L’abc del fai da te. Che cosa serve? Prima parte

Costruire ex novo, rinnovare e riparare risparmiando: con il fai da te si soddisfano tutte le necessità. Vi presentiamo in tre "puntate" l'attrezzatura base che serve tenere in casa e vi diamo qualche indicazione su come procedere. Seguiteci le prossime settimane per la seconda e la terza parte.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 25/06/2014Aggiornato il 25/06/2014
L’abc del fai da te. Che cosa serve? Prima parte
Attrezzi per bricolage di Leroy Merlin

In casa la voglia di rinnovare gli ambienti e il bisogno di sostenere piccole riparazioni si incontra con l’esigenza di risparmiare, sempre più evidente nell’attuale periodo di crisi. Un sondaggio condotto da un sito specializzato ha rilevato che tra le mura domestiche il “fai-da-te” è praticato dal 22,2% degli italiani. In cima alla classifica i lavori che riguardano la sistemazione di elettrodomestici e la creazione di oggetti di arredo. Alle riparazioni in casa si applica un quinto dei bricoleur: in particolare per imbiancare (25%) e aggiustare l’impianto elettrico (17,1%).

Per dedicarsi al bricolage serve in ogni caso una buona dose di passione, l’unica molla che davvero funziona per affrontare le piccole riparazioni domestiche nel modo corretto. Invece è controproducente puntare a risolvere velocemente il problema. Se qualcosa è da aggiustare il primo consiglio è quello di studiare bene il suo meccanismo di funzionamento prima di effettuare qualunque intervento, così come bisogna avere la pazienza di imparare tecniche e trucchi del mestiere prima di intraprendere un lavoro ex novo. E poi è fondamentale l’ordine: sia nell’esecuzione, secondo una precisa sequenza, sia nella manutenzione degli attrezzi.

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Leroy-Merlin

Attrezzi per bricolage di Leroy Merlin, http://www.leroymerlin.it

Si comincia dagli attrezzi

Per chi ha voglia di occuparsi in prima persona dei piccoli interventi di manutenzione domestica ecco il primo suggerimento: servono strumenti di buona qualità, partendo da una dotazione base, poi integrabile eventualmente con attrezzature più professionali. Il mercato offre oggi prodotti di costo molto differenziato ma – anche se non si è esperti – conviene tenere in casa pochi e validi utensili indispensabili, che non solo non si danneggino al primo sforzo, ma che in più possano facilitare al massimo ogni intervento.Fotolia_36285418_XL

 Ci vuole consapevolezza

➤ Fissare un tassello nel muro, sostituire il filo di una lampada, cambiare la cinghia della tapparella… quasi sempre si può fare! E secondo alcune recenti indagini non si tratta più di “lavori da uomini”, perché risulta che sempre più donne oggi se ne occupino in prima persona.
Cimentarsi con il fai-da-te può essere fonte di grandi soddisfazioni e anche di un certo risparmio economico. Attenzione, però: persino gli interventi che sembrano semplici possono invece comportare complessità inattese.
Primo consiglio: non affrontare alcun lavoro senza aver prima capito bene il funzionamento di ciò che si vuole riparare.
Oggi, con l’aiuto di Internet, si trovano in rete molti utili suggerimenti; in alternativa ci sono i corsi che organizzano periodicamente i centri del bricolage per insegnare a effettuare almeno gli interventi-base.
Altro suggerimento, diciamo di buon senso: chi non può vantare molta esperienza eviti di intervenire sugli impianti; ma anche chi è più bravo, deve fare grande attenzione con l’elettricità e, se mette mano all’impianto idraulico – magari per aggiustare un rubinetto che perde – è bene che non lo faccia nei giorni festivi, quando rivolgersi eventualmente a un idraulico per un intervento di emergenza comporterebbe costi proibitivi.

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Tutto quello che serve

Qualcuno possiede attrezzature da far invidia agli artigiani specializzati, ma chi deve acquistare una dotazione “di primo impianto” è meglio che si limiti all’indispensabile. Stabilendo però un luogo ben preciso dove sistemare in ordine tutto quanto.

➤ L’ordine e la precisione – per chi si cimenta nel fai-da-te – sono due qualità necessarie ad assicurarsi un buon risultato finale. Tanto vale, quindi, iniziare dagli strumenti, che devono essere sempre pronti all’uso e riposti in un luogo preciso a loro dedicato: da una semplice cassetta suddivisa in scomparti a un vero e proprio mini laboratorio per riparazioni, ricavato magari nel ripostiglio o nel box.
I tecnici consigliano sempre una buona manutenzione degli utensili, perché la loro durata e le loro prestazioni sono strettamente dipendenti da questa pratica spesso trascurata: pochi minuti all’anno fanno risparmiare tempo e denaro.
Inoltre si raccomanda di tenere in casa alcuni semplici ricambi come guarnizioni per le rubinetterie, qualche lampadina, fascette da idraulico, spine elettriche, ecc; in generale, in caso di rotture o guasti di lieve entità, conviene acquistare un ricambio doppio, in modo da essere già forniti del pezzo giusto qualora si dovesse verificare di nuovo un inconveniente.

si può partire da qui… 
✔ cacciaviti con punta piatta e a croce 
✔ pinza (universale) 
✔ chiave a pappagallo 
✔ tronchese (a tagliente laterale) 
✔ due martelli, uno piccolo e uno grande
✔ cutter 
✔ piccolo set con piccole pinze e mini cacciaviti di precisione 
✔ qualche chiave inglese fissa (dal n. 8 al 13) 
✔ set di chiavi a brugola 
✔ assortimento di viti e chiodi 
✔ tasselli da muro di varie dimensioni
✔ piccolo seghetto con lame per ferro 
✔ lampada trasportabile da officina 
✔ metro arrotolabile da 5 m e metro rigido 
✔ trapano a percussione disinseribile e con regolazione dei giri, meglio se permette la rotazione reversibile; più relative punte da muro, ferro e legno 
✔ una livella a bolla

 

Lavorare sempre in sicurezza

Ci sono alcune regole alle quali è sempre bene attenersi: i principianti perché non hanno pratica sufficiente, i più esperti perché corrono rischi unutili per troppa disinvoltura. Per prima cosa affrontare tutti i piccoli interventi domestici con adeguato equipaggiamento, cioè scarpe e vestiti adatti a evitare incidenti. Solo un esempio: maneggiare il trapano con indumenti larghi e svolazzanti è molto pericoloso perché si rischia di impigliare la stoffa nel mandrino in funzione.

La cassetta degli attrezzi va tenuta in luoghi che i bambini non possono raggiungere; in ogni caso stare sempre attenti che le parti taglienti siano orientate in modo non rischioso. Chi si accinge a piccoli lavori di falegnameria non deve accumulare segatura e trucioli o stracci imbevuti d’olio perché c’è il rischio di incendi.
È comunque sempre utile tenere in casa un estintore, anche piccolo; vanno bene quelli a polvere, che si tengono nelle automobili, acquistabili nei negozi di accessori auto o barche (a circa 20 euro). Acqua ed elettricità Chiudere il rubinetto generale dell’acqua e togliere la corrente prima di cominciare qualsiasi lavoro su questo tipo di impianti.

Non usare mai apparecchi elettrici con mani o piedi bagnati o vicino all’acqua, o se il pavimento è allagato. Attenzione quando si usa il trapano per fissare tasselli nella parete: si potrebbe inavvertitamente forare un tubo o un cavo elettrico. A questo proposito, anche se è uno strumento da specialisti, risulta utile un rilevatore di cavi, che serve appunto a verificare se nella parete passano impianti. Per riparazioni su lampade va sempre disinserito il cavo dalla presa; vi sconsigliamo invece di aggiustare gli elettrodomestici (anche piccoli) perché si rischia di peggiorare irrimediabilmente il guasto.

 

La cassetta degli utensili

Molti preferiscono acquistarla vuota per scegliere personalmente i pezzi preferiti, soprattutto per qualità.
• Per contro quelle già complete tolgono il fastidio di pensare a quello che può servire, in ogni caso sono integrabili successivamente, a seconda del “settore” in cui ci si ritrova a operare con più frequenza: elettricità o falegnameria, impianto idraulico o lavori in giardino? • Tre in linea di massima i modelli presenti sul mercato: le borse in tessuto, le cassette tradizionali in metallo e quelle in resina termoplastica. l Le prime hanno di solito attrezzatura più specifica, disposta in verticale e in tasche laterali.
• Quelle in metallo, a volte con un numero di strumenti limitato, sono in genere dotate di scomparti che permettono di suddividere e avere subito sott’occhio gli utensili.
• Le versioni in resina termoplastica hanno quasi sempre contenitori estraibili e scomparti mobili sul coperchio, trasparenti, per la minuteria metallica. Nelle più capienti trovano posto anche il trapano e i suoi accessori.

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La cassetta portautensili 19” One Touch di Stanley con un comodo sistema di apertura/chiusura senza cerniere è completa di vaschetta per minuteria e ha l’impugnatura rivestita in gomma. Una scanalatura a V nel coperchio serve come appoggio per le operazioni di taglio. Misura L 48,1 x P 27,9 x H 28,7 cm. Prezzo 35 euro. http://www.stanley.it

 

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