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Per allestire le cassette di gerani (genere Pelargonium) fioriti è necessario prepararsi per tempo e non improvvisare tutto all’ultimo momento. I gerani, infatti, come le petunie, devono essere messi nelle migliori condizioni per dare il massimo. Basta che un parametro non sia adeguato e la differenza fra il nostro balcone e quello dei vicini sarà evidente. Ecco come procedere.
Preparare le cassette per i gerani
Il primo passo consiste nel preparare le cassette utilizzate già lo scorso anno. Se sono ancora piene, recuperiamo la terra, per quanto sfruttata, da spargere in giardino. Puliamo i vasi con uno straccio per togliere quanta più polvere presente, sciacquiamoli sotto un getto d’acqua e poi laviamoli con una soluzione d’acqua e candeggina da risciacquare. La candeggina, tecnicamente ipoclorito di sodio, aggredisce la sostanza organica inattivandosi, funzionando come disinfettate per funghi e batteri.
Il terriccio
In una grande bacinella mescoliamo tre parti di terriccio specifico per piante da fiore, una parte di torba bionda e una di sabbia a granulometria grossa lavata: questo mix è considerato il più adatto per sostenere uno sviluppo imponente. Il terriccio specifico per piante da fiori apporterà nutrienti per buona parte della stagione, la torba consentirà di avere una struttura soffice contrastando il compattamento dovuto alle continue bagnature e tratterà l’acqua, la sabbia garantirà una velocità di sgrondo dell’acqua in eccesso rapido evitando che il terreno s’inzuppi e ristagni.
Con i sottovasi?
In teoria i gerani dovrebbero essere coltivati senza sottovasi perché temono i ristagni ma l’acqua bagnerebbe i balconi e i marciapiedi sottostanti. Meglio allora introdurre sul fondo del vaso uno strato drenante separato dal terriccio da uno strato di tessuto non tessuto. La ghiaia è da preferire all’argilla espansa perché appesantisce il vaso e riduce i pericoli di ribaltamento in caso di vento.
Il trapianto dei gerani e i primi giorni
In molti casi le piante acquistate e appena trapiantate stentano e impiegano diverse settimane per riprendere a vegetare. Per ridurre al minimo questa fase di stasi provate a seguire i semplici consigli della tradizione. Ponete a dimora le piante appena arrivati a casa senza inutili tempi d’attesa. Se acquistate in cartone dove, pur sorrette dalle gabbiette di plastica se si tratta di edera o parigini, le piante sono ammassate, distanziatele in modo che le foglie nella parte bassa della pianta non restino al buio. Ponetele nei vasi dopo aver tolto i sostegni, pressate il terriccio perché aderisca bene alle radici, bagnate con moderazione. Non mettete i vasi subito sul davanzale ma a terra contro il muro di casa in posizione luminosa, ma non sotto l’azione diretta del sole e del vento. Dopo una settimana posizionateli dove volete.
Come bagnarli
I gerani possono sopportare un lungo abbandono ma solo se vengono bagnati con continuità potranno produrre ininterrottamente fiori e nuova vegetazione. Bagnate le piante al piede, con moderazione e spesso, senza allagare i vasi. Il pH del terriccio dovrebbe essere neutro e l’utilizzo della torba contrasterà il calcare. Preparate l’acqua una sera per l’altra se avete annaffiatoi a sufficienza così da evitare shock termici alle radici perché il divario di temperatura fra vasi esposti al sole e acqua fatta correre dal rubinetto può superare i 20°C.
Una volta alla settimana bisogna….
- utilizzare un fertilizzante specifico per gerani o, in mancanza, uno per piante da fiore.
- rimuovere i fiori secchi e le foglie ingiallite. Tenete un vaso vuoto dove piantare subito i rami che si potrebbero spezzare.
Più rigogliosi? Ecco il segreto
Per un balcone più fiorito degli altri, provate a mescolare direttamente al terriccio, non in copertura, una dotazione di fertilizzanti in granuli a rilascio programmato che copra almeno un arco di tre mesi.