È opportuno scegliere piante di media dimensione, alte all’incirca 150-170 centimetri allevate e cresciute in vaso. In tal modo vengono sensibilmente ridotti i rischi di scarso attecchimento, si favorisce un vigoroso sviluppo già a partire dall’anno dell’impianto e si riducono notevolmente i costi di acquisto degli esemplari. Tuttavia è anche possibile, con un sensibile aumento dei costi, optare per la scelta di esemplari di ben maggiore dimensione, in grado di fornire subito la schermatura richiesta.
Le piante che vanno costituire una siepe possono essere messe a dimora secondo disegni progettuali diversi: possono pertanto essere disposte in filare unico rettilineo o su più fasce parallele. La scelta dipende dalla funzione: per esempio, più è spessa maggiore sarà la capacità antirumore e antintrusione.
A seconda della specie prescelta, varia la distanza tra esemplare ed esemplare, che deve tener conto del potenziale sviluppo individuale. Considerando la messa a dimora di piante alte circa 150-170 centimetri, valgono, indicativamente, le seguenti distanze tra pianta e pianta sulla fila :
- 100-120 centimetri per cipresso di Leyland
- 80-100 centimetri per alloro – piracanta – viburno – carpino – tasso – osmanto – lauroceraso
- 50-70 centimetri per ligustro – rosa – lampone
Quando si mettono a dimora alberi e arbusti, sia singolarmente, sia sotto forma di siepi, bisogna considerare le distanze indicate nel Codice Civile. L’ articolo 892 stabilisce che devono essere rispettate le seguenti distanze dal confine di proprietà:
- 3 metri per gli alberi di alto fusto, ovvero quelli il cui fusto, semplice o diviso in rami, sorge ad altezza notevole, quali noci, castagni, querce, pini, cipressi, olmi, pioppi e platani e simili.
- 1,5 metri per gli alberi di non alto fusto. Sono ritenuti tali quelli il cui fusto, una volta che ha raggiunto l’altezza di tre metri, si diffonde in rami.
- 0,5 metri per le viti, gli arbusti da siepe e le piante da frutto di altezza non maggiore di due metri e mezzo.
La quasi totalità delle specie utilizzabili per le siepi domestiche, come cipresso di Leyland, carpino, tasso, deve essere posta alla distanza di 0,5-1,5 m dai confini di proprietà.
Le specie di grande sviluppo e a tronco unico (come cipresso di Leyland, carpino ecc.) devono essere poste a dimora in perfetto allineamento. Quindi è consigliabile che siano da subito legate a pali tutori in legno infissi nel terreno: questi sostegni devono restare in posizione per almeno due anni, fino a quando le piante non si siano pienamente stabilizzate nel loro assetto verticale.
Indicativamente per i primi due anni la siepe va sottoposta a limitati interventi di potatura necessari solamente per dare una forma armonica alle piante e a stimolare vigorosi ricacci in grado di chiudere gli spazi tra pianta e pianta. Negli anni successivi si possono operare tagli di potatura più vigorosi sia sulle fasce laterali sia in punta operando, per certe specie (cipresso di Leyland, alloro, carpino, piracanto, ligustro), anche due volte nel corso di un anno (tarda primavera e inizi autunno).