazione del vetro, il dipinto deve essere fissato e protetto con due mani di vernice apposita. È di fondamentale importanza che la prima mano sia ben asciutta prima di procedere con la seconda.
In caso di errore
Se si sbaglia (o si cambia idea) nello stendere il cern, occorre lasciarlo asciugare bene (circa un paio d’ore): una volta asciutto si toglie facilmente con una lametta o un cutter. Quindi si stende un nuovo tratto. Se, invece, si commettono degli errori nella stesura del colore, si deve intervenire con un po’ diluente. Per la pulizia, è bene non usare mai cotone idrofilo, meglio ricorrere a cotton fioc.
Questa tecnica risulta efficace su molti supporti vitrei o di plexiglass, e può essere agevolmente applicata a piccoli oggetti come lampadari, cornici e portafoto, vasi, bottiglie e barattoli da cucina; ma si presta a rivestire di luce e di colore anche aree più estese, come intere finestre e vetrine di mobili.
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